Caldo serale
di un pomeriggio estivo
sotto il fanale
carico dell'afa,
fra gente già abbronzata
che gira disfatta
mezza spogliata
nei giardini attigui.
Mi riparo col giallo
del cappellino estivo
il sole che non c'è,
ma che fa sentire
la sua presenza
nell'aria già impregnata
di effluvi senza uscita,
mentre gli uccelli
han spento i loro suoni
e paion risparmiare
gli acuti e i trilli,
per più freschi bagliori
di pioggia che non viene
e che non vuol venire.