LE CARTE |
«Il meglio sarebbe leggerlo tutto di fila, una lettera via l’altra, come un romanzo !» (Roberto di Ponticelli, Corriere della Sera, 4 gennaio 1980). Il carteggio comincia nel 1884 e prosegue con varie interruzioni - una vistosa tra fine 1891 e gennaio 1894, ed una più drammatica del 1897 - fino alla primavera del 1918, per la morte di Arrigo. |
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Non sono lettere “divertenti” a leggersi, anzi sorprendentemente noiose per due persone dalla personalità ed intelligenza non comuni. |
Due amanti perennemente divisi, ma uniti proprio dall’assenza, lui a Milano e lei in giro per il mondo, un amore “sublimato” da questo “non consumare”, e clandestino perché - a differenza di quello con D’Annunzio - “bisognava che non si sapesse in giro”. |
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Un progetto campato in aria di un’isola felice in cui vivere – sposati e tranquilli - con i frutti del loro passato lavoro, dove avrebbero cresciuto insieme Enrichetta (Boito le è stato sempre paternamente legato) … ma forse il quadretto rientra di più nella mentalità “borghese” di Boito che in quella girovaga di Eleonora ... |
Lui è un mentore, un pedagogo, un maestro, lei vuole imparare: “odiava se stessa nell’ignoranza e nella routine dell’ambiente da cui proveniva …nelle lettere a Boito si da’ tante volte di “bestia” e “femminuccia”. |
Boito nel suo studio (1890) |
Alla fine però, di questo carteggio, tutto quello che uno memorizza è la serie di nomignoli e vezzeggiativi che si attribuiscono: Bumbo, Bombi, Ozzoli, Zozzi, Zozzolo, Buscolo, Zozzoli lui, Bumba, Uscola, Buscola, Arriguscola, Umba, Bibuscola lei. |
Lettera di Eleonora da Messina ad Arrigo a Milano (27 novembre 1889) |
Buon giorno! Amore! riverisco! Parliamone! (le braccia al collo) Va bene - Vada per l'Hotel Vittoria: Quella che arriverà prima, vedrà se vi è spazio sufficiente e deciderà. Essa, la stessa, si troverà alle 6 e 44. al treno diretto, perchè ... Nannina, non ci sarà --- Nannina viaggerà per mare ---- sullo stesso Battello dove la raggiungerò al giorno dopo. dunque, niente Nannina fra i piedi --- Farà da sè ---- quella persona -- e chi fa per sè fa per tre! Tombola! Essa avrà due stanze, una di queste un salotto , per ricevere il piccolo gnomo [il dott. Morisani]--- o per farsene andare un altro, che potrebbe essere con lei intanto l'omino arriva ----- Poche ore, ma bisogna non perderle! -- Bisogna che siano nostre! [...] |