Petali di rose...il dissolvimento dell'Io



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


VOCE Quando il buio si fa complice
la parola si colora
e il suono caldo si propaga
L'allucinazione simula la verità
Quando la realtà si dissolve in miraggio
e il sogno si concretizza in desiderio
Abbandonati… Ascolta
lo spettacolo Fleb diventa azione

1 VOCE Dice il saggio cristiano: " I miei pensieri non sono i vostri
e di quanto il cielo è più alto della terra
d'altrettanto il mio spirito è più elevato del vostro"

2 VOCE Dice Fleb. "Quantunque tu possa elevare il tuo spirito
e il tuo pensiero,
essi saranno come corpi che sotto il sole estivo
non proiettano ombra
inconsistenti

FLEB Guardate esiste lo stesso codice
per l'amore e la guerra
E noi che cerchiamo di vivere
Immolati calici amari
È l'assurda legge dell'economia che dobbiamo rispettare

Il suono di un metronomo come orologi ossessivi.

CANTO Batte il tempo che scorre e avanza
eppure i giorni si susseguono lenti e tediosi...
consumati tra alfabeti consueti di parole e azioni
Un ritmo calmo ossessivo
maniacale cadenza paranoica
dei secondi... dei minuti... delle ore...
enormi orologi ci controllano
il lavoro... la morale... l'utilità...
sfiancarsi e adorare

FLEB Pietrifica il tempo e le sue costrizioni
Ama la carne onora le passioni

VOCE Uno squarcio nella notte attraversa la sequenza
un taglio che lascia intravedere lo spazio- tempo
Con me nudo che guardo
Io sangue… carne
azioni e parole

Il battito cresce nel cuore
mentre il vento soffia l'ultima emozione
Il ritmo della danza aumenta
Il corpo leggiadro e l'animo leggero
battono il tempo della festa
che s'alza tra sogni e desideri

Io rido e invoco
Io indissolubile complessità
Io scisso
Io amorevole frattura
Io crepa col mondo
Io esperienza incompiuta
Io Lacrime io gioia

Fermate quest'attimo
Affidatelo alle divinità dell'effimero
Tutto sia il nulla
e ci guidi la leggerezza dell'incompiuto

La carne è teatro del conflitto
mentre lo spirito inneggia la decadenza
Ogni regola imposta
mortifica la libertà
Sovrana la caduta
ci restituisce l'insicurezza della vita
l'inconsistenza delle parole… la futilità delle opere…

Tutti gli eroi furono uomini
Ma non tutti gli uomini furono eroi

VOCE Noi celebriamo qui e ora l'ambiguità e i suoi deliri!
La carne e i suoi sconvolgimenti

CANTO L'amore è qualcosa di perverso
quando non c'è
è là è il mio delirio...
forme...
L'amore è qualcosa di perverso
quando c'è
è là è il mio eden...
colori.. calori.

Risvegliare i sensi...
affondando nell'intimità il silenzio
Perché le parole pesano
come bombe nel cielo del Kossovo

Un bisogno di mani sopra queste casseforti/cuori
colmi di spazzatura colorata
Ora tra i tuoi seni
piango come un bambino piango come un bambino
perché non lo sono più

VOCE Carezze d'un tempo sono le tue
Mentre fai vibrare delicate le parole
per ricomporre il senso del passato
Non che non né fossi a conoscenza ma intuirne l'emozione
È gioia solitaria…

Tuttavia m'oppongo lasciando tutto sparso per terra
Senza ricostruire nessi… senza obiettivi o fini
Vuoi infondermi la tua pazienza… la tua volontà?
Non puoi…

Lo so che è difficile accettare tutto questo
Ma il gioco che conduco non ammette altri attori
Solo io
Io di fronte al nulla che mi attende
Il nulla che è animo per me
Fuoco
movimento dinamico ardore

Ma l'amore non è una finzione… questo lo so
E neanch'io ho potuto riderne
Ed è per questo che oggi t'accolgo tra le pareti del mio cuore

La spossatezza mi vince
Ma non dipende da te
È frutto di questa guerra
che devo e voglio combattere
Una guerra con me stesso
contro le mie paure
contro le speranze irragionevoli che perseguo

