Come accordare il TS120V con un condensatore variabile esterno ============================================================== Lo stadio amplificatore finale di un comune ricetrasmettitore (a transistor), è di solito costituito da un circuito finale controfase di due transistor bipolari o mosfet di potenza. Il circuito controfase è a sua volta composto in uscita da un trasformatore in ferrite che ha l'avvolgimento secondario verso l'antenna. Dove non esiste un'accordatore interno per l'antenna, vi sono diversi componenti costituiti da induttanze e capacità collegati in modo da essere un filtro passa basso, e alla fine (non considero il rilevatore di ROS per l'ALC) il cavo coassiale verso l'antenna che dovrebbe presentare circa 50 ohm di impedenza in ingresso. Quando l'antenna non presenta la corretta impedenza in ingresso, ecco che si passa all'accordatore esterno per far funzionare il tutto con basso livello di onde stazionarie. Se però vogliamo escludere l'accordatore (uso mobile o portatile) per usare solo l'RTX e il minimo indispensabile, (forse il tasto cw o il microfono) esiste in questo caso un'altro sistema che ci permette di accordare facilmente il nostro apparato con un'impedenza d'antenna variabile. NOTA: Essendo il circuito dotato di trasformatore (T2) d'uscita con una sua impedenza di secondario che è intorno ai 50 ohm, la potenza massima che si può erogare verso l'antenna dipende dal valore che questa presenta. Se ad esempio abbiamo ad una certa frequenza una impedenza di 40 ohm, e ad un'altra invece di 200 ohm, malgrado in entrambi i casi riusciamo ad accordare lo stadio finale, la potenza trasferita in antenna è naturalmente maggiore con il carico più basso (40 ohm). Se invece abbiamo un'accordatore esterno, dato che questo presenta di solito sempre la stessa impedenza verso il trasmettitore, e variabile verso l'antenna questa differenza non accade. Per evitare che ciò accada si dovrebbe rifare l'avvolgimento secondario del trasformatore d'uscita con almeno una spira in più e presa intermedia, secondo il principio classico dell'accoppiamento del carico di potenza ad un trasformatore. Dai miei esperimenti, sostituendo i finali (e modificato il circuito e rifatto avvolgimento sul trasformatore con sezione del filo un poco maggiore) con due mosfet a basso costo IRF520 (TO220), accordando l'uscita su carico resistivo da 60 ohm; con tensione di circa 17-18 Volt (solo per i finali) ottenevo una potenza dai 50 ai 60 watt nelle bande degli 80 e 40 metri, e in 20 metri circa 25 watt. (Per coprire anche i 15 e i 10 metri, occorre montare gli IRF510, che sono meno potenti, max 30W d'uscita la coppia). Con i transistor originali 2SC2509 la potenza massima d'uscita con l'accordo di T2 è di circa 25 Watt con 14 Volt ai finali. In pratica si tratta di montare un condensatore variabile all'esterno sul nostro rtx. Il principio di funzionamento è semplice: Dato che il trasformatore d'uscita ha un avvolgimento e quindi presenta un'impedenza abbastanza costante nella banda larga che deve coprire, ne risulta che lo si può accordare sulla frequenza di trasmissione con una relativa capacità in parallelo. Quando si collega un'antenna al trasmettitore, i questo caso con il condensatore variabile risulta facile accordare il circuito L/C secondario con valori di impedenza che vanno da 30 a 300 ohm circa. IL principio di funzionamento è semplice; Il condensatore variabile si deve regolare in modo da accordare la bobina del trasformatore con in parallelo il carico d'antenna che naturalmente presenterà un'impedenza variabile (secondo la frequenza d'uso). Quando la sintonia è stata fatta, si ha anche il minimo di onde stazionarie sullo stadio finale del trasmettitore (nei valori limite sopra descritti). Per fare questo purtroppo non basta inserire all'esterno questa capacità variabile, come descritto, si vede bene nell'esempio dello schema del finale del TS120V, che ci sono i filtri passa basso che si devono eliminare, (non fisicamente). Stadio finale del TS120V con l'unità di filtro d'uscita rf (X51) Si possono riassumere i vari passi necessari in questo modo: 1)Scollegare il condensatore C23 da 68 pF/500V dal polo caldo di T2. 