La telegrafia a potenza ridotta TPR

Una prerogativa della potenza della mente umana sappiamo, è la caratteristica della
velocità del pensiero. Si calcola che il pensiero viaggi a circa 400 parole al minuto,
contro le 150 parole al minuto del nostro parlato. 
Questa notevole potenza mentale ci permette oltre che di pensare mentre conversiamo,
pure di capire le parole o il senso di una frase anche quando una parte d'essa non è 
pienamente decifrabile.
Se questo è valido in generale, anche nella ricetrasmissione telegrafica vale lo stesso
basilare concetto. 
In questo caso per un radiotelegrafista addestrato all'alta velocità si possono 
raggiungere al massimo i 60-70 PM (parole al minuto) sia con l'uso di un codice 
abbreviato delle parole che in linguaggio chiaro.

Nell'articolo sul risparmio di potenza a radiofrequenza con la trasmissione telegrafica,
avevo parlato di un risparmio di circa il 43-46% della potenza massima con tasto abbassato. 
Ossia meno di 3/5 della potenza massima viene consumata. 

Nota: In questi calcoli sulla potenza, per semplicità di ragionamento non tengo conto del 
      rendimento dell'amplificatore dello stadio finale di radiofrequenza, in quanto il 
      concetto poi è sempre lo stesso. 

Ora volendo superare questo risparmio di potenza, cosa si può ancora fare?
Rimane solo una cosa: 
Ridurre il consumo d'energia durante la trasmissione, lasciando la potenza istantanea 
invariata ed evitando di deperire la qualità della comprensibilità generale dei segnali.
 
           Portante radio della lettera C, in telegrafia normale
            _____________     ___     _____________     ___      
___________|             |___|   |___|             |___|   |__________ Rapporto 
                                                                       Punto/Linea = 1/4  

           Portante radio della lettera C, in telegrafia TPR 
            _   _   _   _      __      _   _   _   _      __
___________| |_| |_| |_| |____|  |____| |_| |_| |_| |____|  |__________  
           1/8 1/8 1/8 1/8    2/3     1/8 1/8 1/8 1/8    2/3

Si capisce bene dallo schema, che la linea viene interrotta per la sua durata in 
quattro parti uguali, mentre il punto è accorciato di 1/3.
lo spazio interno al carattere è di poco allungato, il tutto poi dipende anche dalla 
velocità di trasmissione, che non deve essere sotto i 20 PM.
Infatti il segnale diventa poco comprensibile quando si trasmette piano; mentre se si 
trasmette un pò spediti il tutto diventa più scorrevole in ricezione. 

Questo sistema permette un risparmio d'energia, variabile secondo il tipo di carattere
telegrafico trasmesso, sulla linea è del 50% circa e sul punto del 33% circa, quindi
siamo vicini ad un consumo di potenza del 58% circa rispetto alla telegrafia normale.
Volendo calcolare il consumo totale rispetto alla potenza massima della portante continua;
abbiamo già calcolato che su 100 Watt = 57 Watt di cui si trova che il 58% è uguale a 
circa 32 Watt. Ossia 2/3 della potenza massima è risparmiata senza aggravare di molto 
la comprensibilità del segnale trasmesso.
 
Un tale tipo di trasmissione si può fare facilmente con un tasto elettronico a 
microprocessore, ma penso che pure un semiautomatico modificato opportunamente nelle
linee si può costruire. 
La trasmissione con la classica chiave a due palette risulta facile.

Nessun computer la può decifrare, a meno che non si scrive un programma nuovo per questo
tipo di trasmissione, non così è per la mente umana che facilmente la riceve.

Ecco una semplice dimostrazione: 

Il testo è: "CQ DE IK1WJQ" in una breve registrazione audio .WAV

Ascolta la telegrafia a potenza ridotta TPR
 
  73 da Emilio ik1wjq.

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