GLOBALIZZAZIONE E MONDIALIZZAZIONE NELL'EPOCA DI MICHELE

Davide Foschi

 

INTRODUZIONE
L'anno scorso, con l'incontro sui Fratelli Karamazov abbiamo cercato di osservare in chiave antroposofica i protagonisti del romanzo e abbiamo visto come, tramite Aliosha, ci è stata data l'opportunità di descrivere l'anima prossima ventura russa che rappresenterà, secondo le previsioni di Steiner, il fiore della futura Evoluzione umana. Ora puntiamo al resto del campo, all'anima Occidentale in cui noi stessi siamo immersi.
E'da Giugno 2001 che l'idea di portare l'attualità, o per meglio dire il Tempo inteso come nostra dimensione contemporanea comune all'interno di una visione antroposofica del mondo si è trasformata in ferma decisione di dare un contributo, benché piccolo, in tal senso. Niente di nuovo, per carità; basta dare un'occhiata a riviste, articoli e siti internet di carattere antroposofico in giro per il mondo per notare come tali temi siano più che approfonditi. In Italia però non è così. Sarà la nostra anima di popolo poco portata all'approfondimento e facilmente preda di distrazioni, sarà che arriviamo sempre un attimo dopo i nostri cugini europei, il risultato è che oltre a Kairos nel nostro paese c'è ben poco. Siamo pur sempre "meno Occidentali" di Francesi ed Inglesi ed è da loro e dalla rivista italiana sopraccitata che ho tratto alcune delle informazioni che ho voluto approfondire in questo intervento.
Poi, a Luglio, è arrivato il G8 a Genova. Ad Agosto non si è parlato altro che di Globalizzazione. A Settembre l'attentato alle Torre Gemelle. A Ottobre la guerra in Afghanistan. Un escalation senza precedenti, ma anche una conferma che comprendere nel profondo il fenomeno che accomuna tutti questi avvenimenti, e cioè l'espansionismo economico globalizzante, è non solo una necessità ma addirittura il fenomeno chiave dei nostri tempi. Come già disse Steiner, il fenomeno Sociale è e sarà la chiave di volta della riuscita della diffusione di una visione antroposofica nel Mondo: dovremo dimostrare di poter mettere in pratica tutta la teoria che si è elaborata.

