COGNOME e NOME: | CATEGORIA di RELAZIONE : |
CAFIERO MARTINO | amante e giornalista |
Martino Cafiero incarna “il seduttore per antonomasia nella vulgata dusiana” (Mirella Schino, il teatro di Eleonora Duse, Bologna, Il Mulino, 1992), è passato alla "storia" per aver “inguaiato” la giovane Eleonora, ed averla poi mollata. Martino
però, non è solo un grande tombeur
de femmes (leggi "donnaiolo") e spadaccino, ma anche un uomo
di "gusto", poliglotta (faceva traduzioni dal francese), uomo
politico moderato, molto apprezzato tra i colleghi, ed uno dei fondatori del "Mattino di Napoli". |
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Il
"Mattino" è il più
importante giornale della città, anzi uno dei più moderni di tutta Italia,
ha una cronaca
cittadina e un ottimo servizio di informazione dall'Italia e dall'Estero.
Tra i suoi redattori ci sono: Cesare Cantù, Roberto Bracco,
Domenico Ciampoli, Leopoldo Marenco, Matilde Serao ed Edoardo Scarfoglio
... Il quotidiano dà grande spazio al settore letterario e culturale, con
un'appendice teatrale molto curata.... In
qualche modo (forse sono presentati da Matilde Serao) il 38nne Cafiero
incontra la giovane Duse, che recita allora nella compagnia di Giacinta Pezzana
a Napoli (siamo nel 1879). Nessuno saprà mai di preciso cosa succede dopo. Si dice che Eleonora si sia recata a Marina di Pisa in Toscana per dare alla luce il bimbo (Mario) che muore poco dopo: non c'è traccia di battesimo nei registri della diocesi di Pisa. Dopo la sepoltura della creatura l'attrice si reca a Torino, per
lavorare .... e che altro poteva fare? |
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Estratti dalle lettere di Eleonora a Martino, il 90 % delle missive è stato distrutto:
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"... E' tanto dolce poter dire nello stesso bacio t’amo, e ti credo. lo ti credo, ti credo. Se sapessi quante volte mi son ripetuta a me stessa questa parola, tutto ieri, tutta questa notte. Una parola che a noi donne è necessaria: l'amore! ...... "... Nel principio venivi sempre, e sempre con fiori. Oh, le belle ortensie dal colore azzurrino, dal gentile colore che ho sempre amato! Ora sei più raro; e non mi rechi più fiori. Li ha forse uccisi l'inverno? Forse, come non più le aiuole, così non ne ha piú il tuo cuore per me?... "..: Salvami da questa spaventosa nemica che mi persegue e mi opprime; salvami dalla solitudine che è qui nel silenzio della mia camera, e mi accompagna per le vie popolose e mi circonda nel fracasso del teatro ...... Da Torino: "... Guarda - Ti scongiuro - lo non so più trovar coraggio. Ieri aspettavo la tua lettera, aspettavo il tuo telegramma che prima di partire - là, in un angoscioso momento - ti avevo pregato di spedirmi per averlo la sera in teatro. lo... non so... non so come vivo ancora - come potrò trovare coraggio...... "Oh, è impossibile che tu mi abbia ridotta a questo punto per liberarti di me - Parla, parla,. lo non ho più speranze ...... "... Parlami. Tu vedi che io penso, che io intendo, più che non dici - più che non dico. Parlami: con verità, con lealtà... come a un uomo". "... Non sono, io, no, no! per me - nulla. Ma pensa, ma pensa a quel che, in me - è tuo. Oh Martino, Martino! è questo l'amore?. E' questo - il padre?".
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da ”Eleonora Duse tra storia e leggenda”, Catalogo della mostra a cura di Gherardo Guerrieri, Asolo, La Tipografia Asolana, 1985. |