Nelle lezioni
precedenti si è visto come si rispose alla crisi dell'era industriale
:diverse Avanguardie in architettura , in arte ,nel cinema seppero dare
una riposta ,radendo al suolo l'idea precedente dell'intendere e
fare città .UNA nuova capacità di confronto ad una crisi
e ci vollero120 anni ! Il Bauhaus
fu
portatore di nuove idee e con molta forza riusci' a leggere sotto
una chiave del tutto moderna ciò che accadeva in tutti i campi dell'arte
e del sociale.
Critici di architettura cercarono e cercano di interpretare i valori e i contenuti di questa avanguardia.
Argan disse del Bauhaus: "il Movimento del Bauhaus è come una biella ",intendendo con ciò che in questa architettura le connessioni sono fatte di movimenti meccanici ,circolari,di conquista dello spazio.
Un altra chiave di lettura che si è data del Bauhaus piuttosto forzata è quella "scientifica"che lo accomuna alla teoria Einstainiana ,che vede la forma cambiare con il tempo,concetto di spazio-tempo.In realtà un architetto sicuramente più prossimo a queste teorie ci sembra sicuramente Mendelson.
La lettura più corretta da attribuire al Bauhaus è l'interpretazione cosciente della "frammentarietà del paesaggio industriale "; un'opera d'arte incapsula sempre in qualche modo in se stessa una lettura critica di ciò che la circonda ,ne è coscienza .Il paesaggio è costituzionalmente frammentario ,non simmetrico, non equilibrato,diapositive di visioni non statiche ma fortemente dinamiche.
L'astrazione
e la perdita di visione sintetica,relegata a segni astratti accomuna
il Bauhaus al Neoplasticismo
e infatti Teo Van Doesburg ,rappresentante di questo movimento,ebbe contatti
con questa scuola anche se i concetti a cui tendeva come l'astrattezza
non erano sempre esplicitati al meglio ( i muri-lastra entravano
in contraddizione nel momento in cui erano fatti di mattoni portanti).
Anche qui si
assiste ad una perdita di una visione unitaria ma ,come addizione
di piani e lastre senza una logica prestabilita ,cambia nello spazio come
un quadro tridimensionale.
Il Bauhaus crea
una rispondenza oggettiva tra interno ed esterno,le funzioni sono chiare
e dichiarate ; le finestre in lunghezza sono un prolungamento della visione
antiprospettica perchè dilatano il quadro e, non incorniciandolo,
ne limitano la profondità , allontanandosi cosi' dalla visione rinascimentale
rafforzando l'idea di astrazione.
Un'ennesima
astrazione viene da un elemento più che mai attuale: il vetro ,
la trasparenza che lascia studiare l'oggettività dello spazio dilatato
,non regolato da sistemi prospettici ma sempre in movimento sotto lo sguardo
di un osservatore che le ruota attorno.E dietro le vetrate ancora la struttura
che ,isolata , sottolinea la sua funzionalità.