Associazione Provinciale Farmacisti non Proprietari di Lecce

Organo di stampa del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti

Domenica 30 maggio 1999 - Convention Nazionale M.N.L.F. - Hotel Ergife (Roma)

Liberi non si nasce, liberi si diventa

cronaca di una giornata particolare: pensieri, fatti e confidenze

non vogliamo una liberalizzazione anarchica della farmacia, noi vogliamo solo i nostri diritti, come tutti gli altri professionisti, come l'architetto, l'avvocato, il medico ..., vogliamo libertà di esercizio professionale
il motto del Movimento è: avanti ad ogni costo
noi non parliamo di liberalizzazione, così come non parliamo di anarchico mercato, così come non parliamo di una farmacia ogni 10 metri ... noi parliamo di libero esercizio professionale, questo è il principio base del nostro discorso
quanti farmacisti abbiamo in Italia? Farmacista titolare, non titolare, ospedaliero
finte scelte politiche sono servite ad impedire qualsiasi cambiamento, favorendo persone che oggi si trovano ai vertici della categoria, le stesse che coltivano disattenzione verso le numerose indicazioni che le istituzioni in questo tempo hanno fornito
le leggi che regolano il servizio, non sono al passo con le condizioni socio - economiche ... sono ormai ampiamente superate ... la legislazione attuale ... si fonda su quel testo unico del 1934 ... allora era giusto garantire al farmacista un territorio attraverso la pianta organica ... ma oggi è velleitario difendere una legislazione di questa natura
la situazione attuale è una situazione che crea diritti esclusivi e delle istituzioni di monopolio territoriale

c'è un punto, un punto che io pongo come Parlamentare e come Presidente (Sen. Carella) della Commissione (Igiene e Sanità del Senato), un punto importante per me: il diritto alla libertà dell'esercizio farmaceutico. Mi sono sentito rispondere con queste argomentazioni: questo non è un punto tanto importante, perchè in realtà il laureato in farmacia può già svolgere la sua libera professione, può fare l'informatore scientifico, può lavorare nell'industria farmaceutica; anzi, probabilmente, gli Ordini dei Farmacisti hanno commesso un errore, perché prima potevano anche insegnare e adesso non lo possono fare più. Io ho fatto notare, è vero, anche il medico potrebbe scegliere di andare a far l'informatore scientifico, di fare il dirigente d'industria farmaceutica, ma se vuole fare il medico, nessuno glielo vieta
... nell'ambito dei rapporti che esistono tra lo Stato e personale convenzionato, debba esistere anche un'età pensionabile. E' questo un punto importante nei rapporti tra lo Stato e i professionisti che svolgono per conto dello Stato una funzione che appartiene allo Stato, perché l'assistenza farmaceutica è una competenza dello Stato

(Devito): noi non abbiamo la potenza del denaro, per portare avanti alcune situazioni voi lo sapete cosa abbiamo fatto: abbiamo chiesto il contributo a voi tutti, e andiamo avanti con le nostre forze.

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