Cenni Storici
sull'Università e sulle Scuole Superiori di
Sassari


Università degli studi di Sassari

  Nel XVI secolo gli studenti sardi che intendevano addottorarsi e conseguire i gradi accademici dovevano iscriversi nelle Università italiane o spagnole. La nascita dell’Università di Sassari è legata alla figura di Alessio Fontana che, nel proprio testamento, lasciò i suoi beni alla municipalità per l’istituzione di un collegio di studi.
  La Compagnia del Gesù ottenne nel 1561, con una bolla di Pio IV, di poter graduare in filosofia e teologia gli studenti laici che avessero seguito i corsi nel collegio.
  Nel 1563 Filippo II contribui all’istituzione di una cattedra di teologia con un fondo la cui rendita andava ai gesuiti.
  Il 9 febbraio 1617, Filippo III concesse lo statuto di università regia al collegio gesuitico, per quel che riguardava i titoli accademici alla facoltà di arti (che comprendeva le discipline filosofiche) e alla facoltà di teologia. Il 18 ottobre 1632 il sovrano estese questo privilegio alle facoltà di diritto e di medicina. I corsi erano frequentati da sei-settecento studenti.
  Nel 1765 l'università sassarese fu riformata con adozione del modello piemontese introdotto da Vittorio Amedeo II nel 1717-20. Lo Stato avocava a se l'istruzione. Il nuovo regolamento riconosceva le quattro facoltà tradizionali: Filosofia ed Arti; Teologia; Giurisprudenza e Medicina.
  La Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, è stata istituita nel 1955 con il corso di laurea in Scienze Biologiche. Nel 1970 è nato il corso di Scienze Naturali e l'anno seguente il corso di laurea in Chimica. Infine, nel gennaio 1994 è nato il corso i laurea in scienze Ambientali, ospitato nella sede decentrata di Nuoro.
  La strumentazione che trovasi ora nel dipartimento di matematica e fisica della facoltà di scienze e quella della facoltà di Filosofia ed Arti.
http://www.uniss.it
 

Liceo Classico "Domenico Alberto Azuni"

Liceo Classico, facciata   Il Liceo di Sassari è nato nel 1852, dopo che i moti del 1848 avevano posto fine alla secolare gestione ecclesiastica dell'istruzione cittadina, affidata ai Padri Gesuiti e ai Padri Scolopi.
  Nel 1861, con il conseguimento dell'unità d'Italia, divenne Regio Liceo Classico e nel 1865 fu intitolato all'illustre giurista sassarese Domenico Alberto Azuni.
  La sede del Liceo Classico era situata originariamente nello stabile di Via Canopolo confinante con il Convitto Canopoleno, fino al 1933, anno in cui fu inaugurato l'attuale edificio, di considerevole pregio storico-artistico (l'Aula Magna è decorata da dipinti di Mario Delitala).
  Per molti decenni il Liceo Azuni è stato frequentato da giovani provenienti da tutto il Nord e Centro Sardegna e ancor oggi, grazie alla propria storia e al proprio prestigio, attrae numerosi alunni non soltanto dal circondario di Sassari, ma anche dai centri più lontani come Santa Teresa, Oschiri, Volledoria, Mores.
  Le migliaia di giovani, che nel corso dei quasi 150 anni della sua esistenza hanno studiato nel Liceo sassarese, hanno avuto un ruolo di primo piano nella storia isolana e nazionale: liberi professionisti, funzionari, imprenditori, docenti universitari, magistrati, politici, letterati e artisti, alcuni dei quali sono assurti a fama internazionale. Hanno studiato al Liceo Azuni due capi di Stato Antonio Segni e Francesco Cossiga, due segretari del Partito Comunista Italiano Palmiro Togliatti e Enrico Berlinguer e moltissimi parlamentari isolani, intellettuali come Attilio Deffenu e Camillo Bellieni, artisti celebri tra cui si possono ricordare i pittori Filippo Figari e Giuseppe Biasi e gli scrittori Sebastiano Satta, Salvatore Ruiu, Salvatore Mannuzzu e Gavino Ledda.
 

Liceo Scientifico "Giovanni Spano"

