La banda mancante dei 55 metri Sappiamo quanto sia influenzabile da vari fattori fisici, la propagazione dei segnali radio nella banda delle onde corte. Per chi come me usa le frequenze basse in particolare 80 e 40 metri per collegamenti, nazionali ed europei, si può trovare spesso e sopratutto nei mesi invernali ad incontrare un (buco di banda). Mi riferisco a quello che si può verificare, quando verso sera la propagazione in 40 si va eccessivamente allungando e allora volendo collegarsi con stazioni medio vicine si passa in 80 metri, e in questa banda anche se la si trova aperta vi è tuttavia ancora molta attenuazione. C'è in pratica un buco di alcune ore dopo di che anche in 80 è possibile operare con potenze basse e antenne discrete per collegamenti di centinaia di chilometri. Sappiamo anche, che la distribuzione delle frequenze per uso radioamatoriale era una volta concepita tecnicamente per essere in scala con le armoniche del vfo del trasmettitore. Poi sono state aggiunte le bande in parte libere, dei 30, 17 e 12 metri, ma verso la parte bassa delle frequenze rimane uno scarto notevole, accentuato a volte dalle mutevoli condizioni di propagazione. Per questo fatto, se ai radioamatori fosse concessa una banda intermedia di 50 o meglio ancora di 100 Khz, posta fra i 40 e gli 80 metri, sarebbe proprio l'ideale. Se andiamo ad ascoltare sia di giorno che di notte le frequenze da 5000 a 6000 Khz, troviamo alcune finestre di frequenza, anche grandi, dove praticamente non ci sono mai stazioni radio. Personalmente trovo interessante la finestra fra 5200 e 5500 Khz, e sono andato a vedere nella mappa delle frequenze e ho trovato che ad esempio da 5300 a 5400 non ci sono assegnazioni ufficiali di utilizzo. Ora a distanza di alcuni anni rispetto al tempo dei miei dati, non credo le cose siano cambiate. La banda dei 55 metri ha di certo alcuni vantaggi, antenna non molto lunga, se è fatta solo ad 1/4 d'onda è di circa 13 metri. Caratteristiche di propagazione miste fra gli 80 metri, prevalentemente notturna e la classica dei 40 metri, diurna e notturna.Tecnicamente vi è la possibilità di utilizzare con poche modifiche anche i vecchi rtx ibridi e non, a conversione di frequenza, sia con vfo esterno sia con l'uso di nuovi quarzi. A nostro favore giova il fatto che l'utilizzo delle onde corte rispetto a decenni fa è di certo molto calato, i tempi che si faceva qso in cw (con la famosa 813 finale rf), facendo battimento col nostro segnale su Radio Pechino o Radio Tirana in banda 40 metri sono un caro lontano ricordo (naturalmente non per il qrm). Che i tempi sono cambiati non occorre spiegarlo. Forse il generale calo d'interesse da parte delle nazioni a motivo dei nuovi sistemi tecnologici del settore, potrebbe aprire la strada per avere in concessione questa banda intermedia dalle autorità competenti. Chissà, se un giorno sarà concessa una tale frequenza ai radioamatori. Cordiali saluti, Emilio. IK1WJQ ex I1KIB (Vai a pagina1)