COGNOME e NOME: | CATEGORIA di RELAZIONE : |
ORVIETO Angiolo, Adolfo e Laura | amici di famiglia |
Il gruppo “Orvieto” è composto da tre persone: Angiolo,
Adolfo e Laura, i primi due sono fratelli, la terza è la moglie
del primo, ma loro cugina in secondo grado; sono
tutti giornalisti, letterati, poeti, ed hanno amicizie negli
ambienti più avanzati della cultura e dello spettacolo: Gabriele
D’annunzio, Giuseppe Pascoli, Eleonora Duse … La loro amicizia con
Eleonora è datata alla prima permanenza dell’attrice a Firenze. |
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Angiolo Orvieto e Laura Cantoni in Orvieto |
Il più famoso del trio è Angiolo, nato a Firenze
nel 1869 e ivi morto nel 1967. Nell'anno 1896 fonda il periodico letterario
fiorentino “Il Marzocco” (titolo scelto da D’Annunzio) in
collaborazione col fratello Adolfo (che poi lo dirige per 31 anni), uno
dei periodici più avanzati ed innovatori del primo Novecento, con una vasta influenza sulla cultura letteraria italiana. Angiolo è
anche poeta apprezzato, traduttore di poesia
inglese, nonché librettista di alcune opere del compositore Giacomo
Orefice. |
Laura Cantoni in Orvieto è nata invece a Milano nel
1876, ed è morta a Firenze nel 1953 dove si è trasferita dopo il
matrimonio con Angiolo (1899). Letterata pure lei, scrive libri per
l'infanzia e per “giovani”,
collabora inoltre con "Il Marzocco" scrivendo
articoli culturali e recensioni letterarie.
E’ animatrice di varie associazioni filantropiche e
culturali, fra le altre del "Lyceum" fiorentino. Tra le importanti personalità femminili del mondo
della letteratura e dell’arte che frequenta, vi è appunto Eleonora Duse (la Orvieto
scriveva articoli usando lo con lo pseudonimo di "Mrs. El"),
qualcuno ha “mormorato” sui rapporti tra la Eleonora e Laura: «La
Duse le manda messaggi, fiori e foto, e la chiama "Benozzo"
perché somiglia agli angeli di Benozzo Gozzoli: "Mando un soldo di
violette a Benozzo, e vogliatemi bene... Cara Donna del Poggiolino, ieri
mi fece tanto bene rivedere la donna che mi piace (tanto), ma l'uccelletto
ieri quando entrai nella stanza aveva gli occhi inquieti, perché?... Vi
aspetterò dunque domenica alla Porziuncola, non mi piace rivedervi in
queste stanze d'Hotel che dan soggezione a “l'uccelletto”... Ele".
E Laura ricorda così la sua passione per la Duse: "Io
l'adoravo... ora tutto è finito. La liberazione è venuta... Il fascino
è svanito: la luce, spenta... Ella venne alla mia casa, alta, bella,
dolce, grande, con quel suo sorriso che pare rivelare l'infinito, e mi
baciò. Ella mi baciò, e mi domandò se l'amore era cresciuto; perché
l'amore deve crescere: e io risposi di sì, che era cresciuto, che le
volevo tanto bene. L'Amelia
[Amelia Pincherle Rosselli]
era comparsa
durante la conversazione, e tremava... da tutte le parti era stata
attaccata, sprezzata, esiliata... Vile [Eleonora]!" Infatti le
attenzioni della Duse per Laura provocano la gelosia non solo del marito
di questa ("Tu non la vedrai. O lei o io")»
(Nerina
Milletti, Pas d’oublie: Eleonora Duse a Firenze, Firenze, nella rivista:
Quir, 1995)… etc. etc. |