Associazione Provinciale Farmacisti non Proprietari di Lecce

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Aprirà il 15 settembre 1998 a Lucera la prima farmacia pirata a tempo determinato.

E' una provocazione, ma la legge non ne vieta l'esistenza


"Il mercato del farmaco non può essere in regime monopolistico e la pianta di questa città è praticamente ferma da oltre dieci anni": così Pietro Cetola, lucerino, laureato e specializzato in farmacia da oltre vent'anni. Ha annunciato di voler aprire una farmacia "pro-tempore" a servizio di un quartiere periferico della città, lanciando la sfida all'estabilishment ed alle caste chiuse dei farmacisti, che attualmente possono contare in una spesa farmaceutica di 30 mila miliardi ripartita tra 16 mila farmacie: "La legge non contempla, ma neanche vieta, l'esistenza di farmacie pro-tempore. Apro la mia farmacia, non vinta per concorso, non ereditata, non acquistata, né rubata, certamente senza concessione o convenzione. Ma in essa eserciterò la mia professione perché sono abilitato a farlo, fino a quando non sarà effettuato il decentramento nel nuovo quartiere di una delle nove farmacie operanti a Lucera. Non appena il decentramento sarà avvenuto, la mia azione dimostrativa cesserà".

Pietro Cetola è il presidente provinciale del Movimento Nazionale Liberi Farmacisti, che ha la sede centrale a Lequile, nel Salento, un movimento che raggruppa oltre 40 mila laureati ed iscritti all'ordine, ma non titolari di farmacie, e che si prefigge di liberalizzare la licenza ad aprire esercizi farmaceutici: "La legge è antiquata - spiega Cetola - finanche l'Autorità garante della concorrenza e del mercato, con la segnalazione inviata ai presidenti dei due rami del Parlamento oltre che al presidente del Consiglio e ai ministri della Sanità e dell'Industria e commercio, consiglia di riesaminare proprio a tutela della concorrenza".

La legge impone che non vi siano più di una farmacia per ogni 5000 abitanti nei comuni con popolazione fino a 12500 persone, e non più di una per 4000 abitanti nei comuni con popolazione superiore. Nel quartiere periferico di Lucera dove Cetola ha intenzione di dare libero sfogo alla sua iniziativa non esiste una farmacia, perché il quartiere è nuovo e quindi non incluso nel piano di redistribuzione delle farmacie. Gli abitanti di quel quartiere sono infatti tutti o quasi dalla parte del "farmacista - pirata".

Il 15 settembre sarà battaglia dura a Lucera, dove arriveranno farmacisti disoccupati un po' da tutta Italia a dar man forte al Cetola. Le forze dell'ordine, così come il Sindaco di Lucera, hanno già annunciato che la farmacia non si aprirà, ma l'azione dimostrativa ha comunque tutte le premesse per diventare un caso nazionale, considerato che al Senato si sta discutendo di abbassare la soglia del rapporto da una farmacia ogni 4 mila abitanti ad una ogni 2000.

La proposta di legge, se dovesse passare, consentirebbe la nascita di nuove farmacie su tutto il territorio italiano e l'incremento occupazionale in un settore che sembra regolato ancora da normative tutt'altro che liberali.

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