Oggetto
:CAAD 2002“NUOVE SOSTANZE” L’informatica e il movimento dell’architettura
. Integrazioni…..
Dato certo che alla società industriale si è sostituita una
società dell'informazione, basata sul reticolo della rete informatica.
Ma questo come influenza l'architettura?
Abbiamo visto come la macchina,o meglio quantitativamente la "grande Macchina",
era ospitata nella "grande Fabbrica",
sintomo di una città soffocata e deturpata dai propri "spazzi naturali"...Bè
le regole sono cambiate ,a sostituire la macchina
oggi c'è il computer...la piccola macchina che può essere
ospitata in piccoli e diversi ambienti.
Questa società ha sempre meno bisogno di grandi spazi per la macchina,quindi
il luogo diviene meno importante dal punto
di vista di dove posizionare l'oggetto dell'informazione, ...ma nello stesso
tempo lo spazio là dove sorgeva la fabbrica diviene
nei diversi contesti urbani , la modernizzazione del sistama territoriale.
A questo proposito mi piacerebbe fare un riferimento che credo materializza
questo concetto: il progetto BICOCCA,dove la
proposta è proprio quella di realizzare un polo tecnologico su un'area
della periferia storica del capoluogo lombardo pressochè
totalmente dismessa da una grande industria come la PIRELLI.
Queste areae infatti rappresentano l'occasione per ricreare migliori qualità
ambientali capaci sia di attrarre la localizzazione
di attività produttive qualificate ,che di attirare uno sviluppo
insediativo basato su un minore sfruttamento delle risorse naturali.
La politica territoriale può oggi affrontare la "rivitalizzazione"
delle aree dismesse non soltanto come un problema di forma,
di immagine ma come opportunità per costituire una nuova centralità,promuovendo
interventi di miglioramento del contesto
fisico e funzionale per generare la localizzazione di attività ad
elevato potenziale innovativo e di sviluppo.
La dove un tempo dominava l'industria sfruttando le risorse naturali ,oggi
si crea un equilibrio tra grandi spazzi verdi e le
attività dell'informazione le quali interagiscono.,il paesaggio
urbano si modifica...l'architettura diventa il messaggio dell'informazione.
.In quanto elemento pubblicizzante
tente a interiorizzare quei codici che la rendono" codificabile agli occhi"....non
a caso GEHRY
nella grande "forma" di BILBAO non osa denunciare alcun "elemento
strutturale portante"....
Cristiana Spigarelli.
La
via dei simboli
Ho visitato Bilbao...cioè il
GUGGENHEIM MUSEUM,perchè Bilbao è il GUGGENHEIM !
Al di là dello stupore
e curiosità che ci ha lasciato per una decina di secondi ....in
effetti sembrava un elemento familiare!
Perchè ? Forse perchè
é entrato prepotentemente nelle nostre case come simbolo di "comunicazione
di emozioni" ....
( non a caso preso come riferimento
nella pubblicità della nota compagnia telefonica).
Il museo si trova in
riva al fiume ,vicino a un ponte sospeso molto trafficato ,quindi tra elementi
urbani separatori, riuscendo però
a essere un aggancio
tra i vari elementi.
Monumentale e celebrativo(lettura
in chiave antica ARA PACIS)...ma nello stesso tempo" libero" e leggero(lettura
in chiave moderna)
...entrando si ha la sensazione
di stare in uno spazio lievitante,dove la struttura é nascosta....ma
dove le parti visibili non sono+
ancorate a terra!
Cristiana Spigarelli
LA RIVOLUZIONE INFORMATICA..."Digital Gehry"
motto è: fare nostro Gehry!!
UNA PORTA PER VENEZIA
Quante
opportunità l'Italia non ha colto, quanti progetti elaborati per
le città sono rimasti sulla carta?Con questo quesito vorrei lanciare
un messaggio..."che la storia non venga invocata per l'ennesima volta come
fonte di ogni insegnamento,e che l'Italia sappia cogliere tutte le possibili
occasioni ,dimostrando come il passato non sempre offra esempi istruttivi
e consigli convincenti".
Quindi proviamo a fare
un tuffo nelle avanguardie architettoniche ....analizzando uno dei progetti
che in qualche modo ci avrebbe potuto far stare al passo con i tempi...dando
nuovo inpulso al panorama architettonico italiano.
Abbiamo bisogno di un
architettura che sia testimonianza dell'esigenza di informazione.
La porta di Venezia
è ubicata presso l'aeroporto Marco Polo ,ove sono in corso rilevanti
rilevanti lavori di ampliamento ,che prevedono la costruzione di un nuovo
terminal aereo ,infrastrutture e parcheggi .Lo studio di Frank O.Gehry
& Associates è stato incaricato di elaborare il prog. preliminare
di un terminal acqueo ,attrezzato con una nuova darsena per i trasporti.E'
stato chiesto allo studio di Gehry di includere nel progetto le strutture
indispensabili a un aeroporto contemporaneo ,quali: sistemazioni alberghiere
,centro congressi con sale per convegni e conferenze ,uffici ,negozzi e
altre funzioni collegate .L'obiettivo è dotare l' aeroporto dei
servizi dettati dalle esigenze del moderno viaggiatore ,sia esso turista
o uomo d'affari.L'area di progetto occupa la darsena adiacente l'aerostazione
,al termine del canale di collegamento con la laguna e la città.La
darsena , che accoglie attracchi per motoscafi e vaporetti , viene allargata
,per permettere un'agevole movimentazione dei mezzi acquei e supportare
il nuovo terminal aereo.Quest'ultimo è collegato all'area di prog.
