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Personalizzazione dell’assistenza infermieristica e dolore: un inquadramento metodologico IID
Paolo C. Motta Università
“Vita Salute” San Raffaele Milano Le
istanze di umanizzazione e personalizzazione dell’assistenza sanitaria è opinione ampiamente diffusa che, fra gli obiettivi perseguiti dal servizio sanitario, debbano essere incluse l’umanizzazione e la personalizzazione dell’assistenza. Con tale locuzione si vuole indicare che i processi di miglioramento della qualità, nei diversi ambiti della Sanità, non possono limitarsi ad affrontare la dimensione ‘oggettiva’ delle prestazioni sanitarie, cioè l’insieme delle caratteristiche scientifiche e tecnologiche, per loro natura più facilmente misurabili, delle attività professionali. Il guidizio di qualità di una prestazione include necessariamente elementi ‘soggettivi’, a cominciare dalle percezioni positive sperimentate dal cliente che accede ai servizi sanitari: in altre parole, il suo grado di soddisfazione. Tale è l’assunto della qualità percepita, dipendente in così larga misura dalle concrete relazioni che si instaurano tra un cliente ed i professionisti e che talvolta prescinde dalla efficacia sperimentalmente provata delle cure e dai suoi intrinseci caratteri.[1] Coerentemente, i concetti di ‘umanizzazione’ e ‘personalizzazione’ sono venuti ad assumere principalmente, nel linguaggio sanitario, una valenza socio-organizzativa: ad essi si è soliti fare riferimento per indicare la necessità di superare i limiti (e le disfunzioni) della dimensione tecnicistica di cui soffre l’ospedale contemporaneo, come conseguenza della forte evoluzione della scienza medica nel senso del progresso tecnologico delle cure.[1] La cosiddetta ‘cultura del servizio’, che pone attenzione alla qualità così come la intende il cliente e che l’intera collettività vorrebbe maggiormente diffusa nelle pubbliche amministrazioni, è stata promossa, nel recente passato, attraverso una pluralità di modelli di intervento, metodologie e strumenti, alcuni dei quali fatti propri dai Decreti di Riforma della Sanità. Di particolare interesse è il disposto sui ‘Diritti dei cittadini’ (D. Lgv. 502/92, art. 14; D. Lgv. 517/93, art. 15), che associa la qualità direttamente al livello di soddisfacimento dell’utente-cliente. Tale articolo prevede l’emanazione di un sistema di indicatori di qualità dei servizi e delle prestazioni sanitarie, rivolti alla personalizzazione ed umanizzazione dell’assistenza, al diritto all’informazione e alle prestazioni alberghiere.
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