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Padre
Pio da Pietrelcina “Un pensiero per ogni giorno dell’anno” “Buona
giornata a tutti!...”. Ci sembra
sentire ancora l’eco di questo cordiale augurio con cui Padre Pio era solito
congedarsi, ogni mattina, dai fedeli che
l’attorniavano. Perché
l’eco di quella voce cara non si spenga, noi vorremmo, con questi pensieri,
farla riecheggiare ogni giorno al nostro orecchio e depositarla nel nostro
cuore, quale germe di santi propositi e di fruttuose opere. Semplice,
confortante, ed illuminante parola quella del Padre: come un saluto amichevole,
un confidenziale “buon giorno...”. Un grazie per la concessione alla diffusione AI PADRI CAPPUCCINI di S.Giovanni Rotondo. GENNAIO 1 Noi per divina grazia siamo all’alba di un nuovo anno; quest’anno, di cui solo Dio sa se vedremo la fine, deve essere tutto impiegato a riparare il passato, a proporre per l’avvenire; e a pari passi coi buoni propositi vadano le sante operazioni (TN, in Epist. IV, p. 878). 2 Diciamo a noi stessi con la piena convinzione di dire la verità: anima mia, incomincia oggi ad operare il bene, che nulla hai fatto fin qui. Facciamo sì che ci muoviamo alla presenza di Dio. Dio mi vede, ripetiamo spesso a noi stessi, e nell’atto ch’egli mi vede, mi giudica pure. Facciamo si che egli non veda in noi se non sempre il solo bene (TN, in Epist. IV, p. 878). 3 Chi ha tempo non aspetti tempo. Non rimandiamo al domani ciò che oggi possiamo fare. Del bene di poi sono riboccanti le fosse…; e poi chi dice a noi che domani vivremo? Ascoltiamo la voce della nostra coscienza, la voce del real profeta: Oggi se udirete la voce del Signore, non vogliate otturare il vostro orecchio. Sorgiamo e tesoreggiamo, che solo l’istante che fugge è in nostro dominio. Non frapponiamo tempo fra istante ed istante, ché questo non è in nostro possesso (TN, in Epist. IV, p. 877 s.). 4 Oh quanto è prezioso il tempo! Beati coloro che ne sanno bene approfittare, perché tutti, il giorno del giudizio, ne dovremo rendere uno strettissimo conto al supremo Giudice. Oh se tutti arrivassero a comprendere la preziosità del tempo, certamente ognuno si sforzerebbe di spenderlo lodevolmente! (CS, n. 65, p. 169). 5
“Incominciamo oggi, o fratelli, a fare il bene, ché nulla fin qui
abbiamo fatto”. Queste parole che il serafico padre san Francesco nella
sua umiltà applicava a se stesso, rendiamole nostre all’inizio di
questo nuovo anno. Veramente nulla abbiamo fatto fino ad oggi o, se non
altro, ben poco; gli anni si sono susseguiti nel sorgere e nel tramontare
senza che noi ci domandassimo come li avevamo impiegati; se niente vi era
da riparare, da aggiungere, da togliere nella nostra condotta. Abbiamo
vissuto all’impensata, come se un giorno l’eterno giudice non dovesse
chiamarci a sé e chiederci conto del nostro operato, del come abbiamo
speso il nostro tempo. Eppure di ogni minuto dovremo rendere strettissimo conto, di ogni movimento della grazia, di ogni santa ispirazione, di ogni occasione che ci si presentava di fare il bene. La più lieve trasgressione della legge santa di Dio sarà presa in considerazione! (TN, in Epist. IV, p. 875). 6 L’amore non soffre dilatazione ed i magi appena giunti non risparmiano fatiche per far conoscere ed amare Colui che con l’influsso della grazia aveva conquistato i loro cuori, ferendoli di quella carità che ama spandersi, perché il cuore nella sua piccola mole non può contenere ed ama comunicare ciò che lo riempie (TN, in Epist. IV, p. 887).
7 Bisogna sempre tenere salde queste due virtù, la dolcezza col
prossimo e la santa umiltà con Dio (Epist. III, p. 944). 8 Dio vi lascia in quelle tenebre per la sua gloria; qui è il vostro grande profitto spirituale. Dio vuole che le vostre miserie siano il trono della sua misericordia e le vostre impotenze il seggio della sua onnipotenza (Epist. III, p. 964).