Forse non la vincerò
ma tu stammi vicino… stammi vicino

Ciò che ti guida e solo amore ma rischi d'uccidere la mia libertà
anche se questa mi fa giocare a dadi con la morte
Ogni movimento è fatica del corpo e dell'anima
La stasi…
La stasi con il suo carico di tristezza e di noia
è ciò che devo evitare… è ciò che devo respingere

È lento il cammino di chi vive la decadenza
Ma stai attenta non si fermerà
Aspettami anche se la via è tortuosa
E il passo talune volte si fa stanco
Tu aspettami… aspettami

Ho taciuto… ho taciuto
Tutte le parole che avrei dovuto dirti
perché sarebbe sembrato il solito blaterare
La dialettica di chi non ha più nulla da dire
e dalle parole fa discendere le proprie convinzioni
le proprie speranze
le più intime credenze e ragioni
Ma io sono un uomo che desidera
è questo che mi rende vivo che mi fa pulsare mi fa gioire
Forse non mi fa forte ma sicuramente disposto a giocare
E se poi perderò… beh! Se perderò ci avrò provato
Ma se ti avrò accanto nulla sarà impossibile… Nulla
Ora con amore t'abbraccio addio!

1 VOCE Dice lo scettico: " Una cosa in sé e per sé
non è né buona né cattiva
Ma l'uomo se l'immagina ora in un modo ora nell'altro"

2 VOCE Dice Fleb:
"Se non esiste la verità
non esiste l'uomo della conoscenza razionale
Cos'è dunque il mio corpo?
Nient'altro che volontà primordiale e caotica
Null'altro che desiderio
Noi sensuali creature
In cerca di una gaia esistenza

CANTO Si muove la passione
La gioia dell'amore
Posso fissare il vuoto ci rivedo i tuoi occhi
La lunga via della festa
Risuona di ritmi danze baci e abbracci
Dall'intricante intensità della seduzione
discende il canto
che sale e dilata i sensi
Il tempo che ci divise è
la cadenza del rito
che ci unisce cinge e strige
Turbamenti d'amori passati… lusinghe d'amori futuri
Ricordi di cuori malati… consolazioni di cuori

Si desta il corpo
La carne non è ciondolo
Non è souvenir il suo affanno
Tentazioni come inni d'allegria
unica disciplina il rapimento degli organi vitali
Mescola e rimescola l'alchimista
I frammenti dell'animo
in struggenti desideri
Nessuno viaggia senza lo spostamento
alimento di questa passione
nessuna credenza nessun giudizio
Turbamenti d'amori passati… lusinghe d'amori futuri
Ricordi di cuori malati… consolazioni di cuori puri

VOCE Ascolta questo gemito che cresce nella mia bocca
possa un leggero soffio trasformarlo in preghiera
Chiudi gli occhi
Allevia le tue angosce e fatiche
Chiudi gli occhi
E fa vibrare il tuo corpo accogliendo le increspature del rumore
VOCE E' limpido… l'aspetto dei fanciulli
vorrei fosse così il mio cuore
Ma il tempo non è clemente quanto il tuo amore
La strada si fa stretta nella salita
e chi è stanco arranca
Ma se chiudo gli occhi e sei al mio fianco
Riprendo il cammino con più lena

Respingere le proprie azioni/. negarle
farle discendere dalla casualità dal fato o da dio
serve solo a sfuggire al giudizio dell'animo
L'uomo che cercava la felicità è scomparso
Fulminato dalle ire del suo dio
dalle bizze del caso o dall'inevitabile destino
Così resta l'uomo nudo.. sazio delle sue debolezze
forte delle proprie fragilità
Un uomo che ha rinunciato alla superbia della ragione
e accetta

Ricordo la storia che mi ha preceduto con biasimo
Come lotta tra ciò che desideravo e ciò che ho realizzato
tra la realtà sperata e quella costruita…
Questo conflitto s'è trasformato in dissidio interiore
in cancrena che giorno dopo giorno cresce e mi divora
Un mostro insaziabile… dagli occhi piccoli e cattivi
piccoli e infinitamente cattivi
Ma quando lo guardo bene quel mostro mi dice ciò che sono
Un bimbo che giocava a fare l'eroe
e che è rimasto deluso e amareggiato
Beffato dalle sue imprese e dalle sue parole