2)Scollegare il cavo schermato in ingresso alla unità di filtro X51 che va al deviatore S1-1 e dirottarlo sul cavo che va al deviatore S1-2, in modo da avere S1-1 e S1-2 liberi. In pratica ora vi è un filo diretto fra l'ingresso PO e L16 con TC1 da 20 pF mentre il filtro rimane escluso. 3)Praticare un piccolo foro sul dissipatore dei finali in modo che si può raggiungere dall'esterno con pochi centimetri di filo, il polo caldo in uscita di T2. Qui collegheremo il condensatore variabile in aria esterno (vedi foto). ..Un variabile in aria per accordare direttamente il TS120V 4)Dobbiamo tenere a mente che con un comune condensatore di ricupero da 150+250 pF, si può fare la sintonia sull'impedenza d'antenna per le bande 40 e 20 metri, e per i 15 e 10 metri invece si deve utilizzare le due sezioni da 15 pF del variabile (usate per la banda FM). Quando andiamo in 80 metri, la capacità di 400 pF è insufficiente e allora si deve sommare delle capacità fisse per trovare infine la corretta. Di solito bastano tre condensatori da 470 pF/500V in parallelo da inserire al momento. (Va ricordato che quando l'impedenza da accordare è bassa occorre più capacità in parallelo alla linea, mentre viceversa ne occorre di meno con impedenza più alta) 5)Per accordare il trasmettitore si deve sempre iniziare con il condensatore variabile più chiuso e una potenza di 1/3 della massima, l'accordo è fatto quando lo strumento indica il massimo livello di tensione in uscita, alzando la potenza si deve ritoccare la sintonia. E' facile trovare anche un'altro punto di sintonia dove il condensatore è più aperto, succede sopratutto in 40 metri; in effetti ci si accorda per errore sulla seconda armonica del segnale del trasmettitore ossia in 20 metri. 6)Con questa modifica a parità di consumo, si ha maggiore potenza in uscita, in quanto eliminando il filtro si riduce anche l'attenuazione che portava, di conseguenza occorre ritoccare i trimmer PRO, RFM, ALC della X51. Schema di principio dell'accordatore con capacità esterna sul TS120V <---------------------*----||----*-----------------------------///// Al trasformatore T2 | | 3 x 470 pF polo caldo *----||----* (Da aggiungere per gli 80 metri) | | *----||----* | / | *----||----* | / CV 150+250 pF (In 40 e 20 metri) | / *----||----///// / CV 15+15 pF (In 15 e 10 metri) Utilizzando delle potenze di radio frequenza relativamente basse, il campo radio nelle vicinanze non è pericoloso, tuttavia si può schermare il tutto con del comune lamierino forato, che potrebbe facilitare il montaggio meccanico dell'insieme. (La tensione rf massima presente sul condensatore variabile a piena potenza d'uscita non dovrebbe superare i 60 Volt). Lo stadio finale lavora comunemente come amplificatore lineare, la potenza assorbita dall'alimentatore varia in ragione direttamente proporzionale alla capacità in uscita sul carico d'antenna, mentre invece la tensione rf varia e raggiunge il massimo (indicata dallo strumento) solo in corrispondenza del perfetto punto di sintonia. Con questa modifica è facile ora fare gli accordi, il rendimento dello stadio finale migliora, ma se aumentiamo la potenza in uscita oltre i 15-20 watt, una piccola ventola a 12 volt è necessario montarla dietro nel centro, per il raffreddamento del dissipatore. 73 circolari, Emilio IK1WJQ (Vai a pagina1)