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MUSICA |
RECOIL
STORIA E DISCOGRAFIA RECOIL non è altro che il progetto solista intrapreso circa a metà degli anni 80' da Alan Wilder. E' a partire da quell'anno infatti che Alan (dopo molti anni trascorsi in studio a programmare suoni) decide di dedicarsi ad una esperienza totalmente nuova vale a dire produrre un album che esprimesse le sue "pazzie" elettroniche piuttosto radicali, impossibili da includere in un gruppo maggioritario come i Depeche Mode. Suoni ambientali, ripetizioni minimaliste, esempi sonori di rumori quotidiani costituiscono il mondo di Recoil, che editò il suo primo lavoro "1+2" nel 1986, per continuare con "HYDROLOGY" nell'88 (questi due dischi successivamente vennero pubblicati insieme in un doppio cd). Successivamente dopo l' uscita del glorioso "Violator" uscì "BLOODLINE" (1992), dove a differenza dei precedenti lavori sono particolarmente evidenti melodie e ritmi molto vicini alla Electronic Body Music più radicale in particolare nel singolo intitolato "THE FAITH HEALER" dove la voce di Douglas McCarthy si fonde con la sperimentazione sonora di Wilder. In seguito dopo l'uscita del nuovo album dei Depeche Mode "Songs of Faith And Devotion" nel 1993 e il successivo tour promozionale Alan decide di lasciare la band a causa dei rapporti non proprio soddisfacenti con il resto dei componenti e per la mancata riconoscenza del lavoro svolto durante tutti gli anni di permanenza nella produzione e nella sperimentazione di nuove sonorità. Tuttavia questa decisione non lasciò un gran stupore nell'ambiente musicale anzi forse era già nell'aria da diversi anni poichè bisogna dire che Alan Wilder per ciò che riguarda le idee e la sperimentazione è un tipo piuttosto perfezionista che non lascia quasi mai niente al caso soprattutto se vi è in ballo la produzione di un album destinato al grande pubblico. E' forse quindi per questa sua ossessione di sperimentazione che forse ha considerato di troppo la sua presenza in una band come i Depeche Mode che vede in Dave Gahan e Martin Gore i loro leader carismatici. Quindi con l'abbandono definitivo Alan ha potuto dedicarsi a tempo pieno nel suo progetto musicale solista tanto da arrivare a produrre nel 1997 il singolo "DRIFTING" e il successivo album "UNSOUND METHODS" dove l'elettronica radicale da lui sostenuta per molti anni si fonde magistralmente con le voci dei diversi interpreti dell'album vale a dire Maggie Estep, Siobhan Lynch Douglas McCarthy e la cantante gospel Hildia Campbell. Alan ha inoltre prodotto in seguito un altro singolo (estratto sempre dal suo ultimo lavoro discografico) intitolato "STALKER-MISSING PIECE" dove l'elettronica sperimentale domina ancora una volta gli interi brani contenuti. Il nuovo millennio invece porterà per il progetto Recoil linfa nuova: uscirà infatti un nuovo album intitolato "LIQUID" dalle atmosfere nuovamente cupe e malinconiche che tra l'altro lo hanoo reso famoso con i precedenti lavori. Tutti i brani ancora sono interpretati da artisti perlopiù semisconosciuti al grande pubblico citiamo tra gli altri Diamanda Galas (e la sua ottima interpretazione di STRANGE HOURS) e il The Golden Gate Jubilee Quartet (con l'ottima interpretazione di JEZEBEL poi proposto anche come secondo singolo estratto dall'album). Per quanto riguarda i singoli appunto estratti da LIQUID troviamo il primo intitolato "STRANGE HOURS" con la presenza di alcuni brani inediti non presenti nell'album tra cui "NEW YORK NIGHTS" e "DON'T LOOK BACK", e il secondo intitolato "JEZEBEL" che comprende tra l'altro la versione completa di un quarto d'ora di "BLACK BOX" brano introduttivo dell'album. Di ritorno infine da un periodo di silenzio durato quasi sette anni Alan Wilder decide di tornare sulla scena musicale con un album nuovo di zecca dal titolo curioso di "Subhuman". Le sonorità di questo lavoro riprendono essenzialmente il discorso interrotto con i precedenti lavori le quali non si discostano molto dai precedenti lavori come "LIQUID" ed "UNSOUND METHODS". La versione standard dell'album vede la presenza di sette tracce mentre è da evidenziare che la versione limitata di SUBHUMAN con allegato un bonus DVD offre all'ascoltatore alcune "chicche" da prendere assolutamente in considerazione come le versioni audio di Subhuman in PCM stereo e in Dolby Digital surround 5.1 insieme ad una interessantissima versione "ambient" dell'intero lavoro e la presenza di tutti i vecchi video promozionali prodotti a partire da "Faith Healer" fino ad arrivare a "Jezebel". Dopo alcuni anni di silenzio musicale Wilder tornerà infine per promuovere una raccolta che conterrà tutto il meglio del suo repertorio intitolata semplicemente "SELECTED" con la presenza di alcuni remix aggiuntivi di pregevole fattura. L'album per l'occasione uscirà in diversi formati tra cui un box numerato a tiratura super limitata con la presenza di un ulteriore cd contenente vari remix nonchè un DVD video con alcune proiezioni che poi utilizzerà nei vari shows in giro per il mondo.
Ancora
una volta quindi Wilder ha dato prova con "SELECTED" di avere lo
spirito giusto per tornare sulla scena musicale da protagonista e tutto
ciò lascia ben sperare per il futuro del progetto RECOIL...staremo
a vedere!!! DISCOGRAFIA
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