Relazione



Lo sviluppo di un argomento in chiave ipertestuale, impone l’acquisizione di determinate conoscenze di carattere tecnico e metodologico: il codice marcatore HTML, il linguaggio di script JAVASCRIPT, e i criteri e i principi che guidano la realizzazione di un documento in chiave ipertestuale.
Le mie conoscenze informatiche, comprendevano quelle acquisite attraverso il corso di informatica diretto dal prof. Marco Schirru, e quelle percepite mediante un approfondimento personale dell’argomento. Oltre al supporto tecnico già menzionato, lo sviluppo di una conoscenza informatica, necessaria per la realizzazione di questo tipo di lavoro, è stata raggiunta, da una parte con la consultazione di alcuni manuali di riferimento, dall’altra con un’indagine su internet, mirata all’osservazione dei lavori già effettuati, per scoprire quelle soluzioni tecniche e di stile che solo un percorso sperimentale può permettere. Quindi lo studio e l’osservazione, sono stati i punti fondamentali, che hanno anticipato la fase realizzativa. Il passaggio alla fase pratica è stato preceduto dal lavoro di ricerca bibliografica, necessario per lo sviluppo del tema Immigrazione e Scuola Multietnica, ossia l’argomento che poi è stato ripensato in chiave Ipertestuale .
Il principio che ha guidato la discriminazione fra i diversi siti web e la scelta dei testi, necessari per migliorare le conoscenze informatiche legate agli ipertesti, è stato determinato da una prospettiva di carattere pratico. Nel senso che l'attenzione è stata rivolta principalmente ai manuali alle guide, considerandoli sia vettori fondamentali di trasmissione di concetti e di regole, sia elementi di progettazione html e di programmazione javascript e nell'insieme della realizzazione di ipertesti.
La professionalità e l’esperienza del prof. Schirru, ha sicuramente facilitato questa scelta come nell’indicazione del sito web www.html.it, (un portale interamente curato da professionisti informatici, con particolare riguardo a tutto ciò che ruota intorno a internet e il web) in cui è stato possibile seguire le lezioni, gratuite, relative alla realizzazione dei siti web, che in un percorso progressivo diviso in livelli di difficoltà, mettono a disposizione di chiunque, tutte le conoscenze informatiche legate a questo campo, che vanno dalla semplice progettazione html, alla più complessa programmazione java, perl ecc. Il primo ciclo di lezioni, hanno riguardato l’introduzione all’uso del sistema di contrassegno html, a cui sono seguite le lezioni sull’uso del linguaggio di programmazione javascript; successivamente all’acquisizione delle conoscenze tecniche, lo studio è continuato con il corso sull’usabilità e sull’accessibilità, due concetti che fanno e devono essere la base di ogni sito web e non solo.
Queste ultime lezioni hanno in oltre fornito una bibliografia di riferimento, molto interessante per un possibile approfondimento. Ma la reperibilità dei testi non è stata possibile, in quanto non disponibili nelle attuali strutture bibliotecarie, e il loro acquisto era inevitabilmente troppo oneroso. L’approfondimento bibliografico è stato di conseguenza limitato ai testi, per niente attuali anche se sempre moderni nelle considerazioni, presenti nelle biblioteche di Cagliari( vedi bibliografia). Il web è stato dunque la fonte principale di acquisizione di conoscenza, e per evitare di attingere da un'unica fonte, oltre al portale www.html.it, altri siti sono stati consultati fra i quali ricordiamo www.programmazione.it e www.manuali.net; entrambi hanno permesso il confronto di posizioni. Comunque ogni consultazione ha sempre e comunque ricondotto agli stessi principi, di accessibilità e usabilità, trattati dal portale www.html.it. Questo tema è stato affrontato nella tesi vedi approfondimento. Un ulteriore supporto è pervenuto dalla partecipazione ai forum, ossia un luogo di discussione virtuale, in cui i professionisti del settore si confrontano e si scambiano opinioni ed idee. La fase successiva a quella di studio, è stata chiaramente quella pratico-realizzativa. Il primo passo è stato la progettazione di una struttura di collegamenti (link ), che meglio riuscisse ad adattarsi e migliorare la consultazione del documento. Sono state impostate due strutture:
1. la prima di carattere principalmente sequenziale, riporta la struttura del libro stampato, parte dall’introduzione e segue l’andamento per capitoli e paragrafi, anche se questo non esclude il salto repentino da un argomento all’altro, mediante i diversi link.