CANTO Copriti il volto
la morte è nell'animo
non svegliarti ormai è tutto chiaro
Noi siamo il nulla
nulla con dei suoni
nulla con le immagini
Nulla con le parole
E tutto intorno a noi cadono petali di rose morte
La vita non esiste
è soltanto un sonno che il tuo corpo
disturba violentemente

La carne può diventare poesia
espressione del nulla...
Logiche di vita

Il cuore in una scatola
La carta non esiste... la parola è violenza
il mercato dei sentimenti... è solo AIDS
La guerra siamo tutti noi
l'unica rivoluzione è l'estinzione...

Tutto il mercato della carne e della solitudine
DESERTO... SILENZIO

VOCE Quel sole sempre lo stesso
sotto i suoi raggi la voglia di vivere
quante volte l'ho urtato
il mio viso è mutato ha formato un'unica profonda piaga
Chi è disposto a vedermi come un uomo?
Chi ha voglia di parlare con me
non sazio delle mie parole false e ambigue?
Come un angelo divino
che giorno a giorno perde le sue carezzevoli piume
e viene risucchiato nell'ingrandirsi
del cielo della notte
espansione che ti fotte
Così il volo che ho cercato di spiccare
mi ha imprigionato in gabbie
di chiodi e aghi!
e la mia pelle trafitta gronda sangue
Fori sanguinanti di disperazione
ferite squarciate da ossessioni
lacrime
E verseremo sangue infetto
sopra ogni peccato
oltre ogni limite
su ogni terra innominabile
che dovremo attraversare
la mia pelle trafitta urla quella del Cristo
il mio sangue è infetto come il suo

Intermezzo musicale taranta

VOCE Decoro! Un canto sempre più raro
in quest'economia da monopoli
La passione è merce di scambio i corpi oggetti da barattare
Solo guerra e pubblicità in questo mondo- televisione
Possa almeno in questa magica notte l'amore saldarsi al cuore
Così come l'ombra s'attacca al corpo
Decoro! Un canto sempre più raro
In quest'economia da monopoli


1 VOCE Dice l'economia: "Il processo evolutivo è un'acquisizione genetica
Nessun valore vale se non quello dell'accrescimento
Ogni sistema che non rispetta questa regola si polverizzerà"

2 VOCE Dice Fleb: "Perdo ogni possesso amo solo la mia carne
Nessuna tecnica genetica può riprodurmi
Nessuna banca dello sperma può replicarmi
Nessun sistema potrà mai limitarmi

FLEB La sensuale danza del corpo
Coinvolge cielo e terra
La ricchezza è tormento dell'avido
La festa passione del puro
Ancora il silenzio tra le nuvole e il cielo sia la nostra veste

VOCE Sospeso…
sorpreso da tanto ardire
lascio fluire lo sperma che colora l'immaginazione

Ho rotto gli orologi del tempo e
il ritmo fraterno dei suoni
lasciando cadere ogni cosa

Compagni sappiate che i tappeti che decorano le vostre case
sono pieni di sangue che cola
Ignari avete comprato bellezza
addobbando le vostre case di dolore
accogliendo l'eco di grida e lamenti

Occidente dove ogni libertà è violenza!

Fanciulli modelli della superflua ragione… Piangete
L'uomo che pretese di affiancare il soggetto al verbo
morì tra le sofistiche trame della grammatica…
tra le gelide strutture del capitale

Il senso… la certezza… la verità
impongono sacrifici al dio dell'Utile che dobbiamo rispettare
Occidente dove ogni libertà è figlia violenza!

Gli antichi fecero di un uomo un dio
Ridussero il caotico all'unità
barricando dietro la fede la superstizione
Ma la trama dell'ipocrisia nasce e si evolve tra ignoranza e menzogna
Non biasimo la paura ma la furbizia
Non odio il Dio dei poveri ma quello dei ricchi
Non disprezzo il dio dell'amore ma quello del profitto

Occidente dove ogni libertà è violenza!

