ALXANDRE DUMAS (figlio)

 

La Signora dalle Camelie 

(1890 e 1885)

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(1890)

La vicenda, grazie a Verdi, è super conosciuta: un giovane di ottima famiglia, Armando Duval, ama una cortigiana alla moda, Margherita Gautier. Margherita, trascinata da questa passione profonda e pura, lascia la città col suo ganzo e si rifugia in campagna, impegnando tutti i suoi averi; ma il padre di Armando la raggiunge e le chiede il sacrificio di questo amore per salvare il matrimonio dell'altra figlia con un ricco borghese; lei lascia il rifugio e diventa amante di un conte ... ad una festa Armando - che nulla sa e niente ha capito - la svergogna. I due si ricongiungeranno sul letto di morte (di lei) malata fatalmente di tisi.

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(1890)

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(1885)

"... il momento in cui Margherita dà ad Armando la camelia, momento quasi inavvertito dal pubblico nella interpretazione altrui, è quello della Duse uno dei più curati e dei meglio eseguiti. Che mondo di promesse e di speranze è nel dolce accarezzare della camelia!  (Luigi Rasi, La Duse, Bemporad, firenze, 1901)

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ALXANDRE DUMAS (figlio)

"La moglie di Claudio"

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(1884)

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(1882)

Cesarina è una donna tanto bella quanto corrotta, enigmatica ed irresponsabile. Suo marito Claudio, dopo aver tentato di redimerla, la abbandona a se stessa, senza tuttavia separarsi da lei per non "disonorare il nome".

Claudio, che si è dedicato anima e corpo alla scienza, inventa un nuovo cannone che dei cattivoni cercano di sottrargli con la complicità di Cesarina: ma una cameriera lo avvisa, Claudio scopre così la moglie in azione e la uccide.

"... La Duse, che è, dopo la Pezzana, la più grande artista (creata dalla Pezzana stessa) ha dei difetti imperdonabili. La vidi nella Femme de Claude e mi fece un effetto spiacevole la sua voce nasale, la rapida e non sempre chiara dizione. Nel secondo att il suo modo di recitare è simile ad una tempesta che stordisce ed abbaglia; ..." (Pietro Alissoff, Giacinta Pezzana, Firenze, 1900