Pila o Batteria? Oltre due secoli fa, lo scienziato italiano Alessandro Volta presentò con soddisfazione la sua nuova invenzione al generale francese Napoleone Bonaparte. La chiamò " Elettromotore ", ma prese in seguito il nome " Pila " che ricordava la sua costituzione fisica, composta da tanti dischetti di metallo e panno imbevuto d'acido, montati uno sull'altro e poi agli estremi era ricavata la tensione in corrente continua. In seguito fu perfezionata da altri ricercatori, fino ad arrivare ai nostri giorni in varie dimensioni e caratteristiche per l'uso pratico e universale che sappiamo. Oggi però accade sovente per mancanza della giusta informazione, che le persone in generale non conoscono la differenza fra una pila e una batteria elettrica (hanno la stessa forma). La causa è dovuta purtroppo anche ai costruttori sopratutto stranieri essendo un'invenzione italiana, l'inglese non ha nel vocabolario tecnico il termine pila distinto da batteria (batteria = battery o cell). La pila genera corrente elettrica in modo autonomo. La batteria è un'altra cosa, per generare elettricità deve prima averla assorbita da un'altro generatore, il carica batteria. Però si potrebbe pensare che alla fine batteria o pila poco importa in quanto una o l'altra poi vanno bene lo stesso. Questo è vero solo quando i dispositivi elettronici sono stati costruiti per l'uso di entrambi i sistemi di alimentazione in modo indifferente. Ma sovente non è così. Infatti la pila eroga circa 1,5 Volt mentre la batteria 1,2 Volt, per un circuito elettronico anche solamente 0,3 volt possono fare una notevole differenza. (I valori di tensioni qui considerati si riferiscono ai modelli più comunemente utilizzati). Un esempio molto evidente è l'orologio a parete che funziona con una unica pila se ci mettiamo al suo posto una batteria ben carica non si muove. Lo stesso si può dire di molte fotocamere digitali che se lavorano ad esempio con 3 volt, (due pile in serie) se ci mettiamo al posto due batterie non funzionano ce ne vogliono tre che naturalmente non ci stanno. Si potrebbe anche parlare della confusione che capita quando nell'uso di un telefono portatile (cordless) che lavora sia con pile che con batterie stilo o ministilo. Volendo sostituire le batterie vecchie la persona va in negozio e acquista erroneamente delle pile di forma identica e poi una volta inserite le pile, pone il telefono nella sua base di ricarica, tranquilla che tutto è a posto. Mentre sappiamo che con le pile il portatile non deve essere posto in ricarica. Questo errore in cui cadono diverse persone, si potrebbe in parte evitare senza fare nessuna scuola, basterebbe scrivere sulle confezioni la verità, ossia Pila se eroga 1,5 Volt e Batteria se deve essere ricaricata e invitare l'acquirente a verificare l'etichetta della tensione con quella dell'originale che si sostituisce. La scritta (Non ricaricabile) non è molto evidente e pochi la leggono. NOTA: I costruttori spesso sulla confezione di plastica scrivono (Battery) e poi sui singoli elementi se son pile compare (ALKALINE 1,5 V), invece se sono batterie compare la scritta (RECHARGEABLE 1,2 V). Purtroppo anche nelle descrizioni tecniche dei manuali dei vari apparati elettronici essendo queste (tecnicamente) mal tradotte riportano frasi come: Utilizzare esclusivamente il tipo di (batteria/e) indicato. Invece del termine corretto (pila/e). Saluti a tutti, Emilio - ik1wjq. (Vai a pagina1)