06 Giugno 2001
 
 
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Romania, esplode petroliera Morti dieci operai

Almeno dieci operai sono morti ieri in Romania in un incidente sul lavoro avvenuto nel porto di Costanza, sul Mar Nero, dopo che la cisterna di una nave petroliera all'interno della quale stavano lavorando è improvvisamente saltata in aria.
L'esplosione si sarebbe verificata mentre gli operai stavano usando la fiamma ossidrica. Diversi mezzi dei vigili del fuoco si sono immediatamente concentrati all'interno del porto nel tentativo di spegnere l'incendio che si è sviluppato a bordo della nave. "Ho visto i corpi carbonizzati di dieci uomini stesi sul ponte", ha dichiarato alla televisione rumena uno dei soccorritori saliti sulla nave. Si teme però che il bilancio finale della tragedia possa essere ben più pesante visto che - secondo le autorità portuali - gli operai impegnati nei lavori a bordo della petroliera sarebbero stati almeno quattordici.
Su quanto accaduto è stata aperta un'inchiesta dalla magistratura rumena che come prima cosa dovrà adesso stabilire la dinamica esatta dell'incidente. Secondo una prima ricostruzione ieri almeno quattordici operai erano impegnati in lavori di riparazione a bordo della petroliera "Anapolis", un cargo di 85 mila tonnellate battente bandiera maltese. La gran parte di loro, se non tutti, era impegnata nella sostituzione di alcuni pannelli di metallo arrugginiti. Un lavoro eseguito utilizzando la fiamma ossidrica in un ambiente saturo di gas come può essere la cisterna di una petroliera. L'esplosione è avvenuta all'interno del quarto serbatoio, della capacità di 18 mila tonnellate, situato al centro della nave. Per gli operai che in quel momento si trovavano al suo interno non c'è stata nessuna possibilità di salvezza.
In serata i soccorritori stavano ancora cercando le salme di quattro uomini.
Non è purtroppo la prima volta che un incidente simile si verifica nel porto di Costanza, divenuto tragicamente famoso proprio a causa dell'alto numero di morti bianche. Un tragedia dalla dinamica molto simile a quella avvenuta ieri si verificò nel 1972 e costò la vita a tre operai, mentre fino al 1989 - secondo una rilevazione statistica riferita da un quotidiano di Bucarest - ogni nave riparata nel porto ha avuto almeno un incidente con morti o feriti.
Dopo il crollo del comunismo, però, la condizioni di sicurezza sul lavoro se possibile sono peggiorate ulteriormente e solo due settimane fa un'altra esplosione avvenuta a bordo di un'altra nave in riparazione ha provocato il ferimento di quattro operai che si trovano tuttora ricoverati con gravi ustioni su tutto il corpo.

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