Tra la fine del
‘700 e l’inizio dell’800, grazie alle nuove e sensazionali scoperte,
inizia una profonda e importante trasformazione che investe la struttura
sociale, urbana e politica di quegli anni: l’invenzione della macchina a
vapore, e quindi la strepitosa scoperta di come produrre artificialmente
energia, offre la possibilità di sostituire alla forza lavoro naturale quella
artificiale della macchina. Con la nascita dell’industria masse di lavoratori
si muovono dalle campagne verso le città e progressivamente sempre più forza
lavoro va ad occupare questo settore a discapito dell’agricoltura che perde
addetti. Nascono così nuove classi sociali e inevitabilmente conflitti sociali
e nuovi pensieri politici,scientifici e filosofici: la teoria dell’evoluzione
di Darwin, che spiega le leggi di progresso e affinamento della specie, è solo
uno dei tanti possibili esempi in campo scientifico. Questi nuovi pensieri e
scoperte generano una crisi e sia gli intellettuali che gli artisti iniziano a
cercare i valori nuovi che possano risolvere tale crisi: l’architettura troverà
però questi nuovi valori solo negli anni ’20 del secolo successivo con le
risposte date dal movimento moderno e fino ad allora il modello base restò
quello rinascimentale.
Il modello
rinascimentale è fortemente legato al concetto di continuità strutturale
(muratura, setti), e al concetto di città chiusa-fortificata; la produzione del
‘400 era soprattutto rivolta all’edificazione di un’architettura aulica e
quindi verso chiese, cattedrali e palazzi del potere. La prospettiva e la
costruzione mentale legata ad essa sono al centro dello studio di questi anni e
sostituiscono la vecchia produzione legata ai concetti propri delle conoscenze
geometriche e trigonometriche ( che erano regole base per la costruzione delle
piramidi o del pantheon ad esempio). Questa nuova visione del mondo generata dai
codici e dalle regole prospettiche esalta la simmetria,la centralità e i
rapporti proporzionali e questo porta alla riscoperta dell’ordine
architettonico. L’architettura del modello rinascimentale è figurativa, vale
a dire composta da elementi riconoscibili, nominabili e fortemente legati a
forme simboliche, e tutto è ricondotto ad un tipo, ad una figura a priori.
Una prima
risposta alla crisi portata dalle nuove idee fu l’eliminazione del concetto di
aulico nella costruzione e la discontinuità della struttura introdotta
dall’uso dei nuovi materiali. Si passa a un approccio scientifico di fare
architettura dettato dalla nuova figura di ingegnere che in questo periodo si
pone molto più in primo piano rispetto a quella dell’architetto; nasce in
Francia il politecnico e le prime ricerche verso un approccio scientifico di
fare architettura con la creazione dell’abaco. Nella dinamica e più giovane
società americana, piena di nuovi valori e supportata dal benessere economico,
nasce un nuovo modo di fare architettura che sviluppa la città in altezza: nel
1880 nasce a Chicago il primo grattacielo, costruito secondo le nuove teorie
della struttura a scheletro che però non rispecchiano l’ancora rinascimentale
carattere della facciata. Questa presenza parallela dei due modelli, crea una
incompatibilità nella lettura dell’architettura e forti perplessità negli
architetti e uno dei primi che cercò di risolvere il problema fu Sullivan.
Parallelamente a questo si sviluppano altre correnti di pensiero come il
movimento antimacchinista di Morris, che promuove una riscoperta
dell’artigianato e del design, o l’eclettismo, che altera gli stili
attraverso una manipolazione, o L’Art Nouveau (liberty o floreale a seconda
della regione geografica), che attraverso temi naturali e nuovi materiali
lavorati artigianalmente, gioca con gli stili alterandoli. Ma siamo ancora
lontani dalla vera e propria rottura con il modello rinascimentale che verrà
all’inizio del ‘900 con il movimento moderno. L’edificio simbolo
dell’epoca è la stazione ferroviaria che esalta da un lato le potenzialità
delle nuove scoperte (macchina a vapore), ma simboleggia anche la contraddizione
ancora presente fra i nuovi esempi e il vecchio modello rinascimentale che
condiziona ancora la facciata degli edifici: un esempio concreto è la stazione
di Milano, mentre con la stazione di S. Maria Novella già abbiamo
un’evoluzione.
Il Crystal Palace a Londra di Joseph Paxton e la torre Eiffel in costruzione.
Ferdinando Dutert: la galleria delle macchine a Parigi.
ponte sul Firth of Forth in Scozia
Henry Richardson: magazzini Marshall a Chicago del 1887; Luis Sullivan:
grattacielo a Saint Louis del 1890; Hector Guimard: un'entrata della
metropolitana di Parigi.
Antoni Gaudì: la chiesa della Sacra Famiglia e l'entrata del parco Guell
a Barcellona