Gaudio
E un sentimento di profonda,
intensa gioia di tipo spirituale. "Il nome gaudio si dà soltanto al godimento che procede dalla ragione (nomen
gaudil non habet locum nisi in delectatione, quae consequitur rationem)"
(I-II, q. 31, a. 3). "Soltanto il godimento che è causato da
conoscenza si dice gaudio (I-II,
q. 35, a. 2).
Secondo
S.Tommaso il gaudio è causato o dalla presenza del bene amato o dal fatto che
il bene amato possiede e difende il proprio bene. Quest’ultima cosa appartiene
all’amore di benevolenza, che ci fa godere della prosperità dell’amico
anche se assente (II-II, q. 28, a. 1). Il gaudio spirituale è effetto della
carità e perciò è dovuto alla presenza del Bene amato, cioè all’inabitazione
di Dio in noi mediante la grazia santificante. Il gaudio non è una virtù
distinta dalla carità, ma è un effetto della carità (II-II, q. 28, a. 4).
Il
gaudio può essere associato accidentalmente alla tristezza, derivante dal
vedere che il Bene divino non è da tutti condiviso e partecipato. Comunque il
gaudio non può mai essere completo se non nell’altra vita, perché solo là
non resta più nulla da desiderare e il gaudio quindi è pieno (II-II. q. 28,
aa. 2-3). Questa situazione di gioia mista a tristezza è tipica della
devozione: "La devozione, in primo luogo e direttamente, è accompagnata
dal gaudio; secondariamente e indirettamente, è accompagnata dalla “tristezza
secondo Dio” (2 Cor 7,
10)" (II-II, q. 82, a. 4).