Groucho non prende mai niente sul serio, interviene a sproposito, fa irritare e a volte mette in fuga i probabili clienti, "spaventati" più dalle sue folli freddure che dai mostri o dagli spettri, e corteggia ogni bella ragazza che gli capita a tiro

anche se gli va quasi sempre male a differenza di Dylan

("Ma cosa gli fai tu alle donne per farle cadere tutte ai tuoi piedi? Lo sgambetto?"). Groucho è una specie di "concentrato" di vari tipi di umorismo, da quello dei fratelli Marx, appunto:

a quello di Woody Allen, passando per i film di John Landis ("Animal House", "The Blues Brothers") e quelli di Abrahams e Zucker ("Airplane", "Top Secret!"), senza dimenticare la grande tradizione della commedia americana che ha avuto in Neil Simon uno dei suoi più grandi sceneggiatori. Apparentemente "inutile" ai fini della trama (anche se, a volte, è proprio lui a trovare, magari per sbaglio, il bandolo della matassa), Groucho è, in realtà, una presenza importantissima. Già l'ironia di Dylan attenua molto le atmosfere paurose e le scene più cruente, ma è Groucho a bilanciare perfettamente l'orrore con la sua comicità demenziale, fatta di barzellette, battute a raffica, commenti strampalati.