INTRODUZIONE
L'anno scorso, con l'incontro sui Fratelli Karamazov abbiamo cercato
di osservare in chiave antroposofica i protagonisti del romanzo
e abbiamo visto come, tramite Aliosha, ci è stata data
l'opportunità di descrivere l'anima prossima ventura russa
che rappresenterà, secondo le previsioni di Steiner, il
fiore della futura Evoluzione umana. Ora puntiamo al resto del
campo, all'anima Occidentale in cui noi stessi siamo immersi.
E'da Giugno 2001 che l'idea di portare l'attualità, o per
meglio dire il Tempo inteso come nostra dimensione contemporanea
comune all'interno di una visione antroposofica del mondo si è
trasformata in ferma decisione di dare un contributo, benché
piccolo, in tal senso. Niente di nuovo, per carità; basta
dare un'occhiata a riviste, articoli e siti internet di carattere
antroposofico in giro per il mondo per notare come tali temi siano
più che approfonditi. In Italia però non è
così. Sarà la nostra anima di popolo poco portata
all'approfondimento e facilmente preda di distrazioni, sarà
che arriviamo sempre un attimo dopo i nostri cugini europei, il
risultato è che oltre a Kairos nel nostro paese c'è
ben poco. Siamo pur sempre "meno Occidentali" di Francesi
ed Inglesi ed è da loro e dalla rivista italiana sopraccitata
che ho tratto alcune delle informazioni che ho voluto approfondire
in questo intervento.
Poi, a Luglio, è arrivato il G8 a Genova. Ad Agosto non
si è parlato altro che di Globalizzazione. A Settembre
l'attentato alle Torre Gemelle. A Ottobre la guerra in Afghanistan.
Un escalation senza precedenti, ma anche una conferma che comprendere
nel profondo il fenomeno che accomuna tutti questi avvenimenti,
e cioè l'espansionismo economico globalizzante, è
non solo una necessità ma addirittura il fenomeno chiave
dei nostri tempi. Come già disse Steiner, il fenomeno Sociale
è e sarà la chiave di volta della riuscita della
diffusione di una visione antroposofica nel Mondo: dovremo dimostrare
di poter mettere in pratica tutta la teoria che si è elaborata.
PARTIAMO DA RUDOLF STEINER
"Oggi ci sono gruppi occulti occidentali di cultura inglese
che non agiscono per patriottismo, bensì per ridurre il
mondo intero sotto il giogo del puro materialismo Il loro scopo
è quello di propagare un'ondata di materialismo per tutta
la Terra e di rendere IL PIANO FISICO IL SOLO CHE ABBIA VALORE,
così da far accettare il mondo Spirituale solo in rapporto
a ciò che il piano fisico è in grado di offrire.
Il LIVELLAMENTO di nazioni, razze ed epoche porterà conflitti
economici e un abuso brutale del potere di pochi singoli sulle
masse..". Con queste frasi (Considerazioni su eventi del
presente, in Opera Omnia 173 e 174, non pubblicati in italiano)
Rudolf Steiner, ormai quasi un secolo fa, descriveva la dinamica
di un processo mondiale occulto che già era partito in
quei tempi.
Cercherò perciò di mostrare come tale affermazione
sia non solo realistica ma fondamentale per comprendere ed interpretare
in modo corretto gli avvenimenti che stanno caratterizzando l'inizio
del terzo millennio.
I terribili atti terroristici hanno avuto un grande effetto: ci
siamo di colpo dimenticati di altri eventi accaduti solo un paio
di mesi prima, quelli legati alle insanguinate manifestazioni
anti-G8 a Genova. Il movimento anti-Global non è stato
altro che l'ultimo manifestarsi del movimento di protesta nato
a Seattle pochi anni prima. Un movimento di migliaia e migliaia
di individui, associazioni ambientaliste e pacifiste, gruppi religiosi,
di volontariato e politici: se vogliamo, un caos di intenti e
progetti senza precedenti. C'è anche da chiedersi quali
movimenti occulti possano alimentare tale forma di protesta a
proprio vantaggio, sfruttando la buona fede di tanti giovani e
meno giovani.