9 Una volta mostrai al Padre un
bellissimo ramo di biancospino fiorito e mostrando al Padre i bei fiori
bianchissimi esclamai: “Quanto sono belli!…”. “Sì, - disse il Padre - ma più dei fiori sono belli i frutti.” E mi fece capire che più dei santi desideri sono belle le opere (VVN, 49). 10 Non ti spaventino le molte insidie di questa bestia infernale: Gesù, che è sempre con voi e che combatterà con voi e per voi, non permetterà giammai che voi possiate venire contraffatta e vinta (Epist. III, p. 49). 11 Non ti arrestare nella ricerca della verità, nell’acquisto del sommo Bene. Sii docile agl’impulsi della grazia, assecondando le sue ispirazioni e le sue attrattive. Non ti arrossire di Cristo e della sua dottrina (Epist. IV, p. 618). 12
Quando l’anima geme e teme di offendere Dio, non l’offende ed è
lontanissima dal far peccato (Epist. II, p. 61). 13 L’essere tentato è segno che l’anima è bene accetta al Signore (Epist. III, p. 50). 14
15 Sento sempre più il grande bisogno di abbandonarmi con più fiducia alla divina misericordia e riporre in Dio solo l’unica mia speranza (Epist. I, p. 224 s.). 16 Terribile è la giustizia di Dio. Ma non scordiamo che anche la sua misericordia è infinita (GP, 138). 17 Cerchiamo di servire il Signore con tutto il cuore e con tutta la volontà. Ci darà sempre più di quanto meritiamo (GP, 180). 18 Dai soltanto a Dio la lode e non agli uomini, onora il Creatore e non la creatura. Durante la tua esistenza sappi tu sostenere le amarezze per poter partecipare alle sofferenze di Cristo (LCS, 1 ott. 1971, 30). 19
Solo un generale sa quando e come adoperare un suo soldato. Aspetta;
giungerà anche il tuo turno (AdFP, 555). 20
Staccati dal mondo. Ascoltami: una persona si
annega in alto mare, una si affoga in un bicchiere d’acqua. Che
differenza trovi tra questi due; non sono egualmente morti? (AdFP, 555). 21 Pensa sempre che Dio vede tutto! (AdFP, 554). 22 Nella vita spirituale più si corre e meno si fatica; anzi, la pace, preludio all’eterno gaudio, s’impossesserà di noi e saremo felici e forti a misura che vivendo in questo studio, faremo vivere Gesù in noi, mortificando noi stessi (AdFP, 559). 23 Non veniamo mai meno ai disegni della divina provvidenza, che, miscens gaudia fletibus, alternando nella vita dell’individuo e delle nazioni le gioie e le lacrime, li conduce al conseguimento del nostro ultimo fine. Guardiamo, dietro la mano dell’uomo che così si manifesta, la mano di Dio che si occulta (Epist. IV, p. 101).
24 Se vogliamo raccogliere è necessario non tanto il seminare, quanto
spargere il seme in un buon campo, e quando questo seme diventerà pianta,
ci stia molto a cuore di vegliare a che la zizzania non soffochi le tenere
pianticelle (AdFP, 561). 25 In tutti gli umani eventi imparate a riconoscere e ad adorare la divina volontà (Epist. III, p. 55). 26 Bisogna sempre andare avanti e mai indietreggiare nella vita spirituale; sennò succede come alla barca, la quale se invece di avanzare si ferma, il vento la rimanda indietro (AdFP, 554). 27
Ricordati che una madre insegna sui primi tempi al proprio bambino a
camminare sostenendolo, ma questi però in seguito deve camminare da sé;
tu quindi devi ragionare con la tua testa (AdFP, 555). 28 “Finché hai paura non peccherai.” “Sarà,
padre, ma soffro tanto.” “Sicuro che si soffre, però bisogna confidare, vi è il timore di Dio e il timore di Giuda. La troppa paura ci fa operare senza l’amore, e la troppa confidenza non ci fa considerare e temere il pericolo che dobbiamo superare. L’una deve dare la mano all’altra e andare insieme come due sorelle. Così bisogna sempre fare, poiché se ci accorgiamo di aver paura o di temere troppo dobbiamo allora rincorrere alla confidenza, se confidiamo eccessivamente, dobbiamo invece avere un po’ di timore, perché l’amore tende all’oggetto amato, ma nell’avanzare è cieco, non vede, ma la santa paura lo illumina” (AdFP, 548). 29
Non si perviene a salvezza senza attraversare il burrascoso mare, sempre
minacciante rovina. Il Calvario è il monte dei santi; ma di là si passa
ad un altro monte, che denominasi Tabor (Epist. I, p. 829).
30 Io non altro desidero se non che o morire o amare Dio: o la morte o
l’amore; giacché la vita senza quest’amore è peggiore della morte:
per me sarebbe più insostenibile di quella che l’è presentemente (Epist.
