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Le faglie
Con il nome di faglia vengono indicate tutte le
discontinuità piane lungo le quali si ha spostamento.
Da un punto di vista geometrico un piano di faglia, che sarà caratterizzato da
una direzione, un'immersione ed un'inclinazione, separerà due blocchi i quali
prenderanno il nome di tetto e letto in funzione della loro
rispettiva posizione rispetto al piano di faglia.
Si definirà tetto il blocco che si trova al di sopra del piano di faglia, letto
quello che giacerà al di sotto.
Si definisce rigetto lo spostamento, misurato in punti omologhi, che i
due blocchi subiscono lungo il piano di faglia.
Il rigetto di una faglia si scompone in realtà in :
- Rigetto reale:
corrisponde al reale spostamento avvenuto lungo il piano di faglia (segmento
AB della figura).
- Rigetto verticale apparente:
rappresenta la componente verticale, sul piano di faglia, del rigetto reale
(segmento CB).
- Rigetto orizzontale:
rappresenta la componente orizzontale del rigetto reale misurata lungo la
direzione del piano di faglia (segmento AC).
- Rigetto verticale:
costituisce lo spostamento misurato lungo la verticale (segmento CD).
- Rigetto laterale:
costituisce lo spostamento avvenuto lungo il piano orizzontale (segmento
DB).
Si definisce pitch l'angolo che una linea sul piano di faglia, forma
con la direzione del piano stesso.
In funzione del tipo di spostamento che avviene lungo la discontinuità, le
faglie possono suddividersi in genere in:
Faglie
normali
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Se il movimento avviene
perpendicolarmente alla direzione della superficie di separazione con
uno spostamento verso il basso del tetto rispetto al letto. |
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Faglie
inverse
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Se il movimento avviene
perpendicolarmente alla direzione della superficie di separazione con
uno spostamento verso l'alto del tetto rispetto al letto. |
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Faglie
trascorrenti
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Se il movimento avviene
lungo, la direzione del piano di faglia; in particolare si
distingueranno faglie trascorrenti destre e sinistre secondo che ad un
osservatore che staziona su un blocco, l'altro apparirà essere stato
spostato rispettivamente verso la sua destra o sinistra. |
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In natura molto spesso le faglie hanno
movimenti intermedi tra quello delle faglie normali (e/o inverse) e quello delle
faglie trascorrenti. In tale caso si parlerà di faglie oblique normali o
inverse; in particolare se lo spostamento prevalente sarà quello verticale si
avranno faglie normali e/o inverse con componenti di trascorrenza destra o
sinistra, viceversa se prevarrà lo spostamento orizzontale si avranno faglie
trascorrenti destre o sinistre a componente normale o inversa.
Considerando che la deformazione avviene in mezzo omogeneo ed isotropo lungo
piani simmetrici, è possibile aggiungere ai criteri classificativi di tipo
qualitativo anche un parametro fisico che è rappresentato dalla geometria del
campo degli sforzi corrispondenti.
In particolare avremo:
Faglie
normali
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E' caratterizzata da una
geometria del campo tensionale con la componente principale massima
(sigma 1) verticale, la componente principale minima (sigma 3)
orizzontale e perpendicolare al sigma 1 e la componente intermedia
(sigma 2), giacente sul piano orizzontale e parallela al piano di
faglia. |
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Faglie
inverse
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E' caratterizzata da una
geometria del campo tensionale con la componente principale massima
(sigma 1) giacente sul piano orizzontale, la componente principale
minima (sigma 3) verticale e la componente intermedia (sigma 2),
giacente sul piano orizzontale e parallela al piano di faglia. |
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Faglie
trascorrenti
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E' caratterizzato da una
geometria del campo tensionale con le componenti principali massima
(sigma 1) e minima (sigma 3) giacenti sul piano orizzontale ed
orientate rispettivamente in corrispondenza delle bisettrici
dell'angolo acuto e dell'angolo ottuso formati da due piani coniugati;
la componente intermedia (sigma 2) sarà verticale. |
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La classificazione sopra riportata ha come
riferimento le relazioni esistenti fra le tre componenti principali rispetto
all'orizzontale. Queste relazioni sono valide solo per livelli superficiali in
quanto, con il progredire delle profondità, l'andamento degli assi delle tre
componenti subisce variazioni più o meno marcate dipendenti da numerosi
fattori. Ciò comporterà che anche l'andamento dei piani delle faglie subirà
dei cambiamenti nell'orientazione adattandosi di volta in volta alla nuova
geometria del campo tensionale.
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