Come ricevere la banda dei 160 metri con una vecchia radio OM/OL Non è difficile spostare la sintonia di un vecchio ricevitore a transistor dalle classiche Onde Medie verso le sucessive frequenze più alte, dove in pratica inizia la parte bassa delle Onde Corte. Il principio della modifica si basa semplicemente sulle caratteristiche che hanno tutti i convertitori dei ricevitori supereterodina Brevemente ricordo che quando si miscelano (convertono) elettronicamente due frequenze, all'uscita sono presenti due componenti identiche dei segnali in ingresso. Uno risulta dalla somma e l'altro dalla differenza matematica delle due frequenze. Supponiamo che la nostra vecchia radio ha come Media Frequenza il valore di 467 Khz, la si deve portare più alta, circa 475 Khz. Questa correzione è necessaria per evitare che la 4° armonica (anche se è debole) del BFO cada proprio nella banda dei 160 metri. Infatti se moltiplichiamo 475 x 4 = 1.900 Khz, che è fuori banda di 50 Khz. L'oscillatore locale per coprire le OM da 520 Khz a 1650 Khz, con la sintonia variabile deve oscillare tra le frequenze di 520 + 475 = 995 Khz e 1650 + 475 = 2.125 Khz. Di conseguenza il segnale di 475 Khz che poi viene amplificato e rivelato prima dello stadio amplificatore di bassa frequenza è ricavato per differenza fra l'oscillatore locale e il segnale radio captato dal circuito risonante dell'antenna in ferrite. Ora se alziamo la frequenza del circuito d'antenna lasciando invariata quella dell'oscillatore locale, otteniamo invece che il valore di 475 Khz in uscita dal miscelatore è ricavato dalla frequenza del segnale sintonizzato dell'antenna meno la frequenza dell'oscillatore locale. In pratica significa 995 + 475 = 1.470 Khz come frequenza iniziale e 2125 + 475 = 2.600 Khz come frequenza finale. Dentro questa escursione da 1.470 a 2.600 Khz si trova la banda dei 160 metri, da 1.800 a 1.850 Khz dove operano le stazioni dei radioamatori. Il mio vecchio ricevitore OM/OL modificato (Ricezione 1.410 - 2.860 Khz, FI = 472 Khz) Si nota l'interruttore per l'accensione, l'uscita per la cuffia e la manopola numerata per la sintonia del BFO. La modifica è indolore, nel senso che i due terminali della vecchia antenna in ferrite si devono solamente dissaldare dal circuito e poi isolare. Nello schema il terminale che porta il segnale del BFO è vicino alla base del transistor amplificatore di Media Frequenza, però lo si può anche saldare sul terminale del collettore del medesimo transistor. In questo caso il segnale rivelato in CW e SSB è di livello superiore quando si ricevono segnali di media intensità. Ho scritto antenna bilanciata anche se il termine è improprio. E' però utile ricordare che per avere un minimo rumore in ricezione a causa dei forti disturbi causati sulla rete elettrica dalle armoniche delle scariche a 50 Hz delle lampade a gas, (molto diffuse per il risparmio energetico) si deve tenere entrambi i conduttori del cavo schermato isolati dalla terra. Allora la migliore antenna che sia da un lato ben isolata da terra e che allo stesso tempo possa ricevere dei segnali medio bassi senza bisogno di attenuatore è un classico dipolo aperto di dimensioni minime. Importante è che il dipolo si trovi all'esterno delle mura di casa, le dimensioni totali dei due bracci possono partire da un minimno di 2 ad un massimo di 5 metri, la posizione verticale potrebbe essere la più indicata. Il braccio che è collegato alla calza del cavo schermato deve essere posto in basso. Le prime prove le ho fatte usando un dipolo verticale per la banda dei 2 metri. L'oscillatore da 475 Khz è quello classico con lo Z8, (vedi articolo specifico) però in questo caso ho usato solo un potenziometro da 470 Ohm logaritmico per la sintonia in parallelo a una resistenza di 560 ohm e la resistenza in serie al positivo da 4,7 Kohm è variabile. Una manopola demoltiplicata da 3 giri per la sintonia fine è una ottima soluzione. All'aperto si potrebbe usare un antenna accordata in ferrite in quanto le noiose armoniche dei 50 Hz sono meno presenti. In futuro potrò dare più informazioni sui particolari della costruzione e della resa di una tale antenna. Per l'alimentazione stabilizzata della radio si possono percorrere due strade: 1) Usare il trasformatore originale presente all'interno. Si elimina il vecchio ponte di diodi al selenio. Si scollega il secondario del trasfomatore e lo si collega ad un nuovo ponte al silicio con un elettrolitico da 2.200 uF in uscita dal ponte. In questo modo la tensione dovrebbe essere almeno di 11 Volt con circuito aperto. Si inserisce ora un circuito stabilizzatore con 7808 montato su un piccolo dissipatore, e l'uscita stabilizzata la si manda all'alimentazione generale della radio. 2) Se la tensione è troppo bassa si costruisce un'alimentatore nuovo al suo interno con il 7808 come stabilizzatore. Nel caso si vuole alzare un poco la tensione stabilizzata, è sufficiente collegare in serie al terminale centrale uno o due diodi AA117 in serie con la freccia verso massa. (Il dissipatore del 7808 deve essere isolato dalla massa del circuito) I princìpi su cui si basano le osservazioni tecniche fatte sono applicabili alla maggioranza dei ricevitori siano essi vecchi o moderni. Però una tale modifica si presta meglio a vecchie radio, dove lo spazio abbonda e dove i circuiti radio si possono facilmente ritoccare. Nota: Nei moderni ricevitori privi di bobine di media frequenza ma con i soliti filtri ceramici, per avere la 4° armonica debole, si è obbligati a fare come circuito BFO per l'ascolto della CW/SSB, il classico oscillatore L/C con il solito transistor npn a minima potenza. La banda dei 160 metri è aperta alla attività solo la sera e nelle ore notturne. Tutti i giorni dopo le 21, in SSB su 1.888 Khz si può sentire il bollettino marittimo italiano. Buoni ascolti con i ricevitori modificati. Saluti, Emilio - ik1wjq. (Vai a pagina1)