PARTIAMO DA RUDOLF STEINER
 
"Oggi ci sono gruppi occulti occidentali di cultura inglese che non agiscono per patriottismo, bensì per ridurre il mondo intero sotto il giogo del puro materialismo Il loro scopo è quello di propagare un'ondata di materialismo per tutta la Terra e di rendere IL PIANO FISICO IL SOLO CHE ABBIA VALORE, così da far accettare il mondo Spirituale solo in rapporto a ciò che il piano fisico è in grado di offrire. Il LIVELLAMENTO di nazioni, razze ed epoche porterà conflitti economici e un abuso brutale del potere di pochi singoli sulle masse..". Con queste frasi (Considerazioni su eventi del presente, in Opera Omnia 173 e 174, non pubblicati in italiano) Rudolf Steiner, ormai quasi un secolo fa, descriveva la dinamica di un processo mondiale occulto che già era partito in quei tempi.
Cercherò perciò di mostrare come tale affermazione sia non solo realistica ma fondamentale per comprendere ed interpretare in modo corretto gli avvenimenti che stanno caratterizzando l'inizio del terzo millennio.
I terribili atti terroristici hanno avuto un grande effetto: ci siamo di colpo dimenticati di altri eventi accaduti solo un paio di mesi prima, quelli legati alle insanguinate manifestazioni anti-G8 a Genova. Il movimento anti-Global non è stato altro che l'ultimo manifestarsi del movimento di protesta nato a Seattle pochi anni prima. Un movimento di migliaia e migliaia di individui, associazioni ambientaliste e pacifiste, gruppi religiosi, di volontariato e politici: se vogliamo, un caos di intenti e progetti senza precedenti. C'è anche da chiedersi quali movimenti occulti possano alimentare tale forma di protesta a proprio vantaggio, sfruttando la buona fede di tanti giovani e meno giovani.
Da un punto di vista più ottimistico si può però scorgere una novità storica interessante; queste individualità sono in cerca sì di un mondo diverso, di rapporti socio-economici diversi, di un pensiero complessivo diverso, ma la novità, e guai a lasciarsi sfuggire questo particolare, è che questa massa di persone, con progetti pur del tutto diversi tra loro, aspirano al miglioramento delle condizioni di vita altrui, considerando addirittura le proprie come eccessivamente cariche di benessere. E per altrui s'intendono persone che vivono dall'altra parte del mondo, con facce mai viste e nomi mai sentiti.
Il crepuscolo del XX secolo ci ha portato fra le tante novità anche questa: alcune masse si mobilitano per migliorare le condizioni di altri uomini. Anche questa è una conseguenza della nostra epoca michaelita che ha come caratteristica il superamento dei confini, l'instaurazione del Villaggio Globale, come già, nella precedente epoca di Michele (500-200 a.C.), il mondo mediterraneo si unificò nella koiné ellenistica. Allora dobbiamo porci questo interrogativo: chi ama ed aspira agli ideali antroposofici come può dare il proprio contributo in tal senso: possiamo intervenire con le nostre convinzioni, dare una direzione a chi cerca un cambiamento ma non sa come realizzarlo? Possiamo fare appello, anche in tale drammatica situazione, al cosiddetto individualismo etico?
I cosiddetti No-Global stanno cercando, forse invano, una via di progresso compatibile con tutto il resto del genere umano e con l'ambiente. Non abbiamo allora il dovere morale di far conoscere, in particolare a queste persone alla ricerca, il modello insegnato e descritto da Steiner? Mi riferisco per esempio nell'ambito socio-economico alla Triarticolazione Sociale. La Terza via tanto cercata e mai trovata da Blair, Clinton, Prodi e Schroeder non potrebbe essere forse nella direzione indicata da Steiner anziché in una non ben delineata nuova Social-democrazia? La risposta di libertà ed equanimità che questa massa di persone cerca non è forse proprio quella che la Triarticolazione Sociale propone?


 
LA TRIPARTIZIONE DEL MONDO
 
Usando gli strumenti della geopolitica, immaginiamo la Terra divisa in tre grandi aree, con una contrapposizione sempre più accentuata tra un Ovest freddo, materialista, calcolatore, avido (l'accusa islamica che l'Occidente rappresenta Satana, sotto quest'ottica, non sembrerebbe in fondo un'eresia) ed un Est che, perduto il giogo ateo comunista con il crollo dell'URSS (peraltro esattamente dopo 70 anni dalla sua nascita, come disse Steiner) esplode in una violenta, fanatica e folle ribellione in difesa di valori che sono agli antipodi.
Alla paura della morte dell'Occidente si risponde con la sua esaltazione. Alla democrazia alterata dei mass-media e della borsa valori si antepone una teocrazia oscurantista e medievale di tipo islamico. Uno scontro all'ultimo sangue tra chi sbaglia perché è troppo avanti e chi perde perché rimasto indietro. Usando termini e concetti tipicamente antroposofici abbiamo lo scatenarsi delle forze luciferiche dell'Est contro quelle arimaniche dell'Ovest.
E l'Europa sta nel mezzo, come al solito. Come spiega Steiner l'Europa risulta essere quel particolare luogo alchemico dove hanno trovato sintesi le tre anime di cui è composta:
quella latina ispirata dalla Chiesa latina dove Cristo è il Re e sono nati il concetto di Stato e di Legge;
quella anglo-tedesca delle Logge (detta anche di re Artù), dove Cristo è il Maestro e in cui si sono sviluppati l'Illuminismo e l'attuale sistema politico-finanziario;
infine quella in formazione nell'Europa orientale dove Cristo è Spirito (corrente del Graal), di cui Solov'ev è stato il primo grande esponente e che rappresenta il futuro della corrente goetheanistica.

