Il momento di una forza ne misura la capacità di mettere in rotazione un
oggetto rispetto ad un punto.
Posto
che A e B siano i punti ai quali vengono applicate le forze F1 ed F2, e le
distanze AC e BC siano i corrispondenti bracci, il momento della forza (o
momento torcente) può esser definito come il prodotto tra una forza ed il
corrispondente braccio.
In breve M = F1 ´
b1.
Possiamo ancora meglio specificare il concetto di momento torcente con un
semplice esempio che prende in esame un oggetto che quotidianamente è alla
nostra portata: la porta. Se pensiamo a quest'ultima e al gesto che compiamo più
volte al giorno per aprirla, possiamo ammettere il luogo dove sono posizionati i
cardini come nostro asse di rotazione (A); la distanza tra questo e la maniglia
come braccio (b); la stessa maniglia come punto d'applicazione (P) e lo sforzo
che eseguiamo per tirare la porta verso di noi come forza (F).
Dato
che la forza ed il braccio corrispondente sono grandezze inversamente
proporzionali, all'aumentare dell'una diminuirà l'altra: tanto più vicino sarà
la maniglia all'asse di rotazione, tanto maggiore sarà la forza da applicare
alla maniglia e viceversa.
Se
il corpo è in equilibrio, la somma vettoriale dei momenti delle forze ad esso
applicate è uguale a zero. Questa affermazione è suffragata dal fatto che, man
mano che il corpo ruota, diminuisce la lunghezza dei bracci fino a diventare
uguale a zero. Ciò è verificabile con la legge di annullamento del
prodotto, che afferma che se un prodotto è uguale a zero, allora almeno
uno dei fattori deve essere uguale a zero.