Da un punto di vista più ottimistico si può però
scorgere una novità storica interessante; queste individualità
sono in cerca sì di un mondo diverso, di rapporti socio-economici
diversi, di un pensiero complessivo diverso, ma la novità,
e guai a lasciarsi sfuggire questo particolare, è che questa
massa di persone, con progetti pur del tutto diversi tra loro,
aspirano al miglioramento delle condizioni di vita altrui, considerando
addirittura le proprie come eccessivamente cariche di benessere.
E per altrui s'intendono persone che vivono dall'altra parte del
mondo, con facce mai viste e nomi mai sentiti.
Il crepuscolo del XX secolo ci ha portato fra le tante novità
anche questa: alcune masse si mobilitano per migliorare le condizioni
di altri uomini. Anche questa è una conseguenza della nostra
epoca michaelita che ha come caratteristica il superamento dei
confini, l'instaurazione del Villaggio Globale, come già,
nella precedente epoca di Michele (500-200 a.C.), il mondo mediterraneo
si unificò nella koiné ellenistica. Allora dobbiamo
porci questo interrogativo: chi ama ed aspira agli ideali antroposofici
come può dare il proprio contributo in tal senso: possiamo
intervenire con le nostre convinzioni, dare una direzione a chi
cerca un cambiamento ma non sa come realizzarlo? Possiamo fare
appello, anche in tale drammatica situazione, al cosiddetto individualismo
etico?
I cosiddetti No-Global stanno cercando, forse invano, una via
di progresso compatibile con tutto il resto del genere umano e
con l'ambiente. Non abbiamo allora il dovere morale di far conoscere,
in particolare a queste persone alla ricerca, il modello insegnato
e descritto da Steiner? Mi riferisco per esempio nell'ambito socio-economico
alla Triarticolazione Sociale. La Terza via tanto cercata e mai
trovata da Blair, Clinton, Prodi e Schroeder non potrebbe essere
forse nella direzione indicata da Steiner anziché in una
non ben delineata nuova Social-democrazia? La risposta di libertà
ed equanimità che questa massa di persone cerca non è
forse proprio quella che la Triarticolazione Sociale propone?
LA TRIPARTIZIONE DEL MONDO
Usando gli strumenti della geopolitica, immaginiamo la Terra divisa
in tre grandi aree, con una contrapposizione sempre più
accentuata tra un Ovest freddo, materialista, calcolatore, avido
(l'accusa islamica che l'Occidente rappresenta Satana, sotto quest'ottica,
non sembrerebbe in fondo un'eresia) ed un Est che, perduto il
giogo ateo comunista con il crollo dell'URSS (peraltro esattamente
dopo 70 anni dalla sua nascita, come disse Steiner) esplode in
una violenta, fanatica e folle ribellione in difesa di valori
che sono agli antipodi.
Alla paura della morte dell'Occidente si risponde con la sua esaltazione.
Alla democrazia alterata dei mass-media e della borsa valori si
antepone una teocrazia oscurantista e medievale di tipo islamico.
Uno scontro all'ultimo sangue tra chi sbaglia perché è
troppo avanti e chi perde perché rimasto indietro. Usando
termini e concetti tipicamente antroposofici abbiamo lo scatenarsi
delle forze luciferiche dell'Est contro quelle arimaniche dell'Ovest.
E l'Europa sta nel mezzo, come al solito. Come spiega Steiner
l'Europa risulta essere quel particolare luogo alchemico dove
hanno trovato sintesi le tre anime di cui è composta:
quella latina ispirata dalla Chiesa latina dove Cristo è
il Re e sono nati il concetto di Stato e di Legge;
quella anglo-tedesca delle Logge (detta anche di re Artù),
dove Cristo è il Maestro e in cui si sono sviluppati l'Illuminismo
e l'attuale sistema politico-finanziario;
infine quella in formazione nell'Europa orientale dove Cristo
è Spirito (corrente del Graal), di cui Solov'ev è
stato il primo grande esponente e che rappresenta il futuro della
corrente goetheanistica.
