Funzione Emettono dei suoni intonati. |
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Descrizione Questi pezzi di legno, sospesi su fascetti di pochi fuscelli di paglia, ci danno lo strumento musicale conosciuto sotto il nome di xilofono. Più comodamente si adoperano lasciandoli cadere per punta su di un pavimento compatto o su un tavolo di marmo. |
Funzione Mostra come il suono emesso dipende dalla lunghezza della canna. |
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Descrizione Nel tubo è scorrevole un pistone a sezione rettangolare guarnito in modo da assicurare la tenuta dell' aria. Per la relazione intercedente fra lunghezza e frequenza, questo tubo chiuso emette un'infinità di suoni e, in particolare, rende le note della gamma naturale o temperata in corrispondenza delle indicazioni segnate sull' asta dello stantuffo. |
Funzione Per lo studio delle onde sonore stazionarie. |
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Descrizione 120 Il tubo ha una parete di vetro. Si mette della limatura di sughero, della polverina o della semola fine in un cestello col fondo di carta sottile e non tesa, e lo si fa scendere lentamente entro la canna sonora valendosi di un filo e di una carrucola disposta sulla estremità superiore. Nei nodi di vibrazione la polvere resta in riposo, mentre nei ventri salta e vibra energicamente. |
Funzione Emette un suono puro, senza armoniche. |
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Descrizione Questi diapason di dimensioni normali sono lavorati dal massello senza fucinatura. La cassetta di risonanza di legno abete corrisponde internamente a un quarto della lunghezza d'onda. Il martelletto per l'eccitazione è circolare, con orlo di gomma. |
Funzione Per ottenere un suono persistente e costante e per disegnare grafici. |
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Descrizione L'apparecchio si presta a mantenere in vibrazione una corda tesa o a spiegare il funzionamento dei cronografi registratori. Si alimenta con corrente continua di 4 Volt. Cilindro di Duhamel Con movimento a mano, ma anche con volano a gola da comandare con motore elettrico o con movimento di orologeria separato. Per la tracciaturadi grafici si può affumicare direttamente il cilindro di ottone o della carta patinata applicandola leggermente inumidita sovrapposta al cilindro. La punta scrivente si deve appoggiare molto leggermente sulla zona e si deve osservare che il risalto della giuntura sia fatto nel senso da non urtare contro la punta scrivente. Volendo fissare in permanenza il grafico, si versa sulla carta una leggera soluzione di gomma lacca in alcool, o si può usare la comune vernice incolore per metalli. |
Funzione Per lo studio delle vibrazioni sonore di una corda. |
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Descrizione E' il tipo classico di sonometro, con lunghezza utile delle corde di un metro. La cassa armonica di mogano, con tavola superiore e fondo di abete, è lunga metri 1,30 ed è sostenuta da piedi metallici con una vite di livello. Alle comuni caviglie da pianoforte per tendere le corde si sono sostituite tre lunghe viti di ferro guidate e con dado a galletto, la caviglia su legno non resiste. La tensione di una delle corde si può pure ottenere facendo passare la corda sulla gola della carrucola di ottone, e applicando sul piattello apposito i pesi di piombo annessi all'apparecchio. Sulla tavola armonica sono fissate tre scale di celluloide bianco; la prima divisa in millimetri per la lunghezza di un metro, la seconda con le divisioni corrispondenti alla lunghezza da darsi alla corda per ottenere la scala naturale, la terza con le divisioni per la scala temperata. I tre ponticelli si applicano sulle scale sporgenti, che servono loro di guida. Per determinare, il numero di vibrazioni corrispondenti ad un suono, si porta una corda all'unisono con un diapason conosciuto; si fa scorrere il ponticello finché la corda riproduce il suono in esame e si applica la legge: il numero di vibrazioni di una corda a tensione costante è in ragione inversa della lunghezza. |
Funzione Entrano in risonanza a determinate frequenze. |
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Descrizione Si tratta di tubi sonori in cartone tarati nella scala naturale dei fisici (che ha per suono fondamentale il do1 di 26 = 64 hertz) e rispondono agli undici armonici compresi fra il do2 (128) ed il sol4 (768). Di tali armonici il settimo e l'undecimo non corrispondono a note musicali ben definite: l'uno (448 hertz) è prossimo al la3 diesis (445) e l'altro (704 hertz) al fa4 diesis (711). |