EDUCAZIONE COMPARATA

II biennio educatori

(Prof. Gabriel Maria Sala)

 

Caratteri e finalità dell'insegnamento. Il corso proporrà una comparazione sulle forme di mediazione tra persone, gruppi e comunità di culture differenti. I partecipanti al corso saranno invitati ad interrogarsi su chi sono e sono stati i mediatori nella loro vita e in quelle altrui. In particolare, quando la comunicazione, per differenze linguistiche o culturali, diventa impossibile, s'interrompe o crea dei malintesi, con quali modalità è possibile allora situare una terza persona, o gruppo, che possa porsi come intermediaria tra le parti, in modo tale da poter:
- guidare le due parti al riconoscimento dei modelli culturali reciproci
- dar origine ad un dispositivo, che riesca ad attivare i processi di trasformazione e cambiamento, necessari alla soluzione dei conflitti e al ristabilirsi della comunicazione tra le parti stesse.
 
Programma del corso:
LA MEDIAZIONE NECESSARIA
1) Metodi comparativi e forme di conoscenza:
 - la comparazione nella ricerca, nella clinica e nella formazione
 - tra miti e riti: mondi sciamanici, Africa nera e Mediterraneo
2) Stare in mezzo alle culture
  - donne civilizzatrici, maschi artefici: i riti d'iniziazione
  - Ermes e le arti mediane: l'interprete
  - Dioniso e la mediazione drammatica: il coro
3) Il triangolo della mediazione
  - confini, transiti e migrazioni
  - Babele: lingue, traduzioni, malintesi e tradimenti
 
Modalità didattiche. Ogni studente, all'interno di un piccolo gruppo, prima, e in relazione con altri gruppi, poi, dovrà apprendere a costruire uno spazio di mediazione in cui osservazioni, riti di parola e rappresentazioni, possano permettere di uscire dai momenti afasici e opachi, per produrre cure, apprendimenti, conciliazioni, scambi e costruzioni culturali inedite. Si tratterà perciò di sperimentare concretamente tecniche e modalità di mediazione tra persone, gruppi e comunità.
 
Il corso sarà organizzato attraverso le seguenti modalità:
- lezioni e seminari
- costituzione ed esperienze di lavoro in piccoli gruppi (6-8 studenti)
- esercitazioni su stili di ricerca: costruzione di storie e di sceneggiature
- presentazione di lavori, ricerche ed esperienze individuali e collettive
- preparazione di una performance intermedia e di un saggio finale di gruppo
- stesura di un 'diario di percorso' attestante l'appropriazione personale e di gruppo del lavoro effettuato.
 
Letture consigliate
Lê Thành Khôi (1995) Educazione e civiltà, Armando, Roma, 1999
Jacqueline Morineau (1998) Lo spirito della mediazione, Franco Angeli, Milano, 2000
George Devereux (1967) From anxiety to method in the behavioral sciences, Mouton-The Hague, Paris
Paul H. Riesman (1974) Società e libertà nei Peul Djelgôbé dell'Alto Volta, Jaca Book - Trauben, Milano, 1999
Eric R. Dodds (1951) I greci e l'irrazionale, La Nuova Italia, Firenze, 1959.
Amadu Hampaté Ba Amkoulel, il bambino fulbe, Ibis, Como, 2001
Amadu Hampaté Bâ (1980) Il saggio di Bandiagara, L'ottava, Milano, 1986
Amadu Hampaté Bâ (1969) Koodal. Lo splendore della Stella, Coletti, Roma1989
Amadu Hampaté Bâ, (1993) Petit Bodiel, Simnos, Milano,98
John G. Neihardt, (1961) Alce Nero parla, Adelphi Milano 1968
Marco Aime (2000) Diario Dogon? Bollati Boringhieri
Sigmund Freud (1892-1920) Casi clinici, Bollati Boringhieri, Torino, 1991
Tobie Nathan, Isabelle Stengers (1995) Medici e stregoni, Bollati Boringhieri, Torino, 1996
Tobie Nathan (1993) Principi di etnopsicoanalisi, Bollati Boringhieri, Torino, 1996
Tobie Nathan (1995) Dieu-Dope. Un solo dio la droga, Gruppo Abele, Torino, 1997
Pierre Pichot, Tobie Nathan (1998) Quale avvenire per la psichiatria e la psicoterapia?, Colibrì, Milano, 1998
Rosanna Cima, Lorenzo Moreni, Maria Grazia Soldati (2000) Dentro le storie, Franco Angeli, Milano
Francine Rosenbaum, Gabriel Maria Sala (2000) In mezzo alle culture (in corso di stampa)
Françoise Sironi (1999) Persecutori e vittime, Feltrinelli, Milano, 2001
 
