commento a                         

             "la via dei Simboli" di Antonino Saggio


L'architettura torna ad essere intimamente legata alla funzione simbolica.
Ma non erano dei simboli anche le architetture di Gropius e gli altri?
Non volevano rappresentare l'era della macchina nelle loro perfettamente funzionanti architetture?
Forse nel senso letterale del termine (dal greco symbolon, segno di riconoscimento) lo erano, infatti in esse si riconosce la macchina simbolo dell'era industriale. La loro simbologia consiste nel presentare l'edificio come macchina.
La differenza fra le architetture contemporanee e quelle moderne consiste forse nell'approfondimento della simbologia. C'é un ritorno alla natura stessa dell'architettura, che è quella di essere metafora (dal greco metaphorà, trasferire) cioè di trasferire valori e significati su di un piano concreto, in una architettura.
Le architetture degli ultimi trent'anni sono cariche di significati ,non sono solo manifestazione di se stesse.
In alcuni architetti contemporanei le metafore sono palesi in quanto l'edificio é disegnato in materia tale da richiamare immediatamente la sua destinazione.
In altri, i più raffinati, la metafora viene assorbita all'interno del processo progettuale. 

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