Giubileo: a Roma nel 1999 raddoppiati gli omicidi sul lavoro

LAVORO: 73 MORTI BIANCHE NEI CANTIERI EDILI DI ROMA E LAZIO

(ANSA) - ROMA, 15 NOV - ''Le morti bianche'' nei cantieri edili di Roma e del Lazio sono raddoppiate nel '99 e sono stati evasi circa 2.500 miliardi di mancate certificazioni con esclusione delle norme previste. Per sensibilizzare l' opinione pubblica su questo problema si terra', mercoledi' all' hotel Sheraton, il convegno ''La sorveglianza sanitaria sul cantiere edile'' con la partecipazione del sottosegratrio al Lavoro Claudio Caron. Verra' presentato un rapporto, con gli ultimi dati riassuntivi di Inail, Comitato paritetico territoriale, Ispettorato del Lavoro, e sindacati sugli infortuni sul lavoro.
Secondo questi dati sono 73 le denunce per ''morti bianche'' spesso dichiarate come ''incidenti stradali'' contro le 37 del '98. Se l' occupazione nel settore e' cresciuta circa del 10% (27mila occupati nel '98 a fronte dei 30mila ''regolari'' di quest' anno), sui 50mila lavoratori edili effettivamente presenti a Roma, oltre il 40% lavora in nero. Inoltre tra le 772 aziende ispezionate, circa 900 lavoratori sono risultati irregolari, in nero o incorsi in infrazioni, mentre su 12mila imprese iscritte alla Camera di Commercio, solo 4mila sono registrate presso la Cassa edile. Per controllare il rispetto dell' igiene nell' ambiente di lavoro e prevenire infortuni, il Ctp ha disposto a Roma, negli ultimi due anni, il controllo medico-sanitario su 15.540 lavoratori edili dipendenti di imprese.(ANSA)

 

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