RIECCOMI DI NUOVO QUI', LA CITTA' DELLA QUALE VOGLIO PARLARVI IN QUESTA SEZIONE COME CREDO CHE ABBIATE GIA' CAPITO E' LA STUPENDA CITTA' DI NAPOLI.
Le ORIGINI (VIII sec A.C. - III Sec D.C. )
Secondo la leggenda , la sirena Partenope , derisa dalle sue amiche , per non essere stata capace di sedurre Ulisse , si lancio' in mare per affogare . Il suo corpo fu portato dai flutti sull'isoletta di Megaride , dove poi sorse il castello di Lucullo oggi Castel dell'Ovo.
In quel punto sorse l'antica Partenope.
Nell'VIII secolo a.c. il litorale flegreo e le isole furono colonizzate da Greci ed Eubei Calcidesi , si insediarono prima a Cuma, per poi espandersi in tutte le terre del Golfo e sull'attuale collina di Pizzofalcone, sopra Santa Lucia, fondarono un piccolo centro abitato, chiamandolo: Partenope.
La funzione commerciale e culturale di questa antica colonia della Magna Grecia fu molto importante nell'Italia Meridionale
La zona era in continuo fermento per la concorrenza dei popoli confinanti e soltanto dopo la vittoria dei Greci Siracusani sugli Etruschi a Cuma nel 474 a.c. il nucleo si spostò creando una nuova città, più nell'interno, l'attuale Spaccanapoli, sia per sicurezza che per favorire il commercio con l'entroterra. Fu chiamata Neapolis, o città nuova.
La precedente Partenope fu lasciata separata e rinominata Palepoli, cioè città vecchia.
I Sanniti , cominciarono a scendere a valle e dopo aver conquistato varie località limitrofe alla città , nel 434 a.c. occuparono Cuma ed intrecciarono rapporti con i Napoletani e Neapolis divenne un attivo centro di scambio etnico culturale ed economico.
L'importanza strategica di Neapolis , non poteva sfuggire alla attenzione dei Romani e per sottrarla all' influenza Sannita , la conquistarono nel ( 326 a.c) e Neapolis entrò nella sfera Romana.
Roma tuttavia riconobbe l'autonomia della citta' , la quale conservo' i costumi e la lingua greca .
Durante la guerra civile fra Mario e Silla , la citta' parteggio' per il primo e Silla nel'82 a.c. la occupo' per sterminarla.
Cesare detestava Neapolis , per aver essa dato aiuto al suo nemico Pompeo , Augusto invece la predilesse.
Per la dolcezza del clima e per il meraviglioso paesaggio , sorsero Ville grandiose non solo a Napoli ma anche a Cuma , Pozzuoli e nella zona di Posillipo dove vi sono resti di importanti costruzioni Romane.
Svetonio amava girare per le coste, Tiberio dimoro' a Capri , Scipione l'Africano si costrui' una Villa a Liternum. Lucullo eresse un imponente Castello sull'isola di Megaride. In quel Castello (oggi dell'Ovo ) , Odoacre , re dei Eruli , relego' l'ultimo Imperatore Romolo Augustolo.( 476 ).
DOMINAZIONE GOTICA E BIZANTINA (536-766 )
Dopo la fine dell'Impero d' Occidente , l'Imperatore d'Oriente Giustiniano inviò il generale Belisario a conquistare Napoli (536), ma questi comincio' con la Sicilia senza trovare resistenza , ma in Campania, trovò una opposizione accanita: infine riuscì ad avere la meglio ed abbandono' i suoi uomini al piu' spietato saccheggio e per le perdite subite si vendicò crudelmente sulla popolazione.
Nel decennio dal 543 al 553 i Bizantini persero e riconquistarono la citta' , nel 543 non resistendo all'assedio dei Goti di Totila e nel 543 sconfiggendo Teja , ultimo Re dei Goti nella battaglia alle falde del Vesuvio.
Napoli fu assediata dai Longobardi nel 581 e nel 592: nel 599 fu rifugio di quanti dalle zone limitrofe vollero sfuggire ai conquistatori che si erano fortificati a Benevento.
In questo periodo il potere era nelle mani dei Vescovi ma quando i cittadini di Ravenna si ribellarono all'Esarca, Napoli fu spinta ad imitare questa iniziativa e si diede un governo autonomo con a capo un certo Giovanni Consino: per poco tempo , perché l'Imperatore d'Oriente nominò un nuovo Esarca, che riprese possesso delle due città ribelli.
Il DUCATO (661-1137 )
Nel 661 fu lo stesso imperatore a nominare un luogotenente imperiale col il titolo di " Duca", nella persona di Basilio.
Con l'istituzione di questa suprema carica , autonoma nell'esercizio delle sue funzioni , si favoriva lo sviluppo della citta' e si fronteggiava la minaccia Longobarda. Il Ducato avra' una durata di 5 Secoli.
I duchi fornirono Napoli di un eccellente esercito, tanto che quando Cuma nel 647 fu conquistata dal longobardo Romoaldo II, duca di Benevento, il pontefice chiese aiuto ai napoletani e questi, con Giovanni I, riuscirono a liberare la localita'.
