REGGIMENTO CARABINIERI A PIEDI

CACCIATORE

REGNO DELLE DUE SICILIE 1857


L'UNIFORME

Se anche a prima vista non era facile distinguerle, l'uniforme della compagnia cacciatori e quelle delle altre unità del Reggimento carabinieri si differenziavano per molti particolari. Il più vistoso era il colore delle spalline, che i cacciatori portavano rosse (il piatto) e verdi (le frange) mentre nelle altre compagnie erano interamente rosse. La stessa differenza cromatica tornava nel pon-pon dello shako, bicolore solo nel caso dei cacciatori, e poteva essere ribadita anche nella dragona della spada che però talvolta i cacciatori avevano completamente verde. Infine i fregi applicati ai risvolti posteriori della tunica: le compagnie scelte e i fucilieri li portavano a forma di granata, quelli dei cacciatori raffiguravano una cornetta dorata che compariva anche all'incrocio delle bandoliere e sul coperchio della giberna.

CENNI STORICI

Negli ultimi anni della sua esistenza, la fanteria di linea borbonica contava su un reggimento scelto di carabinieri a piedi, 13 reggimenti ordinari di fanteria nazionale e 4 reggimenti svizzeri. Di riserva erano tenute 14 compagnie provinciali a reclutamento (prevalentemente) locale distribuite tra il Molise e la Sicilia. Tutte queste unità, fuorché quelle di riserva, si strutturavano su due battaglioni, oguno dei quali comprendeva sei compagnie: una di granatieri, 4 di fucilieri e una di cacciatori. In tempo di guerra, a queste compagnie se ne aggiungeva una settima di deposito con i cui effettivi venivano colmati i vuoti delle altre unità. Il Reggimento carabinieri a piedi si distingueva dagli altri della fanteria di linea per il solo fatto che la Compagnia deposito vi era attivata anche in tempo di pace. Pertanto la sua struttura si articolava costantemente su sette compagnie, ciascuna composta da un centinaio di uomini tra i quali una decina di ufficiali.

 

Il reggimento Carabinieri a piedi, di cui facevano parte le compagnie di Cacciatori, era un corpo scelto della fanteria di linea borbonica. Creato nell'aprile del 1848 dalla disciolta Gendarmeria reale, evidenziava questa sua nobile origine anche negli ornamenti della divisa, caratterizzata dal doppio gallone bianco al colletto e alla manica tipico della Guardia reale borbonica. La tunica blu scura con filettature rosse era identica a quella portata dal resto della fanteria leggera: corta sul davanti, terminava sul retro in una doppia coda secondo una moda un po' antiquata rimasta in auge a Napoli fino al 1859.