2. La seconda è una struttura gerarchica, divisa in tre argomenti principali, scuola, immigrazione, multimedialità, che al loro interno presentano a sua volta una struttura che non impone gerarchie, ma che ne sui percorsi infiniti lascia l’utente libero di creare il suo. La realizzazione di quest’ultima parte, ha avuto lo scopo di creare un percorso inverso di trasmissione del contenuto della tesi, ossia passando da una struttura estremamente sintetica a una più approfondita, partendo dunque dall’esposizione dei punti chiave, in modo da trasmettere velocemente le informazioni in essa contenute; lo stesso principio è stato utilizzato anche nell’introduzione multimediale. Nel suo insieme il sito si struttura in maniera orizzontale, nel senso che presenta già nella prima pagina l’indice di tutte le informazioni presenti nella sua profondità.
All’argomento principale si aggiunge un area supplementare che è stata chiamata l’angolo multietnico, una definizione che forse simboleggia più l’intento che il prodotto finito. In quest’area sono presenti gli inni nazionali e le bandiere di tutti gli stati del mondo: la sua consultazione può essere fatta, o attraverso un motore di ricerca, che permette di trovare immediatamente il paese che interessa, semplicemente scrivendone il nome nell’apposito spazio, o in alternativa attraverso il planisfero, ossia ricercando manualmente nella carta geografica, attraverso vari livelli di focalizzazione, lo stato che interessa. Il fine è di mostrare la diversità. Chiaramente è riduttivo e forse sbagliato pretendere di ridurre l’identità di uno stato a un inno e a una bandiera, ma è anche vero che questi segni esistono, e il fatto che ogni paese ne abbia uno diverso è già un segno di diversità e di uguaglianza. Essi comunque indicano la presenza di una cultura diversa dalla nostra, anche se poi al suo interno si fraziona in mille pezzettini diversi. Sarebbe stato troppo bello riuscire a parlare di ogni stato del mondo, e trasmettere una immagine chiara di ognuno di essi, ma il lavoro sarebbe diventato eccessivamente oneroso rispetto ai traguardi da conseguire. Cosi si è pensato di mostrare soltanto i segni più esterni e più evidenti di ognuno di essi: l’inno e la bandiera.
Una regola fondamentale, che ha seguito tutto il lavoro di realizzazione pratica della tesi, è stata la semplicità. Si è cercato di non fare un uso sfrenato degli effetti grafici, per non correre il rischio che questi diventassero il tema fondamentale. Ogni elemento inserito in una pagina web è rientrato in un discorso di utilità e di equilibrio grafico ed estetico. Il lavoro è stato filtrato da ogni tipo di oggetto fine a se stesso, tutto è stato inserito per essere al servizio dell’argomento fondamentale, l’immigrazione e la scuola multietnica: sobrietà è stata la parola d’ordine. Principio che comunque ispira e deve ispirare figure professionali come il Webengineer. Partendo sempre dall’ambito delle conoscenze acquisite, in questo percorso di studio legato agli ipertesti e alla realizzazione di siti web, diventate ormai il paradigma fondamentale di riferimento, sono state effettuate le seguenti scelte di stile e di struttura:
Per consentire una veloce acquisizione del contenuto della tesi è stata realizzata una introduzione multimediale, attraverso l'uso di un potente programma della Macromedia ossia Flash 5. Questo programma ha permesso, sia lo sviluppo di animazioni interattive modificabili fotogramma per fotogramma, sia la realizzazione di linee di comando per assegnare istruzioni agli oggetti e agli eventi, mediante l'uso di un linguaggio interno di scripting: actionscript. L'animazione è stata un mezzo, che ha consentito di creare un introduzione alla tesi, dinamica e coinvolgente. Le animazioni non sono mai diventate protagoniste principali, il loro compito è sempre stato quello di evidenziare un aspetto importante dell'argomento trattato.
Il percorso formativo cadenzato dalla elaborazione dei concetti tipici dei domini multimediali in chiave necessariamente ipertestuale e la possibilità di accedere ai forum alle chatroom e alle mainlist, hanno permesso di acquisire quel minimo di conoscenza, necessaria a tradurre un documento in forma digitale, distribuibile sulla wan (wide area network ) e a usare quindi l’informatica per elaborare per rappresentare e eventualmente per comunicare il contenuto di un qualunque dominio.
La scelta di presentare la tesi in chiave ipertestuale, deriva solo in parte da una sfrenata passione per le nuove tecnologie della comunicazione; la motivazione principale nasce: da una parte dal tentativo di dimostrare come un argomento sviluppato attraverso il linguaggio formale, possa rendere più incisivo e significativo il contenuto, dall’altra perché il tema de l’immigrazione e scuola multietnica, è anche un contributo, se pur minimo, alla riflessione che ciascuno di noi deve realizzare nei confronti dei diversi e quindi maturare una maggiore sensibilità nei confronti della varietà e diversità intese come garanzia di vita. Se così è deve poter essere diffuso e quindi trasversalmente alla portata di tutti: la certezza della reale capillarizzazione dei contenuti informatici è garantita unicamente da internet.

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