Liceo Scientifico, facciata
[©2000 by Loreta Careddu]   Il Liceo Scientifico fu istituito a Sassari in applicazione del Regio decreto n° 1054 del 6 maggio 1923 (Riforma Gentile). L'iniziativa per la nuova istituzione scolastico fu assunta dalla Deputazione provinciale e in particolare dal Presidente, avvocato Zirolia, coadiuvato da altri tre membri della Deputazione, gli avvocati Nieddu, Cuggiolu e Berlinguer.
  "La Nuova Sardegna" del 9/10 luglio 1923 riportava la motivazione della deliberazione di istituire del nuovo Liceo in questi termini: "per facilitare ai giovani l'adito ai corsi universitari che diversamente non potrebbero frequentare se non con grave disagio, dato l'isolamento della regione e la distanza che la separa da istituti del genere nel continente".
  La richiesta di istituzione era sollecitamente accolta dal governo e nell'ottobre dello stesso anno il nuovo corso di studi aveva inizio. Poiché la legge prevedeva l'istituzione di un solo liceo scientifico per ogni provincia (almeno inizialmente), il nostro istituto fu per cinquant'anni l'unico Liceo Scientifico della provincia di Sassari, che era allora la più grande d'Italia, per estensione territoriale, non essendo ancora stata istituita la provincia di Nuoro che nascerà solo nel 1927.
  Il nuovo Liceo comprendeva allora quattro anni di corso e vi potevano immediatamente accedere gli studenti del Liceo Classico e dell'Istituto Tecnico che possedevano i requisiti previsti dalla legge.
  Il Liceo Scientifico si affiancava così alle altre scuole superiori già esistenti nella provincia, che erano però tutte licei classici, con l'eccezione dell'istituto tecnico che conservava le sezioni agrimensura e commercio-ragioneria e la suola normale, trasformata con la Riforma Gentile in Istituto Magistrale.
  Il Liceo Scientifico sostituiva la sezione fisico-matematica dell'istituto tecnico che era soppressa dalla Riforma Gentile e in modo non ben equilibrato tentava di accordare insegnamento scientifico e classico preparando i giovani che intendevano iscriversi nelle facoltà di scienze e di medicina.
  Con decreto ministeriale del 6 settembre 1928, su proposta del collegio plenario dei docenti la nuova scuola era intitolata a Giovanni Spano; nasceva così ufficialmente il "Liceo Spano" di Sassari. Nel discorso inaugurale dell'anno scolastico 1928-29 il prof. Giuseppe Chiarini disse che "il nome dato alla scuola ha valore di un simbolo e di un esempio" e intitolando a Giovanni Spano il liceo si intendeva non soltanto rendere onore allo studioso delle antichità sarde, ma anche proporre ai giovani un esempio ammirevole di operosità, di studio e di civili virtù.
  Il Liceo scientifico ebbe la sua prima sede a Porta Nuova nei locali situati sull'ala estrema dell'università di fronte al vescovado questa sistemazione fu sempre considerata infelice, sia per il numero esiguo delle aule sia per la mancanza di locali idonei per contenere i gabinetti di fisica e scienze e la biblioteca.
  Malgrado le continue richieste dei presidi solo dopo la seconda guerra mondiale il liceo poté disporre di una sede più idonea con ingresso da piazza Marconi.
  Dal 1958-59 era divenuto preside del liceo Spano il professore Lorenzo Forteleoni che trovandosi nella felice situazione di ricoprire anche la carica di presidente della provincia riuscì a realizzare in tempi relativamente brevi la costruzione della nuova e definitiva sede del liceo, in via Montegrappa. Durante l'anno scolastico 1965-66 avvenne il trasferimento da piazza Marconi in via Montegrappa.
  Per quel che riguarda il laboratorio di Fisica, nell'anno 1928 fu fatto il primo acquisto da parte della Provincia di 45 apparecchiature dalla Paravia per una spesa di L. 15055,50.
  Tre anni dopo segui un nuovo acquisto di 260 apparecchiature dalla Officine Galileo il cui costo totale per la Provincia fu di L 89150,90.
  Buona parte di queste attrezzature sono ancora presenti ed in buono stato.
  In seguito furono fatti piccoli acquisti fino ad uno consistente nel 1963. In seguito gli acquisti avvennero con una certa regolarità.
http://web.tiscali.it/spano
 

  Istituto Magistrale "Margherita di Castelvì"

Istituto Magistrale, facciata   Il 15 dicembre del 1860 viene istituita a Sassari, ed ospitata nella casa Pittalis in via Arborea una Scuola Normale della durata di tre anni, per la preparazione degli insegnanti delle scuole Elementari.
  Nel 1889 la scuola trova sistemazione in via Santa Chiara
(oggi via al Duomo), in un'ala del convento delle Clarisse.
  Nel 1923, con la riforma Gentile, la scuola diventa Istituto Magistrale, della durata di quattro anni e viene intestata alla nobildonna sassarese Margherita di Castelvì, benefattrice morta a Sassari nel 1638.
  Secondo quanto scrive Aldo Cesaraccio in Sassari e il suo volto. Il passato (ed. Delfino): "L'edificio era fatiscente e nel 1938, quando Sassari ebbe un piano regolatore divenuto legge dello Stato, il prefetto Vincenzo Vella mandò uno squadrone di operai e lo fece abbattere, dando inizio al risanamento del centro storico. Pare che sia stato determinante anche l'intervento di Giuseppe Bottai, allora ministro dell'Educazione Nazionale, al quale, mentre visitava la scuola, l'avveduto preside mostrò, da una finestra della facciata posteriore, i famelici villici, i soldati, gli sfaccendati che si servivano dei piccoli stabilimenti d'amore. La scuola era allora frequentata solo da ragazze, che erano costrette ad assistere a quello spettacolo nelle pause delle lezioni". In seguito alla demolizione del quartiere, che ha dato luogo alla piazza Mazzotti, l'Istituto passa in Via Satta, nell'antico convento degli Scolopi.
  Nel 1952 trova sede definitiva nell'attuale caseggiato di Via Manno, ampliato notevolmente e dotato di aula magra, palestra e Biblioteca, ubicata nei locali dove si trova tuttora. Originariamente l'edificio era stato progettato dall'ing. Oggiano negli anni 1912-13 come Regio Istituto Tecnico, ma temporaneamente era stato utilizzato nel 1915 come Ospedale militare, per poi divenire sede dell'Istituto Tecnico "La Marmora".
  La prima nota d'acquisto di apparecchiature di Fisica ritrovata è del 12 aprile 1886 e parla di 12 oggetti vari per lo studio della Fisica per un spesa totale di Lire 13,35. Il 19 aprile dello stesso anno si ha una nota di spesa di 427 Lire per l'acquisto di 59 strumenti dalle Officine Galileo. La nota precisa che l'elenco delle attrezzature è in una lettera allegata.
  Nei successivi acquisti sono elencate le apparecchiature acquistate e la spesa effettuata.   Nell'inventario del 12 aprile 1924 risultano presenti 201 strumenti il cui valore complessivo è di Lire 2931. Buona parte di queste apparecchiature non esistono più. A tale scopo è illuminante il verbale del passaggio di consegne tra due presidi.
 