Modalità di valutazione
La valutazione avverrà durante tutta la durata del corso e si attuerà attraverso una sperimentazione programmata di:
-  autovalutazione della performance e dei lavori individuali e di gruppo
-          individuazione di strumenti qualitativi di valutazione e valutazione degli apprendimenti, delle letture, del modello didattico e dell'organizzazione stessa del corso
-          Valutazione aperta del saggio finale.
 
NB Tutti gli/le studenti, frequentanti e non frequentanti, che intendano sostenere l'esame in qualunque sessione dell'a.a. 2001-2, inclusi gli/le studenti di Pedagogia sociale, sono tenuti/e a partecipare agli incontri preparatori del 06-01-2002 (aula 5 ore 17) e del 05-02-2002 (aula 5 ore 17) ed essere iscritti/e alle esercitazioni di gruppo entro il 20-2-2002.
Per gli/le studenti non frequentanti saranno stabiliti degli incontri appositi (almeno cinque), a cui dovranno iscriversi sempre ed unicamente durante gli incontri preparatori sopra indicati.
Per ogni ulteriore informazione sul corso rivolgersi al docente durante l'orario di ricevimento entro 08.01. 2002.
Si rammenta inoltre che il corso di Educazione Comparata, come ogni altro corso della Facoltà, non é obbligatorio per nessun indirizzo, potendo la/lo studente predisporre un proprio piano di studi diverso da quelli previsti, (cfr. Normativa sui piani di studio in questo vademecum).
EDUCAZIONE COMPARATA
(II Biennio Formatori)
(Prof. Gabriel Maria Sala)
 
Caratteri e finalità dell'insegnamento. Il corso proporrà, attraverso l'analisi di storie di vita, una comparazione tra modelli di educazione e di sapere occidentali e non occidentali. I partecipanti al corso saranno inoltre invitati ad interrogarsi sui rapporti tra generazioni e sulle particolarità dei processi formativi, che permettono di divenire donne e uomini in culture differenti.
 
Programma del corso
VITE A CONFRONTO: STORIE DI VITA TRA SOCIETA’ E CULTURE DIFFERENTI.
1) Metodi comparativi e storie di vita
 -  la comparazione nella ricerca, nella clinica e nella formazione.
 -  biografie, autobiografie e mitobiografie
2) La trasmissione del sapere tra generazioni
-              Conoscere e tramandare il passato, il presente e il futuro
-              vedere e ascoltare tra riti, miti e memorie
3) Formarsi tra verità storica e verità narrativa
 -  storie individuali, familiari, di gruppo, di clan
 -  storie che curano, storie che educano: effetti catartici, terapeutici e formativi
4) Formarsi in culture differenti.
-              il ciclo della vita: passaggi d'età e forme d'iniziazione
-              appartenenze e gruppi: personaggi, scene modello e ruoli generazionali
 
Modalità didattiche. Ogni studente, all'interno di un piccolo gruppo, prima, e in relazione con altri gruppi, poi, dovrà apprendere ad ascoltare, a raccontare e a rappresentare storie e scene di vita proprie e altrui.
Si tratterà perciò di sperimentare concretamente tecniche e modalità raccolta, costruzione e comunicazione di storie di persone, famiglie, gruppi, comunità e generazioni occidentali e non occidentali.
 
