La via dei simboli
 
 
 
 
 

LA nostra epoca è satura di immagini,grafica,flash,messaggi,imput,loghi.La loro attrattività si nutre di un'estetica di impatto che vuole coinvolgere,sabotare certezze,giocare con l'utente,incuriosirlo,arretirlo,coagularne la personalità nella struttura stessa del sua volonta'.E anche il SIMBOLO ha le sue radici profonde nell'estetica.Se così non fosse,il simbolo che si nutre di emozione e di impressione,rimarrebbe oggetto sterile.Sembra a causa di ciò sancire il divorzio tra scienza e filosofia.Il museo-monumento è visto anche(spesso) come frutto di delirio architettonico o mero sfoggio di se stesso.Molte volte è guardato con sospetto da coloro secondo i quali i valori estetici riguardano unicamente la sfera privata senza alcun diritto nel mondo della logica.(per questi il SIMBOLO-ICONA è solo esaltazione delle capacità espressive del singolo che interpreta la sua epoca ).L'architettura ,come pittura e scultura,deve comunicare i valori del suo tempo :Libeskind a Berlino,Piano ad Amsterdam si adattano perfettamente nelle loro opere ad un modello comunicativo proprio della Rivoluzione informatica;come icone del nuovo Millennio danno una comunicazione veloce di cio' che vogliono rappresentare e, come nella logica del computer,fatto di links e approfondimenti,menù a tendina e file da allegare,il livello di approfondimento si demanda all'utente che può fermarsi in superficie o penetrarne il messaggio nell'intimo........E SE questa architettura ha questa capacità comunicativa e un appeal che richiama masse di persone( a tutti i livelli )perche',al di là delle solite questioni storiche ,in Italia c'e' questo ostracismo ?     

BACK
<<<<<<