MONDIALIZZAZIONE E GLOBALIZZAZIONE
Dalla fine dell'800 assistiamo a un immenso e progressivo processo
di decentramento, delocalizzazione e transnazionalizzazione della
produzione ma, contemporaneamente, al concentrarsi del potere
e delle ricchezze prodotte nelle mani di pochi. Le vecchie fabbriche,
connotate da gigantismo industriale, stanno cedendo il passo ad
aziende agili, tecnologicamente supportate. Cosa si nasconde dietro
i fenomeni che stiamo vivendo? Per capirlo cerchiamo di differenziare
i concetti di mondializzazione e globalizzazione.
Per mondializzazione si intende quel fenomeno di espansionismo
territoriale-commerciale di cui la Gran Bretagna è stato
modello nell'800 prima di passare il testimone agli USA nel '900.
La sovranità dello Stato-Nazione è stata l'autorità
garante del successo della Mondializzazione con la funzione tipica
di Market Maker, cioè di mediatori dell'economia nazionale
in se stessa e nei rapporti con l'estero. Dal punto di vista filosofico,
sotto la spinta della mondializzazione si trasformano i canoni
economici: dall'uso profano dell'elemento spazio (il semplice
appropriarsi dello spazio altrui) secondo i canoni dell'antico
imperialismo si passa, nell'epoca dell'anima cosciente, alla desacralizzazione
anche dell'elemento tempo (basti pensare all'antica proibizione
cattolica dell'usura che cede il passo al moderno concetto di
banca).
Come insegna la recente storia occidentale, il mondialismo è
cresciuto quasi sulle spalle del concetto di razza, che è
stato motore e causa prima di tanti avvenimenti, ma anche dell'abusato
concetto di popolo (unità di cultura, religione, origini
e destini) a discapito di popolazione (intesa come molteplicità).
Tanto che il populismo è stato uno strumento politico molto
diffuso e purtroppo efficace. Insomma è successo che dietro
ogni popolo si è levato un imbonitore che ha invocato non
più: "lo Stato sono io", bensì "il
Popolo sono io".
A questo fenomeno del mondialismo, che vuole rendere anche con
l'uso della forza tutto il mondo produttore per un "popolo"
consumatore, si è contrapposto negli ultimi tempi
come per fatale moto di pendolo l'evolversi della globalizzazione.
Qui tutto si ribalta:
lo Stato-Nazione fa un deciso passo indietro di fronte alle alleanze
commerciali o monetarie transnazionali (UE, NAFTA) sostenute dalle
multinazionali;
con l'uso della tecnologia e del denaro, anziché della
forza fisica, si tende a rendere consumatore tutto il mondo e
produttore la propria azienda, holding o gruppo finanziario che
sia.
L'economia globalizzante vuole prendere il posto della politica
mondializzatrice: è un continuo rincorrersi fra le due
forme di dominio delle masse, una rivalità che trova continue
alleanze ma anche terribili scontri.
Entrambe queste forme, pur se una più moderna dell'altra,
sono state espressione dell'anima di popolo anglosassone. Come
ricorda Steiner in Lo studio dei sintomi storici (pp.26-27), un
ciclo di conferenze tenute a Dornach nel 1918, quest'anima "partendo
dall'elemento nazionale vuole proiettarsi in tutto il mondo, vuole
modificare il mondo in modo che ovunque l'INDIVIDUALITA' POSSA
DESTARSI". D'altro canto, in una contraddizione apparente
e che in realtà sembra ripercorrere gli stessi duplici
binari globalizzanti e mondializzanti, l'anima inglese è
stata fonte anche del principio massificante della Nazione moderna;
nelle stesse pagine di Steiner leggiamo infatti: "Oggi si
parla molto del principio nazionale per l'Oriente, ma non bisogna
dimenticare che esso vi è stato portato dall'Occidente
il movimento degli impulsi nazionali si è spostato come
i venti alisei sulla terra da Occidente ad Oriente. Un fenomeno
da tenere ben presente".
