Da Monte Sacro alla Frontiera: Vigne Nuove non soltanto uno stradone assolato ma una linea di raccordo tra palazzoni, casali, torri, orti, strade senza inizio, campetti di polvere, struzzi e balle di fieno. Sì di sole ne batte tanto, soprattutto sulle attese dei ragazzi, degli anziani e degli extracomunitari alle fermate dei bus, ma a saper osservare, magari presto la domenica mattina o nelle sere d'estate si ha l'impressione di tornare indietro negli anni. C'è qui ancora gente che parla dalle finestre, che si racconta, si aiuta. Si scende la sera nei numerosi cortili, ognuno porta la sua sedia e si discute di politica, di nuove tasse tra le grida dei bambini ed il passaggio dei motorini. Quanto rappresentato in questa mostra è principalmente uno spaccato della tipologia urbana di un quartiere (Vigne Nuove, Tufello e Serpentara) movimentato soltanto dal passaggio alternato del 36 barrato, dal mercato delle pulci, dall'attività del comitato di quartiere, dalla visita del Papa o da qualche processione.

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