I, p. 841). 31 Non debbo poi mai far passare il primo mese dell’anno senza portare alla tua anima, o mia carissima figliuola, il saluto della mia ed assicurarti sempre più dell’affetto che il mio cuore nutre pel tuo, al quale non cesso mai di desiderare ogni sorta di benedizione e di felicità spirituale. Ma, mia buona figliuola, cotesto tuo povero [cuore] io te lo raccomando vivamente: abbi cura di renderlo di giorno in giorno grato sempre più al nostro dolcissimo Salvatore, e fare in modo che il presente anno sia più fertile di quello scorso in buone opere, giacché a misura che gli anni scorrono e che l’eternità si appressa, bisogna raddoppiare il coraggio ed innalzare il nostro spirito a Dio, servendolo con maggior diligenza in tutto ciò che la nostra vocazione e professione cristiana ci obbliga (Epist. III, p. 485 s.). I
pensieri sono stati scelti dalle seguenti opere. Le
sigle indicano gli autori e le opere; i numeri arabici le pagine. A
= PADRE PIO DA PIETRELCINA, Agonia di Gesù nell’orto (meditazione),
in Epist. IV, pp. 889-911. AD
= AGOSTINO DA S. MARCO IN LAMIS, Diario, 2a ed. a cura
di P.Gerardo Di Flumeri, S. Giovanni Rotondo 1975. AdFA
= ALBERTO DEL FANTE, A Padre Pio da Pietrelcina. L’araldo del Signore,
Bologna 1931. AdFP
= ALBERTO DEL FANTE, Per la storia. Padre Pio da Pietrelcina,
Bologna 1950. AP
= Archivio Padre Pio, convento cappuccino, San Giovanni Rotondo. ASN
= ANGELA SERRITELLI, Notizie su Padre Pio, Ms. in AP. CE
= Consigli-Esortazioni di Padre Pio da Pietrelcina, Foggia 1965. CS
= P. PIO DA PIETRELCINA, Componimenti scolastici, a cura di
P.Gerardo Di Flumeri, S.Giovanni Rotondo 1983. CT
= CARLO TRABUCCO, Il mondo di Padre Pio, Roma 1952. Epist.
I = PADRE PIO DA PIETRELCINA, Epistolario I, Corrispondenza con
i direttori spirituali (1910-1922), a cura di Melchiorre da Pobladura
e Alessandro da Ripabottoni, 3a ed. riveduta e corretta da
Padre Gerardo Di Flumeri, San Giovanni Rotondo 1987. Epist.
II = PADRE PIO DA PIETRELCINA, Epistolario II, Corrispondenza
con la nobildonna Raffaelina Cerase (1914-1915), a cura di Melchiorre
da Pobladura e Alessandro da Ripabottoni, 2a ed. riveduta e
corretta da Padre Gerardo Di Flumeri, San Giovanni Rotondo 1987. Epist.
III = PADRE PIO DA PIETRELCINA, Epistolario III, Corrispondenza
con le figlie spirituali (1915-1923), a cura di Melchiorre da
Pobladura e Alessandro da Ripabottoni, 4a ed. a cura di Padre
Gerardo Di Flumeri, San Giovanni Rotondo 1987. Epist.
IV = PADRE PIO DA PIETRELCINA, Epistolario IV, Corrispondenza con
diverse categorie di persone (1910-1922), a cura di Melchiorre da
Pobladura e Alessandro da Ripabottoni, San Giovanni Rotondo 1984. ER
= E. RISSO, Quando ti vedevamo passare… Alba 1971. GB
= GIOVANNI DA BAGGIO, Padre Pio
visto dall’interno, Firenze 1970. FFN
= FILOMENA FINI, Notizie su Padre Pio, Ms. in AP. FM
= FRANCESCO MORCALDI, San Giovanni Rotondo nella luce del
francescanesimo, Parma 1961. FSI
= FELICE SPACCUCCI, I cinque papi di Padre Pio, Napoli 1968. FSP
= FELICE SPACCUCCI, Padre Pio risponde… Napoli 1966. GC
= GIUSEPPE CURCI, Così ho visto Padre Pio, 1964. GCL
= GIUSEPPE CURCI, L’innamorato della Madonna, Napoli 1969. GdR
= G. DE ROSSI, Padre Pio da Pietrelcina, Roma 1926. GdT
= GIUSEPPE DEL TON, Il buon
Pastore, San Giovanni Rotondo 1959. GF
= GIORGIO FESTA, Tra i misteri
della scienza e le luci della fede, 1933. GG
= G. GIGLIOZZI, “I monili dello Sposo”, Subiaco 1958. GP
= G. PEDRIALI, Una figura del nostro tempo, Padre Pio da Pietrelcina,
Roma 1952. LCS
= La Casa Sollievo della Sofferenza (Anno, numero e pagina). LdP
= Lettere di Padre Pio presentate dal card. Giacomo Lercaro,
Vicenza 1969. LI
= PADRE PIO DA PIETRELCINA, L’Immacolata (meditazione), in Epist.
IV pp. 855-861. MC
= M. CALBUCCI, La passione di Padre Pio, 2a ed., Bologna
1956. MP
= MARIA PREZIOSI, Lucia Fiorentino, figlia spirituale di Padre Pio,
Foggia 1967. OP
= Orologio della passione di Nostro Signore Gesù Cristo… a cura
del can. A. M. Di Francia, 3a ed., Napoli. T
= VINCENZO DA CASACALENDA (a cura di), P. Pio da Pietrelcina.
Testimonianze. S. Giovanni Rotondo 1970. TN
= PADRE PIO DA PIETRELCINA, Tempo natalizio (meditazione), in Epist.
IV, pp. 863-888. VVN = VITTORIA VENTRELLA, Notizie su Padre Pio. Ms. in AP. |