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PIRANDELLO LUIGI autore "rifiutato" (che peccato)

 

 “La vita che ti diedi” nasce tra il 1922 e il 1923, scritta da Luigi Pirandello appositamente per Eleonora Duse appena tornava al teatro (1921) e che dice di voler "fare gran belle cose d'arte".  

Ma il 12 ottobre 1923, al teatro Quirino di Roma, l’opera non ha  come protagonista la Duse ma da Alda Borelli.  

Eleonora infatti, una volta avuto il copione, non si decide a realizzarlo ed alla fine del progetto non se ne fa nulla, non è chiaro se a causa di impegni precedenti o per le inquietudini che in quel momento la bloccavano “creativamente”.

Il critico teatrale Silvio D'Amico, vent'anni dopo, avanza un ipotesi: " l'attrice, che pur ammirava altre opere del poeta, non si sentì d'accettare questa, ripugnandole (diceva) quell'intrudersi d'una madre nella pratica amorosa d'un figlio, materia che le sembrava gelosa e inviolabile al pudore materno."

Alda Borelli

Ne "La vita che ti diedi", la tragedia è condotta infatti interamente sul filo dell'amore materno. La protagonista, Donna Anna Luna, si è vista ritornare il figlio, dopo un assenza di sette anni, talmente cambiato da apparirle un estraneo.  Improvvisamente questo figlio muore, ma Donna Anna non vuole arrendersi ed accettare questa realtà: non riconosce in quel morto suo figlio, e si ostina a volerlo credere lontano, in viaggio, attribuendogli così la vita che ha perso, facendolo vivere dentro di sé, scavalcando la morte.  

Qualcosa in Piu' ...Non fa Mai male