Centro commerciale, uffici e uuseo
Edgemar, Santa Monica 1984-1988 L'idea che risolve uno stimolante
programma (negozi, uffici, un ristorante, un piccolo museo) è lo
scavo del blocco edilizio, come fa una forra in una massa tufacea. Dalla
strada si dipartono due rigagnoli che si congiungono in una piazzetta interna
dove arriva la rampa dal parcheggio e si aprono altri invasi, piazzette
e vicoli formati dalla riabilitazione di alcuni fabbricati esistenti. All'incunearsi del percorso verso
l'interno, Gehry associa una scoppiettante eruzione di eventi. I materiali
(intonaco, pannelli galvanizzati in metallo o in rame), i volumi (lucernari
o terrazze e scale racchiuse dalle reti) e forme libere che incorniciano
il cielo fungono da richiami e creano una avvolgente creazione tridimensionale
modellata dal movimento dei fruitori.
Casa Norton, Venice 1982-1984 Un'evoluzione del cheapscape
particolarmente briosa e felice, sintonizzata sulle residenze spontanee
delle coste californiane e sull'allegro caos di Venice. La torretta di
meditazione con le persiane appese, è sogno di tanti: bambini, poeti,
artisti, persone.
Istituto e clinica psichiatrica
Yale, New Haven 1985-1989 Alla base una intuizione spaziale:
un'irregolare "C" formata dai tre corpi principali (al centro, spinti nell'invaso,
le aree di terapia, a sinistra uffici, a destra le camere). Intonaco bianco
e ocra di mattone e rame creano contrasti meno dirompenti di altre occasioni
ma vivi e riusciti. Anche nelle scale si legge la volontà di esaltare
le separazioni. Mentre un corpo arriva compatto a terra, di un altro si
lasciano libere le prime due rampe che sospendono un volume che, letteralmente,
parla.
Museo California Aerospace, Los
Angeles 1982-1984 Due intuizioni alla base del
progetto: da una parte dividere lo stretto edificio (che si addossa al
fabbricato esistente che ospita il resto dell'esposizione) in tre parti.
All'interno la distribuzione crea passerelle che si protendono nei due
grandi invasi a tripla all'altezza, all'esterno un edificio in stadi, come
un missile sdraiato suddiviso nelle sue diverse camere di combustibile.
Seconda intuizione è il ruolo della scultura quale segnale, simbolo,
evento. Memore del cavaliere di Scarpa, Gehry incastra un aereo all'esterno
del museo.
Uffici Chiat/Day/Mojo, Venice
1975 e 1986-1991 Qui la costruzione in stadi è
anche cronologica. Al margine opposto rispetto al bianco edificio preesistente,
vi è una foresta di pilastri e travi inclinate rivestite in rame,
al centro, un macroscopico binocolo (ideato da Oldenburg) che contiene
due sale di riunioni. Un edificio manifesto, per una agenzia di pubblicità:
la stessa idea di un ristorante (in basso a sinistra) che si organizza
attorno alla scultura di un pesce. Un'adesione troppo disinvolta alle ragioni
commerciali della società di massa?
Ristorante Fishdance, Kobe, Giappone
1986-1987 43
Centro Commerciale e Piazza,
Villaggio Olimpico-Barcellona 1989-1992 43 Convincente è l'evoluzione
a Barcellona (in basso a destra) dove la metafora marina si fa astratta
grazie alla costruzione in listelli e rimanda ad altre suggestioni: una
voliera per i gabbiani, le reti dei pescatori, gli intrecci delle corde
di un veliero, una caravella che lega nuovo e vecchio mondo.
Biblioteca Francis Goldwyn, sede
di Hollywood 1983-1986 48 Nel bloccato palcoscenico dell'area,
si organizza uno schema con una grande navata centrale e le ali di lettura
ai lati. All'interno vince la luce e la relazione tra gli spazi di altezza
diversa, all'esterno una composizione pacata che usa la figura della serie
aperta. È una pausa alle sue danze di architettura. Come il silenzio
dentro la musica di Cage, sembra imporre una riflessione: il ruolo di riscatto
di studio e lettura nel dilapidato circondario.
Casa Sirmai-Peterson, Thousand
Oaks 1983-1988 45 A un blocco allungato si attaccano
a quote diverse due corpi autonomi a pianta quadrata: un impianto simile
alla Casa Familian. La composizione, cubica nelle componenti e piramidale
nell'insieme, è giocata sul rapporto semplice tra il grigio dei
mattoni leca (e della finitura a cemento) e l'intonaco chiaro. L'immagine
raddoppia, sulla superficie dell'acqua, i movimenti.
Casa Schnabel, Brentwood 1986-1989
46 Attorno a una "T" si dispongono
una serie di padiglioni. Le forme sono le più varie (cubi, ampolle,
tettoie, pagode) e altrettanto ricchi e contrastanti sono i materiali di
finitura. In questa opera celebrata, le fratture tra i volumi, il loro
assemblaggio, le figure fantasiose, l'aprirsi allo spazio conformato dagli
edifici raggiungono l'apice. Un altro passo e vi sarebbe caduta: il gioco
di forme diventare bizzarria, i materiali sfoggio, il talento virtuosismo.