MASSERIE
FORTIFICATE Visitando la Puglia non si può fare a meno di notare la ricca presenza di Masserie fortificate sparse in tutto il territorio, sebbene con peculiarità differenti a seconda del luogo e del periodo di edificazione. Per capire il fenomeno “Masseria” bisogna risalire storicamente all’impero romano, poiché la “villa” romana era un prototipo di “masseria”. Infatti, sia la Masseria che la villa romana erano due entità economicamente autonome, pertanto, producevano e consumavano tutto ciò che era necessario per il sostentamento; inoltre, in entrambi i casi, c’erano delle mura di cinta che dovevano proteggere dagli assalti dei nemici. Le masserie si dicono “fortificate” perché, dopo il crollo dell’Impero Romano D’Occidente, il forte esercito romano venne meno e così, la popolazione si doveva difendere autonomamente dalle frequenti invasioni dei barbari. Nonostante siano di epoche diverse, le masserie hanno delle caratteristiche comuni quali: feritoie, caditoie, mura di cinta, garitte e torrette per l’avvistamento; alcune masserie sono state edificate sfruttando la struttura di antiche torri d’avvistamento (ad esempio Masseria Garrappa). Inoltre ogni Masseria, in genere, presenta: locali per il bestiame, frantoi, chiesette. Tutto ciò dimostra la forte indipendenza di questi complessi dal centro abitato tanto da poterle definire dei veri e propri microcosmi. A Monopoli le masserie facevano parte di un ben organizzato sistema di avvistamento che comprendeva anche il Castello di Carlo V, il Castello di S. Stefano e torri di avvistamento lungo la costa ( ad oggi rimangono solo Torre Encina e Torre Cintola). Dopo le invasioni barbariche i pericoli non cessarono, ecco perché tali strutture furono utilizzate fino al 1700, infatti erano molto temuti i turchi, i pirati, e le popolazioni vicine per le quali Monopoli era un appetibile accesso al mare. Data la forte staticità sociale i proprietari di questi “tesori”erano le ricche famiglia aristocratiche, i comuni, e i monasteri, i quali erano tanto ricchi che spesso si avvalevano della figura di un amministratore. Gli studiosi di questo fenomeno hanno cercato di classificare le masserie in base alle caratteristiche, tuttavia vi è una miriade di classificazioni, in questo contesto si propone quella più semplice.
TIPOLOGIE MASSERIA COMPATTA: si tratta di solito delle masserie più antiche, nate soprattutto per l’avvistamento: non hanno mura di cinta, né fortificazioni evidenti, sfruttano di solito la loro posizione su luoghi rialzati e dominanti sul territorio. MASSERIA FORTIFICATA: hanno evidenti tutte le caratteristiche difensive dai muri di cinta, alle caditoie, alle feritoie, ponti levatoi, torrette e/o vedette (es. Conchia, Caramanna). MASSERIA FORTIFICATA CON TORRE: possiedono oltre alle caratteristiche delle generiche masserie fortificate anche un corpo più o meno centrale a torre per una maggiore capacità di difesa e avvistamento (es. Losciale, Maviglio/Manghisi, Due Torri). TORRI MASSERIE: l’intera masseria è costituita solo da un corpo unico a forma di torre senza altri corpi affiancati (es. Garrappa, Spina Piccola). |