 

MONDIALIZZAZIONE E GLOBALIZZAZIONE

Dalla fine dell'800 assistiamo a un immenso e progressivo processo di decentramento, delocalizzazione e transnazionalizzazione della produzione ma, contemporaneamente, al concentrarsi del potere e delle ricchezze prodotte nelle mani di pochi. Le vecchie fabbriche, connotate da gigantismo industriale, stanno cedendo il passo ad aziende agili, tecnologicamente supportate. Cosa si nasconde dietro i fenomeni che stiamo vivendo? Per capirlo cerchiamo di differenziare i concetti di mondializzazione e globalizzazione.
Per mondializzazione si intende quel fenomeno di espansionismo territoriale-commerciale di cui la Gran Bretagna è stato modello nell'800 prima di passare il testimone agli USA nel '900. La sovranità dello Stato-Nazione è stata l'autorità garante del successo della Mondializzazione con la funzione tipica di Market Maker, cioè di mediatori dell'economia nazionale in se stessa e nei rapporti con l'estero. Dal punto di vista filosofico, sotto la spinta della mondializzazione si trasformano i canoni economici: dall'uso profano dell'elemento spazio (il semplice appropriarsi dello spazio altrui) secondo i canoni dell'antico imperialismo si passa, nell'epoca dell'anima cosciente, alla desacralizzazione anche dell'elemento tempo (basti pensare all'antica proibizione cattolica dell'usura che cede il passo al moderno concetto di banca).
Come insegna la recente storia occidentale, il mondialismo è cresciuto quasi sulle spalle del concetto di razza, che è stato motore e causa prima di tanti avvenimenti, ma anche dell'abusato concetto di popolo (unità di cultura, religione, origini e destini) a discapito di popolazione (intesa come molteplicità). Tanto che il populismo è stato uno strumento politico molto diffuso e purtroppo efficace. Insomma è successo che dietro ogni popolo si è levato un imbonitore che ha invocato non più: "lo Stato sono io", bensì "il Popolo sono io".
A questo fenomeno del mondialismo, che vuole rendere anche con l'uso della forza tutto il mondo produttore per un "popolo" consumatore, si è contrapposto negli ultimi tempi ­ come per fatale moto di pendolo ­ l'evolversi della globalizzazione. Qui tutto si ribalta:
lo Stato-Nazione fa un deciso passo indietro di fronte alle alleanze commerciali o monetarie transnazionali (UE, NAFTA) sostenute dalle multinazionali;
con l'uso della tecnologia e del denaro, anziché della forza fisica, si tende a rendere consumatore tutto il mondo e produttore la propria azienda, holding o gruppo finanziario che sia.
L'economia globalizzante vuole prendere il posto della politica mondializzatrice: è un continuo rincorrersi fra le due forme di dominio delle masse, una rivalità che trova continue alleanze ma anche terribili scontri.
Entrambe queste forme, pur se una più moderna dell'altra, sono state espressione dell'anima di popolo anglosassone. Come ricorda Steiner in Lo studio dei sintomi storici (pp.26-27), un ciclo di conferenze tenute a Dornach nel 1918, quest'anima "partendo dall'elemento nazionale vuole proiettarsi in tutto il mondo, vuole modificare il mondo in modo che ovunque l'INDIVIDUALITA' POSSA DESTARSI". D'altro canto, in una contraddizione apparente e che in realtà sembra ripercorrere gli stessi duplici binari globalizzanti e mondializzanti, l'anima inglese è stata fonte anche del principio massificante della Nazione moderna; nelle stesse pagine di Steiner leggiamo infatti: "Oggi si parla molto del principio nazionale per l'Oriente, ma non bisogna dimenticare che esso vi è stato portato dall'Occidente il movimento degli impulsi nazionali si è spostato come i venti alisei sulla terra da Occidente ad Oriente. Un fenomeno da tenere ben presente".
Ma il resto del mondo è forse pronto allo stesso modo ad accogliere questo principio d'individualità? Osservando lo spirito insito nell'Islam, quello dell'obbedienza alla legge dettata dal Profeta, quello della negazione dell'esistenza dell'Io nel singolo uomo e soprattutto la reazione del mondo arabo contro l'Occidente, la risposta è negativa.
Ora proviamo a fare uno schema riassuntivo dei due fenomeni finora analizzati. In particolare osserviamo i loro idiomi, i rispettivi miti e i simboli usati; in poche parole il vocabolario che i due fenomeni in cui viviamo immersi ci obbligano ad usare:

