MADONNA

AMERICAN LIFE

track-list

1.American life

2.Hollywood

3.I'm so stupid

4.Love profusion

5.Nobody knows me

6.Nothing fails

7.Intervention

8.X-static process

9.Mother and father

10.Die another day

(from the MGM motion

picture Die another day)

11.Easy ride

 

torna a musica

 

Genere: pop/progressive
Miglior brano: Mother and father
Assomiglia a: Air, Pet Shop Boys
Voto (0-10): 8.0                                                               Recensione del: 02/06/2003

Parlare dei dischi di Madonna è sempre difficile. La regina del pop mondiale detta legge, in campo musicale e in campo della moda: ogni sua idea, ogni sua proposta, diventano subito un must per la nostra generazione e portano l'andamento del mercato nella direzione da lei voluta. E in questo cd, che è la naturale prosecuzione di "Music", scordatevi di trovare sdolcinerie al saccarosio tipo "You'll see" e "Take a bow". Questa è la nuova Madonna: un po' mamma, un po' elettronica; un po' moglie, un po' distorta.  E l'ex signora Ciccone tira fuori un cd con ben poco di nuovo, e con qualche riciclaggio di troppo. Se "Like a prayer" era una sorta di riciclaggio degli anni '90, "American Life" lo è del 2000. Sembra gia di vederla, la diva, che da brava esperta di 'raccolte differenziate' conserva anche la musica: "quel coretto lì, perchè buttarlo? Quelle chitarrine e quelle basi? Non si butta niente, serviranno pure quelle....". Infatti non sarà difficile riconoscere ritmiche e suoni già presenti in "Bedtime stories" e in "Music". Ma forse stavolta qualcosa è andato storto. La versione originale del video di "American Life" è stata ritirata dal mercato, per motivi offensivi alla guerra, sostituita da un video fatto in fretta e furia, che al confronto, i video di Anna Oxa sono opere d'arte. E, inoltre, il cd dopo essere stato in vetta per la prima settimana, è crollato al centro classifica, sia in Italia che in America. Nel complesso il cd è molto gradevole, con trovate ad effetto, ed una attenzione maniacale alla cura dei suoni, e con la co-produzione del fido Mirwais Ahmadzai il risultato è comunque garantito. L'antipasto è stato il singolo "Die another day", facente parte della colonna sonora dell'omonimo film. All'interno del cd il brano assume un'altro significato, integrandosi perfettamente con l'atmosfera generale, piuttosto che uno sterile capitolo a parte all'interno di un prefisso inesistente (007, ndr). Il cd si apre con la bella title-track, secondo singolo. Un'alternanza di suoni iper-elettronici, ritmi aggressivi e di chitarre acustiche. Il risultato è ottimo, freddo e accattivante, anche se il testo non è dei migliori e l'inciso rap anche. Si cambia aria con "Hollywood", introdotto dal canto di uccellini. Una drumm-base più veloce (i darkettoni mi perdonino, ma fa tanto "17 seconds" dei Cure), le chitarre acustiche in primo piano e un particolare effetto vocale. "I'm so stupid", distorta e sorretta da voci elettroniche in sottofondo, lascia spazio a "Love profusion", più lenta e commovente, con cori maschili: "You make me shine, you make me feel. I've got you, under my skin...". Bellissima. In "Nobody knows me" si gioca ancora con ritmi ballabili, distorsioni e bassi che pompano. Potrebbe essere il terzo singolo, anche se credo che i metodi di estrazione dei suoi singoli siano affidati a imponenti strategie di marketing, piuttosto che alla reale bellezza dei brani (non si spiegherebbe altrimenti il fatto che in "Music" il brano "Don't tell me" sia diventato un singolo e gioielli come "Nobody's perfect" e "Paradise (is not for me)" siano rimasti in gattabuia!). Ancora romantica è "Nothing fails", che riprende quei famosi riciclaggi da "Don't tell me" (molto cowboy), da "Secret" (mmmmmhh), dal finale gospel-a-tutti-i-costi (riciclato da "Like a prayer"). Il risultato, tuttosommato, è buono. "Intervention" è poco elettronica, mentre in "X-static process", dolce ballata da falò sulla spiaggia, Madonna nomina per l'ennesima volta Gesù Cristo "Jesus Christ do you look at me? Don't know who I'm supposed to be?". La traccia n°9 è la migliore, anche se riciclata dalle tipiche ritmiche anni '80, tanto da ricordare Mel&Kim. Anni '80 che si fondono comunque con ritmi e suoni moderni, voci in falsetto, distorsioni e chitarrine rampanti. Impossibile non battere il piede, impossibile non ballare. E se restate fermi di sicuro avete problemi di udito. O siete eterosessuali. Chiude il cd la bella "Easy ride".

Un cd che forse sfornerà parecchi singoli, e che si colloca sulla scia della nuova tendenza di Madonna. Un cd gradevole e, detto fra noi, bello. E in tutto questo discorso, tre sono le cose certe: la mamma è sempre la mamma, e l'America è sempre l'America.

E Madonna è pur sempre Madonna.

Recensione di: Ilario Pisanu

Thanks to:

Note: .....

Sito Ufficiale: www.madonna.com