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PROV.COPERTINA giovedì 28 giugno 2001, S. Ireneo |
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Non ce l'ha fatta l'operaio caduto nel cantiere
edile di Gonzaga
GONZAGA.
Non ce l'ha fatta Alfonso Maino, il muratore di 39 anni caduto in un
cantiere edile a Gonzaga giovedì scorso. L'uomo, che era nato a
Corato, in provincia di Bari, è morto lunedì nel reparto di terapia
intensiva dell'ospedale di Cremona. Al suo secondo giorno di
lavoro a Gonzaga, dove era arrivato da Bari, era precipitato da un
pianerottolo di una scala all'interno del cantiere dell'Immobiliare
Colli di via Braglia. Un volo di due metri e settanta: Maino ha
battuto la testa e ha perso i sensi. In un primo momento era stato
portato in Rianimazione al Poma, poi i medici avevano deciso il
trasferimento all'ospedale di Cremona. Sul pianerottolo era da
solo: gli altri quattro muratori, tutti baresi, che lavorano alla
stessa struttura erano in un altro punto
dell'edificio. Improvvisamente hanno sentito un grido e subito un
tonfo. Alfonso giaceva a terra, privo di sensi. Lo hanno
subito caricato in auto e accompagnato al vecchio ospedale di
Gonzaga. Qui è arrivata l'ambulanza di Moglia, allertata dal 118,
che lo ha trasportato direttamente in ospedale. In via Braglia
erano arrivati i funzionari del servizio di medicina del lavoro del
distaccamento di Suzzara. Stando agli accertamenti, sembra che
Maino fosse all'interno di una specie di ballatoio di una scala in
muratura. Forse potrebbe aver perso l'equilibrio, o essere
inciampato precipitando al suolo. Sembra che intorno al
pianerottolo, comunque, non vi fossero sufficienti
protezioni. Tutte ipotesi formulate nei primi momenti, che poi
sono state vagliate dai funzionari della medicina del lavoro. Ma da
quanto emerso finora, sembra che le misure di sicurezza nel cantiere
fossero carenti, soprattutto per quanto riguarda il pericolo di
cadute dall'alto.
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