Adelaide nel 1862 |
Ristori in Capranica Adelaide 1822 –1906 Cividale |
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Attrice, filantropa e dama di corte |
E'
stata la più celebrata attrice italiana dell'800, nasce nel 1822 a
Cividale del Friuli (Udine) da Antonio, ex-impiegato e poi modesto attore,
e da Maddalena Ricci-Pomatelli, pure attrice. Pare che il battesimo "teatrale" l'abbia avuto ancora neonata, ma la vera carriera, quella ufficiale comincia invece .... a tre anni...
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Margherita di Savia |
A quattordici anni entra nella compagnia Moncalvo e poi nella Compagnia Reale Sarda, a 18 anni sostituisce (anche se in duplex con una collega) la mitica Carlotta Marchionni, quando questa si ritira dalle scene, e da qui sempre più in altoooo .... fino a diventare - una volta lasciate le scene - dama di corte della Regina Margherita di Savoia. |
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Nel 1847 fa bingooo …, e sposa il marchese Giuliano Capranica del Grillo - che si era innamorato di lei dopo averla vista a teatro – un matrimonio contrastato naturalmente. Continua a recitare anche dopo il matrimonio, riservandosi però il diritto di rifiutare le parti che non ritiene adatte alla sua condizione di nobildonna, infatti non mette in scena "La Signora delle camelie". |
Il suo repertorio comprende drammi e commedie del periodo: "Francesca da Rimini" di Silvio Pellico, "Pia de Tolomei" di Carlo Marenco, "Mirra" di Vittorio Alfieri, nonchè classici come "Giulietta e Romeo" di William Shakespeare, ma si dedica ugualmente ad opere legate ai sentimenti patriottici e risorgimentali. Adelaide nella "Francesca da Rimini" di Silvio Pellico (1855) |
Queste sue interpretazioni provocando più volte l'intervento della signora censura, come quella volta che a Livorno ne "La dama del popolo" di Chiossone [ ? ] aggiunge «una battuta propria che suscitò l’entusiasmo del pubblico: "Mio padre sparse il suo sangue per l’onore delle armi italiane. Vi è un Dio per il popolo". Le autorità censurarono il testo e intimarono all’attrice di lasciare subito la città; alla sua partenza la folla, che si era riunita alla stazione ferroviaria, improvvisò un’imponente dimostrazione acclamandola come eroina ... Nel 1859, nell’imminenza di una nuova rappresentazione al teatro del Fondo, dal governo giungevano disposizioni al prefetto di polizia: "Durante la rappresentazione che darà la Compagnia della signora Adelaide Ristori è d’uopo che la polizia prenda tutte le misure per prevenire ogni minimo inconveniente, ed io ne lascio l’adozione alla di lei nota intelligenza e solerzia. Intanto credo d’essere indispensabile che la ispezione del cennato teatro si eserciti personalmente o dal Commissario del quartiere Porto o da quello della Prefettura, almeno nel periodo che darà rappresentazioni la suindicata artista." Il motivo di queste eccezionali misure di sicurezza si spiega con la consapevolezza che l’attrice "in vari luoghi d’Italia è stata d’eccitamento al popolo e alle idee di posizione di autonomia ed unità italiana". Nel 1858 l’attrice era stata espulsa anche da Venezia, perché aveva sollevato entusiasmi patriottici... (Emma Perodi , Adelaide Ristori: marchesa Capranica del Grillo, Palermo, Biondo, 1902) |
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Scrive
anche un volume di ricordi personali:
Ricordi e studi artistici pubblicato a Torino nel 1887. Esiste un Fondo “Adelaide Ristori” al Museo Biblioteca dell’Attore [Sic !], presso il Teatro di Genova, che costituisce un'importante testimonianza sulla vita e il teatro della seconda metà dell’Ottocento: pubblico, organizzazione, arte della recitazione, drammaturgia, scenografia. Nella corrispondenza dell’attrice sono presenti firme illustri: Giuseppe Verdi, Charles Gounod, Alexandre Dumas (padre), George Sand, Camillo Cavour, Giovanni Arrivabene, Giuseppe Montanelli, etc. |
RISTORI E DUSE |