Quando la tastiera del telefono è difettosa

Nel campo telefonico come in altri settori elettronici, il sistema consumistico dei 
giorni nostri ci porta a volte a disfarci di telefoni analogici o numerici multifunzione,
anche se in generale il loro alpetto è buono.
La prima causa sovente è nella tastiera (usa spesso all'interno il contatto a gommini 
resistivi) che col tempo per l'uso frequente, ha qualche tasto diventato insensibile 
alla pressione.

Sovente chi progetta questi telefoni, lo fa con il concetto del funzionamento con le
caratteristiche fisico-elettriche originali da nuovo, e forse non prevede un uso
prolungato nel tempo.
E così per la semplice legge di OHM, se il gommino ha una resistenza più elevata del
normale; quando viene premuto, la caduta di tensione ai suoi capi diventa tale da non 
essere percepita come un cambiamento di stato da parte della logica interna.
Questo accade sopratutto se la corrente di conduzione è abbastanza elevata, intorno
a valori di un milliampere.
I circuiti elettronici che controllano la tastiera, sono sempre in tecnologia xMos,
e quindi ad alta impedenza d'ingresso.
Allora è abbastanza facile capire che lo stato binario di zero in un contatto
normalmente aperto, lo si può costruire anche con correnti di corto circuito
molto più basse, senza intaccarne minimamente il funzionamento e quindi l'affidabilità.

Se ad esempio la resistenza di caduta in serie al contatto a gommino, è di 5 Kohm, 
significa una corrente di passaggio di circa 1 mA (con 5 Volt alimentazione integrati) 
che attraversa il gommino, quando è premuto sul circuito.
Ma se io ci metto una resistenza da 47 Kohm, al posto dei 5 Khom, ottengo che la 
corrente è ora ridotta di circa 10 volte ossia intorno a 100 uA, e la logica 
elettronica, continua a funzionare come prima, anzi meglio perchè ora vede di nuovo
il pulsante, malgrado la maggior resistenza di contatto. 

Per una famiglia, comprare ogni 3 o 4 anni un telefono nuovo, potrebbe essere una spesa
abbastanza esigua, ma se parliamo di istituti, banche, ospedali, ecc. Allora li ci sono
decine e decine di telefoni, molti dei quali multifunzione (più costosi) , e il calcolo
della spesa di sostituzione non è più una cosa da trascurare, si va tranquillamente su
una cifra totale di migliaia di euro.
                         
Esempio dello schema (pulsante tastiera) di un telefono numerico multifunzione, tipo
Datifon I e C, dei sistemi telefonici Selta.
 
   Nuova Res. da 47 Kohm
(VCC)------\/\/\/---*---------> Ingresso Logica della porta 74HC244
                    |
                  | *
     Pulsante   ->|  
     a gommino    | *
                    |
                    *---------> Al multiplexer di scansione lettura tastiera

        
                      
La foto mostra la piastra della tastiera dal di sotto, ci sono saldate otto 
resistenze del valore di 5,1 Kohm che sono collegate da un lato al positivo
e dall'altro in comune fra un terminale dei pulsanti e l'ingresso del 74HC244
che è l'ultimo integrato in alto a destra.
Le 8 resistenze si vedono bene: 
Due file di tre nel lato sinistro e altre due resistenze nel lato destro centrale.
I gommini hanno una resistenza inferiore a 600 ohm quando sono efficienti,
altrimenti questo valore sale anche oltre 2 Kohm.

Si sostituiscono le resistenze con un valore più elevato, da 47 a 100 Kohm
Le resistenze da 1/8 di watt sono poco ingombranti, ma conviene ugualmente tenerle 
ferme dopo la saldatura, con del semplice nastro isolante.
(Si riesce a fare il lavoro, senza staccare la parte esterna della tastiera da 
quella interna.) 
Così facendo si possono ricuperare diversi apparecchi, altrimenti inutilizzabili. 

Cordiali saluti da Emilio.

(Vai a Pagina1)