tramite un canale e tutto il traffico acqueo per Venezia transita per la
darsena .L' attuale terminal,i servizi e i parcheggi esistenti continueranno
a funzionare ,animando l'area.Collocato ai margini della laguna venezina
,il nuovo intervento guarda a sud verso Venezia e l'Adriatico ,a nord verso
le colline venete.Il prog. sfrutta positivamente le peculiarità
del sito,collocando il nucleo del complesso direttamentesull'acqua.Il progetto
si articola in 3 elementi principali ,per un totale di circa 30000mq di
nuovi servizi aeroportuali.La planimetria generale mostra una serie di
edifici che circondano da 3 lati la darsena.Sul lato est,tra hotel e centro
congressi ,il nuovo imbarcadero funge da centro visivo dell'intervento
;accoglie attracchi per motoscafi e vaporetti ,biglietterie ,negozi e servizi
a noleggio,ubicati sotto una grande ,scultorea tettoia metallica a traliccio.Questa
struttura è situata alla fine dell'asse della darsena e "galleggia"
sopra l'acqua e i percorsi.I vari elmenti del terminal sono collegati tramite
un sistema di percorsi pedonali ,a livello sia stradale che sopraelevato.Un
tapis roulant di collegamento dei terminal aerei e dei parcheggi con l'hotel
passa anch'esso attraverso la grande struttura metallica.I diversi servizi
per i viaggiatori sono facilmente accessibili dalla principale arteria
dell'aeroporto e dai parcheggi,ma anche dall'hotel e dal centro congressi.L'hotel
è ubicato sul lato nord ,direttamente sull'acqua ,in corpi a 5 e
a 6 piani ,sostenuti da piloni massicci .Le funzioni di ricezione alberghiera
sono situate a 5m rispetto alla quota stradale ,indicativamente a
7m sul livello mare,permettendo cosi' il passaggio diretto dei mezzi acquei.Tali
funzioni sono allo stesso livello del tapis roulan,che permette l'accesso
dai terminal aerei.Ristoranti ed aree di intrattenimento si trovano alle
quote acqua,ricezione alberghiera e tetto ,per offrire un panorama che
dall'aeroporto si dilata fino a Venezia.Terrazze, percorsi esterni e tettoie
articolano una gran varietà di spazi aperti.Il centro congressi
si trova sul lato sud del bacino,vicino a varie attrezzature aeroportuali,
ed è accessibile via acqua e terra.Il complesso comprende una grande
sala per 600 persone, aule presentazioni e vari spazi di riunione, in grado
di ospitare da 16 a 125 persone.Accanto al centro congressi ,un centro
di servizi turistici e un auditorium completano le strutture collegate
lungo il lato sud della darsena.Un piccolo bar galleggiante,al centro del
bacino, permette di transitare a piedi dal centro congressi all'hotel attraverso
passerelle leggere.Sono previsti anche collegamenti acquei tra hotel, centro
congressi e attrezzature turistiche.Oltre a un significativo insediarsi
sull'acqua , il progetto si rapporta con Venezia anche tramite le forme
e i colori delle superfici esterne.Le stanze dell'hotel sono distribuite
in vari corpi distinti,a formare un arco edificato irregolare.Sostenuti
dal plinto del piano della ricezione,questi corpi sono collegati da ponti
e scale.L'hotel e l'auditorium sono rivestiti sostanzialmente da intonaco
,mentre il ristorante nell'attico ha finitura metallica.Sia il centro congressi
che i servizi turistici e commerciali sono immaginati in struttura metallica.Le
pareti e le coperture curve degli edifici in metallo,in particolare, amplificano
i riflessi luminosi dei rivestimenti.I colori degli elementi costruttivi
in metallo e degli intonaci riprendono le tonalità veneziane tradizionali.La
gamma cromatica risponde all'articolazione delle volumetrie architettonche,riducendo
l'impatto visivo globale, in un vivo gioco di riflessi con l'acqua.La presente
proposta di prog. espone idee preliminari, relative al programma ,agli
obiettivi ,alle volumetrie e alla scala d'intervento.L'intenzione è
di elaborare un progetto adeguato alle necessità dell'aeroporto
e della regione; al contempo ,si vogliono celebrare le tradizioni del Veneto
e della sua storia.Il rapporto con l'acqua, le forme, i materiali e i colori
vuol reinterpretare queste tradizioni,nel contesto dell'attuale tecnologia
, per offrire una gioiosa espressione della cultura veneta contemporanea.
CRISTIANA SPIGARELLI
Da
"La rivoluzione Industriale": GEHRY DIGITALE:.........."Io muovo soltanto
la penna .Penso a che cosa sto facendo ,ma è come se non pensassi
alle mie mani"
"SE
dovessi dire qual è il mio contributo piu' significativo all'architettura
,direi che e' il raggiungimento della coordinazione mano -occhio.Questo
significa che sono diventato molto bravo a realizzare la costruzione di
un immagine o di una forma che sto cercando.Credo che questa sia la mia
maggiore abilità come architetto.Sono capace di tradurre uno schizzo
in un modello e quindi in un edificio"
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