Ma il resto del mondo è forse pronto allo stesso modo ad
accogliere questo principio d'individualità? Osservando
lo spirito insito nell'Islam, quello dell'obbedienza alla legge
dettata dal Profeta, quello della negazione dell'esistenza dell'Io
nel singolo uomo e soprattutto la reazione del mondo arabo contro
l'Occidente, la risposta è negativa.
Ora proviamo a fare uno schema riassuntivo dei due fenomeni finora
analizzati. In particolare osserviamo i loro idiomi, i rispettivi
miti e i simboli usati; in poche parole il vocabolario che i due
fenomeni in cui viviamo immersi ci obbligano ad usare:
MONDIALIZZAZIONE | GLOBALIZZAZIONE |
PATRIA | MULTINAZIONALE |
RAZZA | PROFILO SETTORIALE |
INNO | JINGLE |
BANDIERA | MARCHIO |
ARS RETORICA | SLOGAN |
LINGUA NAZIONALE | INGLESE PER TUTTI |
ELEZIONE | SONDAGGIO |
FUNZIONARIO | MANAGER |
STAMPA-RADIO-TV | INTERNET-CELLULARE-SATELLITE |
MONOPOLIO PUBBLICO | OLIGOPOLIO PRIVATO |
PARTITO | MOVIMENTO |
PROPAGANDA | SPOT ELETTORALE |
CONGRESSO | CONVENTION |
OPPOSIZIONE POLITICA | OMOGENEITA' POLITICA |
TERRITORIO NAZIONALE | MERCATO GLOBALE |
CONTROLLO DELLA GIUSTIZIA | DELEGITTIMAZIONE |
DOMINIO POLITICO | DOMINIO ECONOMICO |
MONDIALIZZAZIONE = | GLOBALIZZAZIONE = |
Prevalenza delle Forze luciferiche, gli Stati-Nazione vogliono prevalere sulle basi del concetto di razza, religione, civiltà e tradizioni. | Prevalenza Forze arimaniche, le Multinazionali sovrastano gli stessi Stati sulla base del numero, del denaro e del calcolo. |
CONCLUSIONI
Secondo molti economisti l'essenza dell'attuale Capitalismo
sta nella sua costante metamorfosi, nella sua duttilità
che ne fa talvolta un Grande fratello tal altra una grande anarchia,
a volte sinonimo di libertà, altre volte sinonimo di oppressione.
Ciò che lo rende difficile da controllare è anche
il suo essere al di là del bene e del male. Gli economisti
vedono come unica contrapposizione a questo sistema economico
non il comunismo, che sarebbe una fase estrema dello stesso capitalismo
dato che il suo unico obiettivo è comunque il controllo
economico, bensì un qualcosa di indefinito e in fase del
tutto germinale che alcuni provano a chiamare ecologismo, altri
economia compatibile.
Concludiamo con una frase di Steiner che, nonostante tutti i travagli
che la nostra storia di uomini ancora ci presenterà, ci
ricorda come dobbiamo essere forti e fiduciosi nello Spirito:
"Sarà scoperto un metodo per rendere i capaci
ancor più capaci, in una continua selezione dei migliori
per usarli direttamente contro le tendenze positive dell'epoca
(genetica?). Tremende forze meccaniche verranno scatenate a servizio
dell'egoismo; e la gente sarà orgogliosa di queste aberrazioni
e non vi avvertirà nulla di sbagliato. Con l'OCCULTISMO
MECCANICO nove decimi del lavoro umano verrà sostituito
e ogni rivolta delle masse insoddisfatte verrà paralizzata.
C'è un fatto che dobbiamo imprimere quotidianamente nelle
nostre anime e non dimenticare mai: in tutta questa epoca di Michele
DOBBIAMO ESSERE COMBATTENTI DELLO SPIRITO." (Da La leggenda
del tempio e la leggenda aurea, O.O.93, conferenze non tradotte
in italiano; Gli esseri spirituali e le loro azioni, vol. 1 e
2 O.O. 177 e 178; Esigenze sociali dei tempi nuovi, O.O. 186).
Milano, Società Antroposofica 20 novembre 2001