Collocazione Spano |
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Funzione Sorgente puntiforme per esperienze di ottica. | |||
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Descrizione Un specchio concavo convoglia la luce prodotta da una lampada in un imbuto che termina con un piccolo foro. L'insieme é in lamiera |
Funzione Per mostrare l'arco voltaico. |
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Descrizione E' una lampada di costruzione molto semplice. I carboni sono disposti ad angolo retto e sono regolabili separatamente o simultaneamente mediante due bottoni coassiali, situati all'estremità del]a vite che comanda il carbone superiore. I porta carboni possono chiudere carboni da 5 a 18 millimetri di diametro; quindi la lampada può funzionare con amperaggi da tre a venti, tanto con corrente continua che con corrente alternata. Per impedire la deviazione dei carboni o contatti con la massa, i due carboni sono guidati da una squadra di ferro e isolati da essa mediante guarnizioni di eternite. L'isolamento dei morsetti per i carboni è ottenuto con lastra di mica. Il cappuccio asportabile di lamiera di ferro presenta lateralmente una finestra chiusa da un foglio di mica, che si può affumicare semplicemente con la fiamma di un cerino per poter osservare la grandezza dell'arco. Il corpo della lampada è sostenuto a cerniera da un tubo di 14 millimetri, scorrevole nella colonna di sostegno. La lampada può quindi orientarsi in tutte le direzioni. E' utile rammentare che con corrente continua all'intensità di 2, 5, 10 ampère corrispondono le tensioni di 35,5-37,5-40,5 volt, e che con corrente alternata le intensità fra 2 e 10 ampère si devono avere circa 26 volt. Non disponendo di un trasformatore, il rimanente della tensione della linea deve essere assorbito da un reostato capace di sopportare l'intensità voluta dall'arco e di resistenza appropriata. Così, ad esempio, con corrente continua, se la presa è di 110 volt e l'arco è di 10 ampère, devonsi far cadere nel reostato 110-40,5 volt, ossia 69,5 volt, corrispondente ad un consumo di circa 700 watt. |
Funzione Apparecchio utilizzato per seguire il cammino apparente del Sole. |
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Descrizione Lo strumento era utilizzato per deviare i raggi del sole all'interno del gabinetto di fisica ed avere cosi una sorgente di luce. Modello completamente d'ottone, con specchio piano argentato e con specchio nero. Il comando si fa dall'interno con cremagliera per la rotazione sull'asse orizzontale di tutto l'apparecchio e con vite senza fine per lo specchio. Allo strumento è annesso un diaframma con fenditura rettangolare variabile. |
Funzione Per misurare l'intensità luminosa di una sorgente. |
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Descrizione Dopo le decisioni del Congresso di Ginevra, la sorgente campione più adoperata è quella proposta da Siemens e studiata da Hefner. In essa si brucia l'acetato di amile per mezzo di uno stoppino massiccio, che riempie completamente un tubo di argentana del diametro interno di 8 millimetri e dello spessore di mm. 0,3. L'altezza della fiamma, misurata almeno 10 minuti dopo l'accensione, deve essere di 40 millimetri e si controlla per mezzo di un traguardo a camera oscura annesso alla lampada. In questo caso, e quando la fiamma bruci in aria calma e pura, il valore della sorgente è di 0,053 unità Violle. |
Funzione Studio della propagazione rettilinea della luce, per le ombre e per il fotometro di Rumford. |
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Descrizione Comprende: uno schermo di carta forte su telaio di legno, con piedi che lo sostengono verticalmente secondo l'altezza e secondo la lunghezza; un piede di ottone con colonnetta a vite di pressione, sulla quale si può fissare un disco annerito di metallo per le ombre e penombre; un disco di cartone indurito con forellino centrale per la propagazione rettilinea della luce e per la camera oscura; una bacchetta di metallo annerito per il fotometro di Rumford; un sostegno ad altezza variabile per tre candele disposte secondo i vertici di un triangolo equilatero. Per la propagazione rettilinea e per la camera oscura si adopera il porta-candele, il disco di cartone e lo schermo. Per le ombre e penombre, il portacandele, il disco di metallo e lo schermo. Per il fotometro di Rumford il bastone metallico, lo schermo, una candela e un gruppo di quattro candele. |
Funzione Strumento per misurare l'intensità luminosa. |
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Descrizione Banco di ferro a guide tubolari di m. 1,20 di lunghezza; n. 3 cursori di metallo: uno per sostegno della lampada campione, provvisto di piattello per lampada Hefner e di un portalampade Edison per il campione a incandescenza; uno per sostegno del fotometro, e l'altro per sostegno della lampada da campionare. Il fotometro Bunsen è a macchia di unto, con schermo di carta cambiabile e rovesciabile per le due letture. Specchio di rimando per le due facce dello schermo, Una delle guide da banco è divisa in centimetri con zero centrale. |
