Ho molto apprezzato
l'intervento caustico e incisivo di Nanni Moretti sul palco di
piazza Navona a Roma, nei confronti degli attuali dirigenti
dell'Ulivo: "Con questo tipo di dirigenti non vinceremo mai". Il
regista ha coraggiosamente espresso lo scontento generale del
popolo di sinistra o di centrosinistra. Il problema, forse meno
diffusamente, esiste anche nel centrodestra, soprattutto a livello
periferico. Non sono gli uomini migliori impegnati nella politica,
nell'ambito di molti Enti locali e provinciali. Alcune
amministrazioni sono affidate ad elementi di scarso profilo
culturale ed etico (anche con pregiudizi penali), che forse hanno
solo la capacità di meri esecutori d'ordine, uomini senza spina
dorsale, opportunisti e disponibili a qualsiasi compromesso.
Alcuni mesi addietro avevo sostenuto pubblicamente che gli uomini
migliori sono alla finestra e la politica è gestita da persone
mediocri e spregiudicate, di limitate vedute, che hanno scarsa
dignità ovvero la "capacità" di resistere alle aggressioni ed alle
offese degli avversari, di accettare inchieste e processi, di
destreggiarsi in operazioni affaristiche e al limite della
legalità. Eppure li sentiamo proclamare i loro grandi meriti nella
gestione degli enti, comune e consorzi, comunità e parchi. In
tutte le sedi "vendono" il loro prodotto come il migliore e
turlupinano un elettorato in parte ancora molto ingenuo o
disinteressato, magari per disgusto. Con le mie affermazioni avevo
suscitato attenzione negli ambienti politici anche della Capitale.
Non pochi esponenti della Casa delle Libertà mi avevano telefonato
o mi avevano chiesto un incontro per manifestarmi consensi e
l'intento di unire le forze per impedire che la gestione dei
partiti fosse affidata agli uomini meno adatti; ma non ho
l'ambizione di proporre correnti e nuovi movimenti. Ce ne sono già
abbastanza.
Ritengo, però, che la verità vada detta ed i
problemi vadano risolti, se non vogliamo cadere in situazioni
peggiori e forse anche pericolose. Tanto più che si avvicinano le
amministrative di maggio ed assistiamo già alla sarabanda degli
imbonitori mentre il popolo credulone si prepara ad elevare allo
scranno del palazzo di città - di questa o di altra regione - un
fantoccio già nelle mani di qualche furbone provinciale o
nazionale. Le recenti vicende di Wanna Marchi e Mamma Ebe
dimostrano quanto diffusa sia l'ingenuità degli italiani e la
capacità di alcuni imbonitori di ottenere da essi denaro e
ricchezze con poche frasi ingannevoli. In politica i risultati non
sono diversi se l'elettorato non è all'altezza di individuare i
candidati giusti, quelli onesti o meno corrotti, quelli che hanno
una morale che li induce a lottare per conseguire il bene comune,
il bene della popolazione. Altrimenti i nostri paesi saranno
sempre abbandonati alla trascuratezza, alla decadenza e al
fallimento amministrativo. Evitiamo di eleggere coloro che cercano
solo di ottenere onori e privilegi, favori di nepotismo
(assunzioni di mogli, figli e parenti), affari e guadagni. Anche
nel centrodestra facciamo tesoro della denunzia che Nanni Moretti
ha fatto al centrosinistra. Facciamo autocritica per tempo, non
sottovalutiamo coloro che esprimono opinioni non gradite.
Soprattutto coloro che momentaneamente hanno il potere a livello
parlamentare e centrale (oggi conferito loro dalla fiducia della
maggioranza degli elettori) non si illudano di poter approfittare
a lungo della ingenuità e della tolleranza del prossimo perchè i
nodi, prima o poi, vengono al pettine. L'Italia e ogni paese hanno
bisogno di selezionare una classe dirigente migliore, altrimenti
qualsiasi partito o coalizione potrà
anche vincere le elezioni ma non andrà lontano. Negli anni Trenta
dello scorso secolo si arrivò a fare rivolte e sommosse popolari
al grido "Viva Mussolini, abbasso il podestà". Non arriviamo, nei
nostri paesi, ad urlare: "Viva Berlusconi, abbasso il sindaco". |