Trasmettitore casalingo per le Onde Corte (60 metri) in Modulazione d'Ampiezza
Quando si osservano le vecchie radio a valvole del secolo scorso, si rimane quasi sempre
colpiti dalla bellezza della scala parlante. Tutte quelle stazioni italiane e straniere
contrassegnate dal nome delle città dove si trovavano la stazioni emittenti sono solo
per la maggioranza dei casi un ricordo per chi un tempo le ascoltava.
E' comunque possibile ravvivare il piacere di ascoltare sulle onde corte delle stazioni
italiane utilizzando questo semplice trasmettitore casalingo (Freq. 4,9152 Mhz - 60 metri).
So che in commercio gira fra gli appassionati una scatola di montaggio per un trasmettitore
a transistor sulle Onde Medie, questo da me realizzato è della massima semplicità e usa la
frequenza classica di un quarzo facilmente reperibile.
Il mio vecchio ricevitore stereo della Sanyo modificato per la trasmissione sulle Onde Corte
In pratica si trasmette in un raggio di pochi metri il segnale di bassa frequenza
proveniente da una stazione nazionale o regionale in banda FM.
Nel mio caso utilizzo l'uscita di una delle due casse stereo per inviare il segnale
utile alla trasmissione.
Nel particolare la bobina L è costituita da un avvolgimento di 38 spire affiancate di rame
smaltato (diam. 0,17 mm) su un supporto (diam. 0,5 cm.) munito di nucleo magnetico regolabile.
Per la migliore resa come qualità della modulazione d'ampiezza si deve regolare il nucleo
per la posizione centrale e il compensatore di sintonia aperto oltre la metà.
Per ultimo si regola il potenziometro da 220 ohm.
Il livello di volume del canale stereo (per una regolazione da 0 a 9) si posiziona fra 2 e 3,
mentre il livello dei toni posizionarlo al massimo.
La potenza irradiata è microscopica, per il filo d'antenna può bastare uno spezzone di
rame ricoperto da 0,25 mm della lunghezza di 50-100 cm.
La modulazione è di tipo negativo e di buona qualità, però va ricordato che la migliore
taratura dell'oscillatore, si ha portando la sintonia per una potenza in uscita inferiore
alla massima. La frequenza effettiva del mio trasmettitore è 4,917 Mhz.
Particolare della spina jack inserita in una uscita stereo e in basso i comandi di
accensione e regolazione modulazione in AM.
Buoni ascolti con le radio d'epoca, Emilio - ik1wjq
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In pratica si trasmette in un raggio di pochi metri il segnale di bassa frequenza
proveniente da una stazione nazionale o regionale in banda FM.
Nel mio caso utilizzo l'uscita di una delle due casse stereo per inviare il segnale
utile alla trasmissione.
Nel particolare la bobina L è costituita da un avvolgimento di 38 spire affiancate di rame
smaltato (diam. 0,17 mm) su un supporto (diam. 0,5 cm.) munito di nucleo magnetico regolabile.
Per la migliore resa come qualità della modulazione d'ampiezza si deve regolare il nucleo
per la posizione centrale e il compensatore di sintonia aperto oltre la metà.
Per ultimo si regola il potenziometro da 220 ohm.
Il livello di volume del canale stereo (per una regolazione da 0 a 9) si posiziona fra 2 e 3,
mentre il livello dei toni posizionarlo al massimo.
La potenza irradiata è microscopica, per il filo d'antenna può bastare uno spezzone di
rame ricoperto da 0,25 mm della lunghezza di 50-100 cm.
La modulazione è di tipo negativo e di buona qualità, però va ricordato che la migliore
taratura dell'oscillatore, si ha portando la sintonia per una potenza in uscita inferiore
alla massima. La frequenza effettiva del mio trasmettitore è 4,917 Mhz.
Particolare della spina jack inserita in una uscita stereo e in basso i comandi di
accensione e regolazione modulazione in AM.
Buoni ascolti con le radio d'epoca, Emilio - ik1wjq
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