  Istituto Tecnico Agrario "N. Pellegrini"

Istituto Tecnico Agrario, vedute   La storia dell'Istituto "Niccolò Pellegrini" è lunga e prestigiosa; sorse con la soppressione della Scuola agraria di Nulvi e fu inaugurato solennemente nell'Ottobre del 1894; nel 1995 è stato celebrato pubblicamente il Centenario della fondazione. È stata l'occasione per il bilancio di un'attività notevolissima durata un intero secolo.
  Molta strada è stata percorsa in questo lasso di tempo. Oggi l'Istituto si presenta, dopo gli interventi di ristrutturazione e rifacimento degli ultimi anni, come un complesso moderno e funzionale costituito da un edificio scolastico vero e proprio, dallo stabile in cui ha sede il Convitto e dall'Azienda agraria, che si sviluppa su una superficie di circa 30 ettari.
  L'edificio scolastico ha una configurazione ad U, a seguito dell'aggiunta in anni recenti di una nuova ala; ospita 20 aule ordinarie, 5 Laboratori, 7 aule speciali, 2 aule di proiezione, la palestra coperta, attrezzata modernamente e pavimentata a parquet, gli uffici amministrativi e la presidenza. Istituto Tecnico Agrario, convitto

  Il caseggiato del Convitto, anch'esso ristrutturato di recente, è un edificio di un certo pregio storico-architettonico che risale al secolo scorso.
  Annessa all'Istituto fin dalla sua nascita, l'Azienda agraria si estende oggi per circa 30 ettari, ed è funzionalmente divisa in una serie di settori.
  L'edificio del Convitto era la sede della scuola quando essa, alle sue origini, era denominata "Scuola pratica di Agricoltura". Oggi è in grado di accogliere circa 60 ragazzi alloggiati in camere per 2-3 persone, è fornito di tre sale per studio e lettura, di una sala mensa con relativa cucina, dell'infermeria, di una sala per la ricreazione con giochi e computer, di lavanderia e stireria.
  Nel Convitto sono accolti, convivono e studiano giovani di diversa provenienza e di diverse età: sono quindi necessari e inevitabili orari, regole e l'assistenza degli Istitutori. Ma la vita del Convitto, pèr fortuna, non è fatta solo di questo. Per attenuare il disagio, per rendere più gradevole il soggiorno sassarese di questi studenti che devono risiedere lontano dalle loro famiglie, sono state realizzate negli anni passati (e su questa strada l'istituto intende proseguire) iniziative e attività di vario genere che hanno contribuito a migliorare la qualità del tempo libero dei convittori: attività sportive: nello scorso anno scolastico un corso gratuito di Arti Marziali; attività culturali: rappresentazioni teatrali serali al Teatro Verdi, sempre a titolo gratuito attività ricreative: biliardo, calcio balilla, ping-pong nella sala giochi, calcetto nell'apposito campo erboso. C'è poi da aggiungere che negli anni scorsi vari alunni convittori hanno partecipato e contribuito alle attività di redazione del giornale d'istituto "La Gramigna".

  I diversi reparti e settori in cui è divisa l'Azienda Agraria:

  • una serra, di nuova e moderna realizzazione, dell'ampiezza di c. 900 m2, nella quale saranno ospitate (localizzate nei 200 m2 del settore riservato alla propagazione) le specie prodotte nel Laboratorio di Meristematica;
  • sei serre di piccole dimensioni;
  • un frutteto, così suddiviso: agrumeto, meleto, pereto, diospireto, ceraseto, albicoccheto, susineto,melograno, fico, nespolo, pesco;
  • un oliveto per la produzione di olive da olio e olive da mensa;
  • un orto dove vengono coltivati prodotti ortivi in pieno campo;
  • annessa all'orto, un'area per la produzione di fiori in pieno campo;
  • un vigneto in cui viene prodotta uva sia da tavola che da vino (vino che l'Azienda produce in proprio, dalla trasformazione delle proprie uve).