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Marco Bordoni - Marco Garbini - Mauro Mennuni – Gianluca Bacconi – Emiliano Cotugno - Domenica Fiorelli – Nicolò Melocchi – Ernesto Nicolini – Gabriele Mengoli - Gianmarco – Brando Cesari – Gianluca Pugnali – Valerio Battisti Da Didjeromani a Didje Open Project... Ad ottobre 2004 nacque il gruppo dei Didjeromani: dopo aver conosciuto altri suonatori di Roma e dintorni, Marco Bordoni e Marco Garbini decisero di creare un gruppo, in modo da raccogliere chi avesse voglia di suonare il didjeridoo e non solo. Ad aprile 2005 si decise di cambiare nome in Didje Open Project, per meglio rappresentare quello che eravamo diventati: un gruppo aperto di improvvisazione musicale. L’idea era quella di creare un centro di riferimento per tutti coloro che volessero fare musica insieme a partire dal didjeridoo. Nei quasi due anni di vita del gruppo, hanno ruotato una quindicina di persone, tra cui anche suonatori di altri strumenti (flauti, percussioni, chitarre, ecc.).
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Marco BordoniHa scoperto il didjeridoo nel 1998 e da allora è iniziato il suo interesse verso la musica etnica. La passione si è velocemente allargata anche al canto armonico ed alla costruzione e collezione di altri strumenti musicali (campane tibetane, cimbali, scacciapensieri, conchiglie, sonagli, rombi, ecc.). Inizialmente sentita più come forma di espressione creativa individuale, ha poi iniziato esperienze di improvvisazione musicale di gruppo. Nel maggio 2000 ha tenuto il suo primo concerto insieme a Marco Garbini presso il C.S.A. La Torre. Dopo un periodo di scarsa attività musicale, da ottobre 2003 a febbraio 2004 ha creato e gestito insieme a Erik Ridelius un laboratorio di espressione musicale a cadenza settimanale presso La Città dell’Utopia. A maggio 2004 ha ripreso i contatti con l'amico Marco Garbini e a luglio hanno tenuto il loro secondo concerto presso La Città dell’Utopia. Da allora ha iniziato a suonare regolarmente in pubblico.
Marco GarbiniCanto e didjeridù sono alla base della sua espressività musicale. Si dice anche che il didjeridù si canta e non si suona... Comincia a suonare il didjeridù nel '97, dopo averlo sentito suonare da tre aborigeni australiani in Belgio, in un festival musicale chiamato SFINKS. Già cantava in un coro e poco tempo dopo il Maestro Roberto Musto scrive "La Passione secondo Marco" per Didjeridù, Coro, Orchestra e Voci Recitanti. Approfondisce le tecniche di canto armonico con Dario Paris e poi con Mauro Tiberi prosegue lo studio dell'improvvisazione vocale, affinando tecniche di base ed impostandone di nuove. Suonando con Oscar Bonelli migliora le tecniche del falsetto basso (vedi "canto a tenores", tecniche vocali del Tuva, ecc.). Grazie all'esperienza di uno stage di musico-terapia, unisce gli elementi in possesso e realizza l'idea di un gruppo di improvvisazione musicale aperto. La base è l'Ascolto, il Dialogo, il Presente. L'obiettivo è l'armonia, la bellezza e la gioia. Si esibisce in chiese, locali, teatri, posti naturali, ovunque ce ne sia occasione, da solo o in gruppo.
Mauro MennuniDurante un breve viaggio nel 1995 a Sidney (Australia) è rimasto affascinato dal suono del didjeridoo, ma solo quattro anni più tardi ha iniziato a suonare da autodidatta con un tubo di cartone. Finalmente nel 2002 può perfezionare la tecnica con un didjeridoo in eucalipto, passando le serate estive suonando in spiaggia accompagnando gli djembè attorno al fuoco. Alla fine dell'estate 2004 incontra casualmente un altro suonatore di didjeridoo, Ernesto Nicolini che poi lo presenterà a Marco Garbini e Marco Bordoni, venendo così catapultato in quel gruppo di cui ancora oggi fa parte. E' molto interessato alla plasticità timbrica del didjeridoo, di cui apprezza il suono a volte metallico e a volte morbido e profondo, che gli permettono di trarre ritmi e sonorità elettroniche da questo strumento in legno assolutamente naturale e antico di 40.000 anni. Gianluca BacconiNasce a Roma nel 1969. Inizia lo studio del pianoforte classico all'eta' di 10 anni che in un secondo momento svilupperà incrementando gli studi di piano e armonia jazz. Dal 1983 ad oggi ha partecipato a numerose formazioni musicali, esibendosi in Italia e all'estero. Tra le principali perfomance: al Festival internazionale "Les Printemps de Bourges" organizzato dalla Polydor; concerto al Palaeur di Roma recensito da "Repubblica" e "Paese Sera"; concerto di fine d'anno a Piazza del Popolo organizzato dal Comune di Roma con una rielaborazione di Luigi Cinque diretta da Bruno Tommaso; concerto con l'orchestra jazz “Officine Musicali” tenuto nell'aula magna dell'Istituto Pontificio di Musica Sacra, A.GI.MUS . Dal 1990 ad oggi ha gestito diversi studi di registrazione e produzione audio, che hanno prodotto esperienze professionali in campo di : composizione di colonne sonore per film, cortometraggi e video musicali, partecipazioni a dischi, jingle e sigle televisive, produzioni artistiche e pubblicazioni discografiche, allestimenti teatrali, documentari e prodotti multimediali. Durante questi anni consegue, per accrescere le sue capacità professionali, il Diploma di Fonia e Midi ed il diploma di Composizione e arrangiamento superiore presso "Università della Musica" di Roma; partecipa allo stage di approfondimento per compositori (scrittura cinematografica) organizzato da “Strade del cinema” a Rhemes Saint George (Aosta), partecipa al laboratorio introduttivo del Canto degli Armonici, organizzato dal teatro Raabe, condotto da Roberto Laneri. Partecipa al festival ”Didjefest” di Pinerolo (To) dedicato allo strumento australiano aborigeno del Didjeridoo dove segue uno stage di formazione sullo strumento tenuto da Ilario Vannucchi. Partecipa al festival Internazionale di Didjeridoo “Cesenatico DidjinOz” dove segue uno stage di formazione sullo strumento tenuto da Fiorino Fiorini. Inscritto ENPALS lavoratori dello spettacolo dal 1987. Compositore e Autore iscritto SIAE dal 1990. |
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