Il corso sarà organizzato attraverso le seguenti modalità:
- lezioni e seminari
- costituzione ed esperienze di lavoro in piccoli gruppi (6-8 studenti)
- esercitazioni su stili di ricerca: costruzione di storie e di sceneggiature
- presentazione di lavori, ricerche ed esperienze individuali e collettive
- preparazione di una performance intermedia e di un saggio finale di gruppo
- stesura di un diario di percorso attestante l'appropriazione personale e di gruppo del lavoro effettuato.
 
Letture consigliate
Lê Thành Khôi (1995) Educazione e civiltà, Armando, Roma, 1999
Oscar Lewis, La cultura della povertà, Il Mulino, Bologna, 1970
Oscar Lewis (1962) La vida, Mondadori, Milano, 1972
Oscar Lewis (1964) Pedro Martinez, Mondadori, Milano, 1968.
Ugo Fabietti, La costruzione della giovinezza, Guerrini e Associati, Milano, 1992
Giovanni Starace Le storie, la storia, Marsilio, Venezia, 1989.
Sigmund Freud Casi clinici, Bollati Boringhieri, Torino, 1991
Gustav Jung (1952) Sogni, ricordi, riflessioni, Rizzoli, Milano, 1983
Ernst Bernhard Mitobiografia, Adelphi, Milano, 1969
Aurobindo (1952) Autobiografia di uno Yogi, Astrolabio, Roma, 1971
Jiddu Krishnamurti (1976) Taccuino, Astrolabio, Roma, 1980
Jiddu Krishnamurti (1982) Diario, Astrolabio, Roma, 1983
Mary Lutyens (1990) La vita e la morte di Krishnamurti, Astrolabio, Roma 1990.
George Devereux (1967) From anxiety to method in the behavioral sciences, Mouton-The Hague, Paris
Paul H. Riesman (1974) Società e libertà nei Peul Djelgôbé dell'Alto Volta, Jaca Book - Trauben, Milano, 1999
Amadu Hampaté Ba Amkoulel, il bambino fulbe, Ibis, Como, 2001
Amadu Hampaté Bâ (1980) Il saggio di Bandiagara, L'ottava, Milano, 1986
Amadu Hampaté Bâ (1969) Koodal. Lo splendore della Stella, Coletti, Roma1989
Amadu Hampaté Bâ, (1993) Petit Bodiel, Simnos, Milano, 1998
John G. Neihardt, (1961) Alce Nero parla, Adelphi Milano 1968
Marco Aime (2000) Diario Dogon? Bollati Boringhieri
Sigmund Freud (1892-1920) Casi clinici, Bollati Boringhieri, Torino, 1991
Tobie Nathan (1995) Dieu-Dope. Un solo dio la droga, Gruppo Abele, Torino, 1997
Rosanna Cima, Lorenzo Moreni, Maria Grazia Soldati (2000) Dentro le storie, Franco Angeli, Milano
 
Modalità di valutazione
La valutazione avverrà durante tutta la durata del corso e si attuerà attraverso una sperimentazione programmata di:
-              autovalutazione della performance e dei lavori individuali e di gruppo
-              individuazione di strumenti qualitativi di valutazione e valutazione degli apprendimenti, delle letture, del modello didattico e dell'organizzazione stessa del corso
-              valutazione aperta del saggio finale.
NB Tutti gli/le studenti, frequentanti e non frequentanti, che intendano sostenere l'esame in qualunque sessione dell'a.a. 2001-2, inclusi gli/le studenti di Pedagogia sociale, sono tenuti/e a partecipare agli incontri preparatori del 06-01-2002 (aula 5 ore 17) e del 05-02-2002 (aula 5 ore 17) ed essere iscritti/e alle esercitazioni di gruppo entro il 20-2-2002.
Per gli/le studenti non frequentanti saranno stabiliti degli incontri appositi (almeno cinque), a cui dovranno iscriversi sempre ed unicamente durante gli incontri preparatori sopra indicati.
Per ogni ulteriore informazione sul corso rivolgersi al docente durante l'orario di ricevimento entro 08.01. 2002.
Si rammenta inoltre che il corso di Educazione Comparata, come ogni altro corso della Facoltà, non é obbligatorio per nessun indirizzo, potendo la/lo studente predisporre un proprio piano di studi diverso da quelli previsti, (cfr. Normativa sui piani di studio in questo vademecum).