Nel 773 il duca Stefano II riconobbe l'autorità del papa e questi lo elesse Vescovo di Napoli , nel 840 Sergio I dichiaro' ereditaria la successione ed il Ducato divenne autonomo "de jure et de facto"
Il ducato rimase formalmente alle dipendenze di Bisanzio, ma da allora saranno solo i napoletani ad eleggere i duchi.
Il ducato autonomo di Napoli ebbe sotto la sua giurisdizione Ischia, Procida, Baia, Miseno, Castellammare, Sorrento ,il territorio Puteolano , l'agro Giuglianese ed Aversano e la zona Vesuviana, Capri faceva parte del Ducato di Amalfi.
Questo fu uno dei periodi più felici della storia napoletana..
Molti furono gli eventi bellici che costellarono il periodo Ducale : scontri con i Longobardi, che intendevano ampliare il Principato di Benevento con la conquista di Napoli e Salerno ( 822-836 ) ; conflitti con i Saraceni la cui minaccia si fece sentire nell' 812 ; Per tre secoli , tra gli interessi contrastanti dei Longobardi , Franchi , Bizantini e Saraceni , Napoli si mantenne libera ed indipendente grazie ad un gioco di alleanze talvolta di uno contro gli altri , non escludendo anche i Saraceni e suscitando le ire dei Pontefici.
PERIODO NORMANNO (1137- 1194)
Sergio IV, Duca di Napoli ( 1002-1027/ 1030-1036 ) donando al Normanno Rainulfo Drengot la piccola borgata di Aversa poneva la prima pietra della nuova signoria , che avrebba a poco unificato tutto il Mezzogiorno.
I Normanni provenienti dal Nord ( North-Man ) abili navigatori dopo diverse scorrerie risalendo la Senna in Francia , occuparono la regione Nord Occidentale che prese il nome di Normandia. Da questa terra gruppi di guerrieri si avventurarono nel Mediterraneo offerndo il braccio mercenario a chiunque lo richiedesse.
Nel 1029 Pandolfo IV Signore Longobardo di Capua , conquisto' Napoli e mise in fuga il Duca Sergio IV , il quale rifugiatosi a Gaeta incontro' Rainulfo Drengot , contratto' l'aiuto e riacquisto' la Citta'. Il compenso fu il feudo di Aversa con il titolo di Conte.
Aversa sara' il centro della espansione Normanna ed in particolar modo si affermo' la famiglia degli Altavilla ( Hauteville ).
L' agonizzante Ducato di Napoli , governato dal Duca Sergio VII ( 1120-1137) viene dopo un lungo assedio , definitivamente conquistata da Ruggero II di Altavilla gia' incoronato Re di Sicilia ( 1130 ).
Ruggero forte della bolla (Honor Neapolis ) dell'Antipapa Anacleto II , invita Sergio ad arrendersi . I napoletani resistono per due anni chiedendo aiuto a Rainulfo d'Alise ma poi sconfitti in Capitanata , si sottomisero a Ruggero. Generoso con i vinti affido' ad Anfuso suo figlio il governo della citta' e venne a Napoli nel 1140 , accolto con solenni onori.
I Normanni, dal latino medievale northmanni=uomini del nord. Si tratta di una popolazione prevalentemente marinara e guerriera, stanziata lungo le coste della Scandinavia. Originariamente designati con il nome di Vichinghi (forse guerrieri) compirono varie invasioni e scorrerie in Europa a partire dall'VIII sec. e si spinsero, verso l'Islanda, il Labrador, e le steppe della Russia. Le scorrerie in Europa occidentale si protrassero per tutto il IX sec., fin quando alcuni gruppi di normanni si stabilirono definitivamente nella Francia nordoccidentale, la Normandia, appunto. Dal re di Francia, il normanno Rollone ottenne il riconoscimento dei feudi, e il titolo di duca. In seguito varie ribellioni, spesso appoggiate dal re dei franchi, portarono all'esodo forzoso della piccola nobiltà.
Dopo il Mille, attraverso la via francigena, sia nelle vesti di pellegrini diretti verso i luoghi santi della cristianità, sia nelle vesti di mercenari pronti a combattere per un pezzo di terra, i normanni giunsero a gruppi nell'Italia meridionale. Fu facile, per loro, inserirsi nelle lotte interne di Longobardi e Bizantini, ottenendo ben presto terre e benefici.
Rainulfo Drengot, nel 1028, ottenne la Contea d'Aversa, stabilendo così, fra Capua e Napoli, una testa di ponte per il fortunato insediamento normanno. Presto, con i successi militari contro i bizantini in Puglia, i longobardi in Campania, e le forze pontificie, i capi normanni si divisero tra loro le precedenti contee.
