--------------------------------------------------------EISENMAN

Peter Eisenman lavorò sin dall'inizio in modo brillante ,progettando una serie di case sperimentali per clienti facoltosi  che richiedevano abitazioni eccezionali.
 
 
 

Gli anni settanta segnarono un' epoca di massimo splendore critico,l'architettura diventa testo ,sganciandosi da ogni semantica perchè il mondo era cambiato,società di massa .
L'architettura americana con" i new york five" è  emblema di questa architettura testo ,prima di essa l'architettura era "pre-testo".
Tafuri chiama Eisenman "terrorista della forma",le sue case sono pretestuose,:si entra in un meccanismo gratuito pur essendo partiti da un'architettura critica
(house 2).
House 2 è una rivisitazione critica di terragni con un'aggiunta di concetti  come il tema dell'erosione,dell'esplosione, dell'implosione.

IL PRETESTO:prendo duemaglie,le giro e le incastro ,più ne succedono e meglio è ,tema tautologico e non apre nessun discorso.
 Lavora con il concetto di volume ,scale che non portano da nessuna parte ,pilastri al centro del tavolo per mecenati chick!
 
 






Un'architettura autoreferenziale per cui Eisenman costruisce apparati di giustificazione   ,essendo fatta anche di "pre-testo " e non solo "testo".
Ciò fino al 1977 ;Cambia strada e torna ad un ragionamento critico con
 in cui entra in scena il sito.
i progetti precedenti erano costruiti sulla logica del vassoio ,ossia poggiati su un piano.
In house 10 ,mai costruita,utilizza il modello della croce a quattro radianti ,come ambienti autonomi,schema utilizzato anche da wright nelle case usoniane.
 
 




Esce fuori dalla logica della macchina da tortura ,entra in gioco il materiale in uno schema di reti .
Segue,da buon artista americano ,un periodo di analisi che lo porterà alla creazione di "case feticcio" indagate in plastici ,lavorando su  movimenti di trivellazione ,come ipotesi di arechitettura-scultura a reazione estetica.
Nell'83 progetta "l'ultima casa " che assomiglia più ad una scultura che ad un'abitazione.

Nell'83 entra in ballo il concetto di contesto ,nasce il post-moderno che pone l'attenzione sulle maglie ,le strutture,verso un' architettura più tradizionale,un forte storicismo.
Eisenman si reinventa ragionando su questo non come patrimonio dato ma come campo di indagine critica -poetica del palinsesto-.
Rintraccia le maglie originali ,le linee forza creando nuove relazioni con il disegno di progetto.
Realizza  l'IBA  a Berlino in cui rispetta i dettami del post-moderno.
 

Nel Campus Americano  opera su interstizi , un'architettura in betwen:
Eisenmann si incunea in edifici preesistenti ,sfruttando il retro dei servizi per creare nuovi centri.
Eisenman fa un'operazione di reinserimento.

La casa guardiola è un esempio di analogia tra eisenman e il futurismo italiano :consapevolezza del duplicarsi delle cose in movimento ,come nel cane a guinzaglio di Balla ,in cui le immagini sfumano e si sovrappongono .
In questa casa si hanno spazi pieni e vuoti in pianta e in sezione dati dall'oscillazione degli stessi,dalla dislocazione,rotazione.
Quest'opera non fu realizzata .

Nella stessa logica la scuola di architettura in USA che unisce forme curve e rettilinee in una serie di linee forza .Nel centro una galleria ,al cui interno capitano molti avvenimenti derivati da queste spinte oscillatorie.
 
 




L'opera chiave per capire le nuove dinamiche della poetica eisenmanniana è la chiesa del 2000 ,in cui prende corpo un'idea di edificio come movimento di zolle di paesaggio ,indagato attraverso paradigmi come l'informatica