Funzione Da utilizzare con la capsula manometrica. |
|||
|
|||
Descrizione I quattro specchi piani sono sostenuti da un'intelaiatura prismatica di legno di mogano, girevole sul proprio asse, terminata dal cono normale per gli accessori dell'apparecchio della forza centrifuga. Gli specchi sono fissati con quattro strisce di ottone a squadra e fermate a vite. Per l'osservazione delle immagini virtuali delle fiamme vibranti non si richiede una gran velocità di rotazione, e in qualche caso è sufficiente uno spostamento a mano. Se lo specchio è molto vicino, conviene difendere con un vetro piano la fiamma dalle correnti d'aria causate dal movimento dello specchio. |
Funzione Emette suoni in accordo tra loro. |
|||
|
|||
Descrizione Anche quest'apparecchio è un accessorio dell'apparecchio di rotazione. Sono quattro dischi di alluminio con dentature isosceli a punta nei numeri 80, 60, 50, 40, calettati sullo stesso asse terminato col cono normale. Se le ruote girano di moto uniforme, accostando successivamente alle dentature un cartoncino da visita si ottengono in esso vibrazioni proporzionali ai numeri 8, 6, 5, 4 e i suoni corrispondenti danno l'accordo perfetto. Notiamo però che con l'apparecchio a mano è impossibile mantenere il moto uniforme indispensabile per la buona riuscita dell'esperienza; conviene quindi far servire l'apparecchio della forza centrifuga da sostegno della sirena, e mantenere il moto della puleggia piccola con un motorino elettrico o altro motore a velocità costante. Lo stesso dicasi per la sirena a fori. |
Funzione Se la velocità è costante si ottiene l'accordo perfetto tra i suoni emessi. |
|||
|
|||
Descrizione Disco di alluminio con quattro serie di fori nei numeri 80, 60, 50, 40, corrispondenti all'accordo perfetto. Applicata la sirena all'asse passante dell'apparecchio di rotazione, la si mette in moto con velocità costante e si lancia contro i fori un potente getto di aria. |
Funzione Si possono ottenere suoni di diverse frequenze. |
|||
|
|||
Descrizione Modello con contagiri, che si mette in moto o si arresta a scatto. Per questo tipo di sirena si raccomanda di impiegare sempre una corrente di aria secca. L'umidità guasta le superfici affacciate del disco rotante e della piattaforma, determinando attriti dannosi. Per mantenere costante l'altezza del suono dato dalla sirena, è necessario disporre di una soffieria con regolatore di pressione. Il numero delle vibrazioni complete, che corrisponde al suono emesso, è dato dal prodotto del numero dei fori del disco per il numero dei giri, diviso per la durata del suono in secondi. |
Funzione Si possono ottenere suoni di diverse frequenze. |
|||
|
|||
Descrizione La sirena è formata da un disco con ugelli che ruotando provocano l'emissione di suoni tanto più acuti tanto maggiore è la velocità di rotazione. Per mezzo di un perno saldato al disco può essere applicata all'apparecchio di rotazione. |
Funzione Si possono ottenere suoni di diverse frequenze. |
|||
|
|||
Descrizione E' formata da una morsetta rigida da fissare ad un tavolo. Le lamine di vetro o di ottone (rotonde o quadrate), sulle quali si vogliono produrre le figure di Chladni si fissano alla morsetta per il loro centro, tra due cuscinetti di fibra. Si spolvera la lastra con limatura di sughero e si strofina la lastra sull'orlo con l'archetto di violino. La lastra produce un suono e si vedono le figure nodali. Queste linee si possono modificare toccando leggermente la lastra sull'orlo e variando il punto in cui viene strofinata. |
Funzione Mostrare i modi di vibrazione di una lamina. |
|||
|
|||
Descrizione Questo apparecchio sostituisce in tutto gli altri modelli più ingombranti di Quincke e di Weinhold. I due tubi sono disposti verticalmente, e quello di lunghezza variabile è affidato ad una guida con scala di celluloide. Il movimento è dolcissimo e silenzioso, cosa importantissima per le esperienze di audizione biauricolare. Gli accessori annessi (due raccordi per tubo di gomma e due tubi a tre vie) permettono di modificare rapidamente l'apparecchio per le diverse esperienze di interferenza. Per le esperienze di audizione biauricolare, nelle quali si ottiene l'illusione acustica della provenienza virtuale del suono, modificando la lunghezza dei cammino percorso dalle due onde, che arrivano separatamente ai due orecchi, è sufficiente produrre di fronte all'imboccatura comune dei due tubi un suono, o meglio, un rumore a pochissime vibrazioni, quale si può ottenere soffiando debolmente a bocca in direzione normale alla imboccatura, o col diapason. Con suoni acuti l'esperienza non riesce bene. |