Il
14 novembre 1927
Isodora Duncan muore
sulla Promenade des Anglais
a Nizza, strangolata
da una sciarpa impigliatasi in una ruota della sua automobile. La marca
della macchina in cui accade il fatto si dice essere una Bugatti, ma
questa non è una matematica certezza. Ad Isadora piaceva attribuire
nomignoli a persone e cose facendo allusione
a caratteristiche particolari. Ad esempio un signor “Simpson”
era chiamato “Sampson” con riferimento alla prestanza fisica, oppure,
in un biglietto da visita
riprodotto sul libro di Mary Desti "Isadora Duncan's End"
(Londra, Gollancz, 1929) una macchina sportiva era indicata con il
vezzeggiativo di “Buggatti” (con doppia “gg”) per sottintendere un
veicolo veloce, di distinzione e prestigio nella Francia degli anni ‘20. Dalla descrizione richiamata nel libro di Mary Desti, la macchina è una AMILCAR piuttosto che ad una BUGATTI e questa versione è riportata anche da diversi articoli specializzati: Carl Perk su “Automobile Quarterly,” - Vol 20 no 3, dedicato all’arte dell’automobile di Rene Vincent. "He liked to get movement into his compositions through the uses of sashes and scarves which billow in the wind. This device lost its charm in 1927, When Isadora Duncan lost her life when her long scarf became entangled in an Amilcar's rear wheel." In un numero di “Oldtimer Markt” . |
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