MONDIALIZZAZIONE GLOBALIZZAZIONE
 
 PATRIA MULTINAZIONALE
 RAZZA PROFILO SETTORIALE
 INNO JINGLE
 BANDIERA MARCHIO
 ARS RETORICA SLOGAN
 LINGUA NAZIONALE INGLESE PER TUTTI
 ELEZIONE SONDAGGIO
 FUNZIONARIO MANAGER
 STAMPA-RADIO-TV INTERNET-CELLULARE-SATELLITE
 MONOPOLIO PUBBLICO OLIGOPOLIO PRIVATO
 PARTITO MOVIMENTO
 PROPAGANDA SPOT ELETTORALE
 CONGRESSO CONVENTION
 OPPOSIZIONE POLITICA OMOGENEITA' POLITICA
 TERRITORIO NAZIONALE MERCATO GLOBALE
 CONTROLLO DELLA GIUSTIZIA DELEGITTIMAZIONE
 DOMINIO POLITICO DOMINIO ECONOMICO
   


In poche parole:

 MONDIALIZZAZIONE =  GLOBALIZZAZIONE =
Prevalenza delle Forze luciferiche, gli Stati-Nazione vogliono prevalere sulle basi del concetto di razza, religione, civiltà e tradizioni. Prevalenza Forze arimaniche, le Multinazionali sovrastano gli stessi Stati sulla base del numero, del denaro e del calcolo.

 CONCLUSIONI


  Secondo molti economisti l'essenza dell'attuale Capitalismo sta nella sua costante metamorfosi, nella sua duttilità che ne fa talvolta un Grande fratello tal altra una grande anarchia, a volte sinonimo di libertà, altre volte sinonimo di oppressione. Ciò che lo rende difficile da controllare è anche il suo essere al di là del bene e del male. Gli economisti vedono come unica contrapposizione a questo sistema economico non il comunismo, che sarebbe una fase estrema dello stesso capitalismo dato che il suo unico obiettivo è comunque il controllo economico, bensì un qualcosa di indefinito e in fase del tutto germinale che alcuni provano a chiamare ecologismo, altri economia compatibile.
Concludiamo con una frase di Steiner che, nonostante tutti i travagli che la nostra storia di uomini ancora ci presenterà, ci ricorda come dobbiamo essere forti e fiduciosi nello Spirito:  "Sarà scoperto un metodo per rendere i capaci ancor più capaci, in una continua selezione dei migliori per usarli direttamente contro le tendenze positive dell'epoca (genetica?). Tremende forze meccaniche verranno scatenate a servizio dell'egoismo; e la gente sarà orgogliosa di queste aberrazioni e non vi avvertirà nulla di sbagliato. Con l'OCCULTISMO MECCANICO nove decimi del lavoro umano verrà sostituito e ogni rivolta delle masse insoddisfatte verrà paralizzata. C'è un fatto che dobbiamo imprimere quotidianamente nelle nostre anime e non dimenticare mai: in tutta questa epoca di Michele DOBBIAMO ESSERE COMBATTENTI DELLO SPIRITO." (Da La leggenda del tempio e la leggenda aurea, O.O.93, conferenze non tradotte in italiano; Gli esseri spirituali e le loro azioni, vol. 1 e 2 O.O. 177 e 178; Esigenze sociali dei tempi nuovi, O.O. 186).


Milano, Società Antroposofica 20 novembre 2001

 

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