Nel 1059, Roberto d'Altavilla, detto il Guiscardo ottenne dal papa il ducato di Puglia e Calabria, e Riccardo Quarrel il principato di Capua. Alla fine del secolo Ruggero d'Altavilla, fratello del Guiscardo portò a compimento la liberazione della Sicilia dagli arabi. All'inizio del XII secolo, l'Italia meridionale era frammentata in una serie di ministati retti da principi, duchi e conti: Ducato di Puglia con capitale Salerno, Principato di Capua, Principato di Taranto, Contea di Sicilia, Contea di Montesantangelo, Contea di Conza, Contea di Principato, Contea di Ariano, Contea di Loritello, Contea di Alife, Contea di Boiano, indipendenti erano città come Bari, ed altri baroni si atteggiavano ad una piu'accentuata indipendenza. La tendenza del Baronaggio a rendersi indipendente dal Potere Regio sara' una costante che accompagnera' tutta la Storia del Mezzogiorno. Nel 1127, il Conte di Sicilia, e signore della Calabria, Ruggero II, prese il controllo del ducato di Puglia. Nel 1130, dall'antipapa Anacleto II, ebbe l'investitura del Regno di Sicilia. Ma le lotte fra i baroni e le città di Campania e Puglia, ed il re normanno, si protrassero fino al 1139 quando ebbe finalmente il pieno dominio dell'Italia del Sud.
Ruggero II (1139-1154) e il primo Re di "Napoli" riunendo il Ducato al Regno di Sicilia . Re di Sicilia di la' e di qua' del Faro; si adopero' per fondere gli elementi etnici che popolavano il Regno : romani , greci ,bizantini ,longobardi ,normanni e saraceni per garantire la stabilita'del Regno. Intervenne a Napoli con la sua Autorita' per dirimere il dissidio tra Nobili e Mediani sulle cariche amministrative della Citta' fino allora pretese dai Nobili come esclusivo privilegio. Il commercio fu fiorente profittando del declino di Amalfi. La Chiesa Napoletana fino ad allora prevalentemente Bizantina con l'avvento della Istitizione Monarchica Normanna comincio' la sua Latinizzazione,vi furono conflitti dottrinali e teologici tra "romani" e "bizantini'' , ma i rituali erano molto simili.
Nel 1140 da Ariano Irpino Ruggero promulgò le "assise del regno" con l'Istituzione di Baliaggi e Giustizieri , ed emanando leggi e decreti per l'Organizzazione provinciale del Regno, restarono in piedi tuttavia , alcune delle precedenti strutture feudali.
I figli prediletti del re, quelli che avevano ricevuto l'investitura, morirono uno dopo l'altro, e fu uno degli ultimi, Guglielmo I il Malo (1154-1166), a ricevere l'eredità del padre nel 1154,subito si trovò a fronteggiare le ribellioni nel Sud, che continuarono sporadicamente fino al regno di Guglielmo II il Buono (1166-1189), suo figlio.
In questo periodo la monarchia normanna si estese dall'Abruzzo all'isola.
Il Regno di Guglielmo I detto il Malo , per la sua avarizia , si distinse per le forti rappresaglie contro i baroni ribelli e per la pace con l'Imperatore di Bisanzio Manuelo I Comneno in cui riottenne le citta' pugliesi , in cambio di alcune conquistate in Asia Minore dal Padre e per la erezione di Castel Capuano a Napoli dove si apriva la porta che portava a Capua.
Guglielmo II detto il Buono non ebbe la tempra del padre e per questo probabilmente fu chiamato il ''Buono" , sposo' la figlia di Enrico II d'Inghilterra Giovanna Plantagenete nel 1176 .Durante il suo regno per evitare la minaccia della invasione di Federico Barbarossa acconsenti' al matrimonio della figlia postuma di Ruggero II Costanza con Enrico di Svevia. Nel 1189 alla morte di Guglielmo , reclamarono il Regno di Sicilia tre pretendenti : Tancredi Conte di Lecce ,figlio naturale di Ruggero Duca delle Puglie , primogenito di Ruggero II ; Riccardo Cuor di Leone fratello di Giovanna Plantageneta Regina Vedova ed infine Enrico di Svevia.
Il papa Clemente III temendo l'unione con l'Impero ed al soffocamento dello Stato della Chiesa favori' Tancredi ( 1189-1194) il quale per fronteggiare il potente rivale , tacito' Riccardo d' Inghilterra con denaro ed ottenne il favore dei Baroni e delle Citta' prodigando concessioni e privilegi. I sudditi ricambiarono e resistettero all'assedio a Napoli nel 1191 delle schiere di Enrico di Svevia.
Tancredi mori' nel dicembre 1194 e lascio' il figlio Guglielmo III di otto anni sotto tutella della Regina Sibilla di Acerra. Enrico VI allesti' una nuova spedizione con l'ausilio di Pisani e Genovesi ed espugno' Napoli , commettendo atrocita'e crudelta'.
Nel 1194, l'imperatore Svevo Enrico VI di Hohenstaufen, in ragione del suo matrimonio con Costanza di Altavilla, unì la corona imperiale a quella di Sicilia. Quello stesso anno, vedeva la luce un bambino che avrebbe fatto molto parlare di se: Federico II.
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