Diario di bordo

LA RIVOLUZIONE INFORMATICA IN ARCHITETTURA
"AFFERMAZIONE N. ESTETICA"

       Nella seconda metà dell’800 intellettuali e pittori cominciano ad aprire gli occhi su un mondo diverso che propone un paesaggio e una maniera di vita fortemente legati alla rivoluzione industriale. La risposta degli artisti a questo nuovo mondo che si presenta di fronte ai loro occhi è una tecnica pittorica basata sul concetto del carpe diem: cogliere l’attimo e catturare l’immagine attraverso una scomposizione e una vibrazione dell’immagine stessa, descrivendone il dinamismo, sono le basi dell’impressionismo da cui prenderà molto il successivo movimento moderno. La colazione sull’erba di Edouard Manet (1832 – 1833), presentato al Salon del 1863 fu il quadro che annunciò l’avvento dell’impressionismo: l’insolito soggetto e la nuova maniera di rappresentare luci ed ombre crearono non poche critiche sull’opera. Nel  1874 Claude Monet espose un quadro intitolato impressione, levar del sole, e da questo titolo i critici trassero il termine impressionismo per lo più per deridere le opere che non sembravano né disegnate né finite ma, al contrario, si dedicavano a un appassionato studio degli effetti luminosi. La scoperta fondamentale si ha però attraverso la logica analitica di Paul Cèzanne che si pone il problema di come aderire ad una logica moderna e frammentaria inserendo volumi nelle composizioni: Cèzanne usò intensi colori e forti contrasti, pennellate date quasi arbitrariamente che indicavano non solo i toni delle tinte, ma anche i volumi che gli altri impressionisti trascuravano. Tutto veniva ricondotto a una forma primaria attraverso uno sforzo analitico e rompendo una visione sintetica: la prospettiva, cara agli artisti del rinascimento si frantuma in diversi punti di vista e ogni oggetto assume evidenti forzature e distorsioni; la visione sintetica viene scomposta e ogni singolo oggetto viene studiato e ricomposto nell’insieme secondo viste assonometriche. I movimenti di avanguardia subentrarono e all’esaltazione del colore si contrapposero ricerche di analisi e scomposizione di forme. Pablo Ricasso dipinse nel 1907 le Demoiselles D’Avignon: la forzatura data da Cèzanne è qui esaltata per marcare l’idea di negatività e di distruzione nei confronti dell’arte classica, ma soprattutto per creare una rottura decisiva con questa.  


Edouard Manet: Colazione sull'erba.


Claude Monet: impressione, levar del sole.


Paul Cèzanne: La montagna Saint-Victoire.


Paul Cèzanne: Natura morta.


Pablo Picasso: Le demoiselles d'Avignon.

IN ARCHITETTURA, LA RIVOLUZIONE DELL’OGGETTO

         In architettura si arriva alle risposte della rivoluzione industriale solo nei primi anni del ‘900 con la rottura portata dal movimento moderno. La produzione che prima era rivolta a chiese e palazzi è ora spostata verso l’abitazione operaia e la parola chiave è existence minimum. L’edificio del Bauhaus (casa della costruzione), diviene il simbolo di questa trasformazione: questa particolare scuola, dove si insegna la cultura d’avanguardia per contrastare la crisi dell’era industriale, ha una prima sede a Weimar ma in seguito viene spostata a Dessau dove è costruito lo storico edificio di Gropius. Nuove concezioni investono il campo delle costruzioni grazie all’avvento del cemento armato che fornisce forti resistenze e minori costi: la struttura diviene discontinua ed è caratterizzata dai pilotis, strutture leggere e puntiformi che rivoluzionano il modo di costruire, liberando la facciata che diviene totalmente indipendente dalla struttura. La concezione di città chiusa si modifica di fronte all’aumento consistente di popolazione e viene regolata attraverso lo strumento dello zoning che la suddivide in zone funzionali ognuna con proprie caratteristiche e funzioni ben definite, collegate da fasce verdi e infrastrutture che fungono da cuscinetto tra zone residenziali e lavorative: tutto prende le sembianze di una catena di montaggio perfettamente sincronizzata a funzionale come un meccanismo che gira secondo le varie fasi della giornata. La visione prospettica del modello rinascimentale perde importanza e, come in pittura, assistiamo a un affermarsi di una visione analitica e astratta. L’architettura figurativa del rinascimento perde importanza e le parti nominabili che prima potevamo riconoscere in un edificio, come ad esempio una finestra, divengono astrazione, e quindi adesso divengono bucature o asole, e come in un quadro, i vari elementi della costruzione sono autonomi. L’edificio industriale esprime tautologicamente se stesso e la sua funzione senza ricorrere a icone o simboli che lo descrivano divenendo fortemente oggettivo; l’edificio industriale inoltre non è più, come nel rinascimento, una forma entro cui si inserisce una funzione ma la pianta è in configurata a seconda della funzione e dalle necessità funzionali: al tipo si sostituisce la forma che deriva direttamente dalla funzione. Come in una reazione chimica serve un elemento catalizzatore che mi permetta di far reagire tutti gli elementi sopra citati e dare vita alla nuova estetica del mondo industriale: questa funzione era data alla prospettiva nel modello rinascimentale e alla trasparenza in quello industriale.