L'uomo pezzente si copre del conforto divino
Mentre l'uomo opulento s'ingrassa
Mentre acquisisce la casa
isterilisce la terra la carne e lo spirito altrui!
Sono stato anch'io pezzente
perciò mostro nudo ogni limite
Occidente dove ogni libertà è violenza!

CANTO Mentre le mani tremano
Scopro fiori delicati nel mio giardino
Gli occhi fissano la folla delirante già
svelano i percorsi della sazietà
Il cuore rimbomba la cadenza la passione
La voce risuona parole di danza
L'animo emerge dalle mura d'oro
che lo fecero prigioniero nemico perfetto
Dissolvo le strutture piego il proibito
S'agita il sistema che polverizzerà
Nessun pensiero può soffocarmi ormai
Né la ricchezza il mio silenzio comprerà
Con la morte nel cuore veloce danzerò
Accuserò i miraggi dal capitale
La meraviglia della carne canterò

VOCE di DONNA Gli anni passano
Il tempo col suo ghigno ride
E si prende gioco di noi
Solitudini… ansie… angosce e passioni
Lenite da narcotiche gocce di gioia

VOCE Un rumore di vetri in frantumi sugli occhi...
siamo noi ad infettare il mondo
Un gelato al limone
mentre i pedofili vivono alle Hawaii...
Ho buttato petali di rose fuori dalla finestra
In ricordo di Adolf
Perché ho ucciso senza spargimenti di sangue
È tutto un rosa supermarket
dove si paga soltanto con il culo
Tutti hanno qualcosa da dire
in quest'universo globale
Il mio gusto si confonde con il tuo
Il tuo con quello dell'altro e così all'infinito
L'Europa è un lager peggiore di quelli nazisti
Hanno ucciso la libertà dell'io
imponendo l'economia monopoli
Mangia Mc Donald bevi Coca cola fuma Malboro

CANTO Un antidoto contro l'amore...
Avendo il sole sul viso
quando la vista del cielo… la vista è preclusa!

Un antidoto contro i sensi...
un cappio di margherite… margherite filospinate
tutt'intorno al mio collo...
Amami…Avvolgimi
stringimi il cuore e non lasciarlo mai

Amami avvolgimi accarezzami il cuore
Amami avvolgimi stringimi il cuore
Amami avvolgimi sussurrami nel cuore
E non lasciarlo mai

Colorando con gli occhi il deserto…
tutto attorno il deserto
Colorato con le mani
tutt'intorno ...

VOCE Lo specchio non ci riflette
I nostri occhi cercano invano il volto…
Nessuna certezza discende dalla parola
e il silenzio non allevia la tristezza…
Il tempo distrugge ogni alternanza
Lo spazio è una distesa deserta
colma delle carcasse dei nostri sogni…
E quando tutto sembra luce
E il chiarore del sole irradiarci
l'ombra avanza
con lo spettro della solitudine

CANTO Incedendo ti ho incontrato desolante percezione
Agitata confusa alterata
Avvii un sussulto neuronale
Rapido folgorante necessario
Mi conduci oltre ogni limite della mia possibilità
Avvolgi i miei sensi in cieche emozioni
Risucchiandomi oltre ogni limite del piacere

Misterium tremendum di piena vacuità
Misterium tremendum sfuggente serenità

Vampe di calore avvolgono il mio corpo
Abbraccio femminile in amplesso morboso
Penetri i miei circuiti catapultandomi nei tuoi
Penetrò i miei circuiti catapultandomi nei suoi
Il mio pensiero vive al ritmo della distruzione
Il freddo mi uccide
La deficienza mi uccide
I muscoli la carne il sangue le ossa

Misterium tremendum suadente amnesia
Misterium tremendum morbosa apatia

VOCEQuando la notte ha compiuto il suo ciclo
Il rumore è divenuto eco e la parola sazia cede il passo al silenzio
Quando le ciminiere esalano fumo
Impallidendo questo sole plastica
Quando dal sonno riemerge l'insano intelletto insonne
E la grammatica c'impone i significati dell'economia
Lo spettacolo Fleb svanisce seguendo la scia della fantasia
Per trasformare ancora una volta
La realtà in allucinazione
i desideri in possibilità

Buona notte i sogni veri!

Santi "fleb" Cicardo

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