Funzione Questo semplice apparecchio, che ha dato luogo al caleidoscopio di Brewster, si presta bene per la deduzione del numero delle immagini di uno stesso oggetto date da due specchi ad angolo. |
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Descrizione Detto n il numero delle immagini virtuali ad a l'angolo dei due specchi, presentando i quattro casi indicati sulla base dell'apparecchio (angoli di 120, 90, 60 e 30 gradi) si deduce subito che: Sfilando l'asse della cerniera, i due specchi si possono fissare verticalmente sulla base mediante quattro bottoni di ottone, e così si ottiene l'apparecchio degli specchi paralleli con una successione di infinite immagini allineate. Come oggetto si fornisce un disco con una faccia rossa ed una verde, sostenuto da un piede metallico. Così si può osservare la successione delle immagini alternativamente colorate in rosso e in verde. |
Funzione Per studiare le caratteristiche degli specchi convessi. |
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Descrizione Lo specchio ha il diametro di cm. 20. La distanza focale di cm. 50 è quella più adatta per le comuni esperienze di Collocazione. Possiamo però fornire su ordinazione specchi sferici di distanza focale diversa. La montatura solidissima è costituita da un anello di ottone girevole su un diametro, sostenuto da una forcella ad altezza variabile, montata su treppiede di ghisa, con colonna di ottone elevabile e quindi girevole sull'asse verticale. |
Funzione Per studiare le caratteristiche degli specchi parabolici. |
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Descrizione Specchio con robusta montatura metallica ruotante su un diametro orizzontale. L'insieme é sostenuto da un robusto telaio prismatico di ghisa. |
Funzione Per mostrare la distorsione delle immagini. |
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Descrizione La superficie riflettente é cilindrica di vetro con guarnizione metallica; dimensioni 130 x 190 mm. |
Funzione Studio delle lenti. |
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Descrizione Serie di lenti, del diametro di 70 mm, montate su anelli girevoli su un diametro orizzontale. Gli anelli sono sostenuti da forcelle ad altezza variabile di ottone che poggiano su treppiedi di ghisa. Sono presenti tutti i tipi di lenti sferiche;
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Funzione Per poter disporre una lente lungo un cammino ottico. |
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Descrizione Questo sostegno ha piede ad altezza variabile. L'asta inferiore rientra nella colonna principale ed è spinta in alto da una molla ad elica. L'asta superiore scorre a frizione: entrambe si possono fissare nella posizione opportuna mediante viti di pressione. La centratura della lente viene così eseguita rapidamente, dovendosi fare solo per l'altezza. L'apparecchio serve per lenti da mm. 15 fino a mm. 100. |
Funzione Strumento per studiare la riflessione, la rifrazione e la riflessione totale. |
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Descrizione Un cerchio verticale di cm. 20 di diametro è diviso, sui quattro quadranti, da O a 90 gradi, ed è sostenuto da un robusto treppiede. Sull'asse del cerchio sono girevoli a frizione due alidade indipendenti con un indice che dà sul cerchio l'angolo che esse fanno col diametro verticale. Questo è rappresentato da un regolo che individua la normale alla superficie riflettente o rinfrangente nel punto di incidenza. Due regoli divisi, scorrevoli normalmente al diametro verticale, permettono di leggere i seni degli angoli. La prima alidada più lunga porta uno specchio piano girevole, destinato a dirigere un fascio luminoso attraverso la fenditura rettangolare di un diaframma fissata sotto lo specchio. La seconda alidada porta un telaio circolare con vetro smerigliato e traccia nera per raccogliere il fascio riflesso o rifratto. Sul diametro orizzontale del cerchio si può fissare uno specchio piano o un blocco semicilindrico di vetro di forte spessore, con la faccia piana in alto. Si è sostituito questo blocco alla vaschetta semicilindrica perché più comodo e più solido. Con lo specchio si possono verificare le leggi della riflessione; con il vetro semicilindrico si verificano le leggi della rifrazione semplice e della riflessione totale, patendosi anche determinare con sufficiente approssimazione il valore dell'angolo limite corrispondente a quel vetro, e quindi l'indice di rifrazione. |
Funzione Giocattolo che può fornire nuove idee per disegni geometrici. |
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Descrizione Tubo di cartone coperto di imitazione pelle e guarnizioni estreme d'ottone: la scatola contenente gli oggetti colorati è girevole sul suo asse e gli oggetti stanno tra due vetri, uno dei quali smerigliato. Le lastre riflettenti sono vetri neri inclinati a 30 gradi. Tutte le parti sono fissate con viti e quindi smontabili. |